IL PIZ…ZOCCHERO! MT. 2370 VAL GEROLA. GITA SA1 – DOMENICA 28 MARZO 2010.

Oggi abbiamo veramente fatto 13! Quando si dice la valutazione della gita: orari, neve e condizioni meteo generali. Uno spettakolo contro-fioccato che va di gran lunga a sopprimere il mesto umore dovuto al rinvio (?) della gita bi-giornaliera in terra Svizzera!, che probabilmente verrà riproposta in data 10-11 aprile, subito dopo Pasqua; del tipo………………comprate l’uovo, ma sappiate che dentro una sorpresa può essere che l’abbiamo messa noi! E non è poco.
Oggi domenica 28 marzo giornata di Firn (una specie di beatitudine dal Firn-amento!): due cm di neve polistirolosa, che ci hanno fatto sudare le proverbiali sette camicie, ma che poi alla fine ci hanno regalato una discesa da mettersi le mani addosso dalla gioia.

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Partiamo con il cambio dell’ora, che non è mai bello perché sembra sempre che devi sbagliare: al solito posto compaiono come sempre i soliti ceffi delle 6.00; stamattina però c’è anche una puledra coi calzoni argentati e i piedi nudi in un paio di scarpe da urlo; “Quella lì è vestita come un birillo sull’autostrada, come hai fatto a non vederla?!?!?” siamo abbastanza veloci anche se vediamo molti gratakù che come noi sfrecciano verso Colico alla ricerca di chissà che cosa. A Delebio ci fermiamo per prendere il caffè, ma siccome sono tutti a posto….il caffè rimane nella caffettiera e tutti ripartiamo alla volta della Val Gerola e di Pescegallo in particolare. Questa valle è sempre molto fredda e gli 0° della partenza ce lo dimostrano subito…..tanto che Sante sente il bisogno della calza-maglia: sembra l’uomo ragno che ha bisogno di nascondersi per cambiare vestiario; scappa e cerco il cesso della funivia x i suoi travestimenti e soprattutto x far perdere del tempo alla ciurma. Sarà, ma tra una cosa e l’altra perdiamo ca trenta minuti che appaiono subito un’eternità!
Ci mettiamo in carreggiata e cerchiamo di farci spiegare dagli allievi da che parte andare per dove dobbiamo andare! Il tempo di salire un centinaio di metri ed improvvisamente vediamo “il mondo” che arriva; quasi tutti sciano sulle piste di Pescegallo, ma una bella moltitudine prende la nostra stessa via; oggi gite come il Salmurano e la cima del Monte Ponteranica sono mete da palato fine e ce ne accorgeremo ben presto. All’ombra la neve è ancora dura e Roberto1 se ne accorge: dovrà risalire un paio di volte dopo essere “borlonato giù” per il dosso ghiacciato.

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Una fase un po’ delicata vede protagonista il Team della Scarpa: Fabrizio Fabri-Fibra, Marco ed Alessandro. I tre impiegheranno circa dieci minuti in un traverso tanto delicato quanto esposto: colpa degli sci senza lamine, delle pelli (da kulo) consumate o semplicemente degli scarponi arancio-aragosta?, che più che uno scarpone sembrano un cancello pitturato di minio prima della tinta vera e propria? Ci portiamo ben presto su sentieri più aperti, che mostrano la bellezza di questa valle. Molti di quelli che seguono sono diretti al Salmurano, ma noi decidiamo per il Ponteranica: fantastico!!!! Semplicemente incredibile come oggi questo posto richiamasse il Sud-America e le sue cime tempestose. Entriamo in corridoi di neve ovattata, la traccia si lascia penetrare e ci dà un po’ di fastidio, ma il Firn superficiale si rivelerà di una bellezza quasi “tartufiana”: robe che trovi una volta in una stagione.

IMG_4168Che kulo e complimenti per la scelta: si è rivelata ancora una volta azzeccata e vincente; mi sembra cha alla fine anche gli allievi, nonostante il fatto della “buca sui due giorni”, abbaiano avuto una bella ricompensa! Ogni tanto compare qualche tutina da local, ma per il resto restiamo soli in questo universo, fin sotto la cima, che si raggiunge con una bella raddrizzata a 45° che decidiamo di fare con gli sci in mano. La cima è molto esposta e dà sulla bergamasca ed è caratterizzata da una sottile cresta di qualche metro, che finisce giusto su una piccola piazzola appena sufficiente per calzare gli sci.

IMG_4176Da qui comincia un godimento inguinale che si concluderà solo 1000 metri più in basso…alla macchina. Molti spiccano il volo da questa cima e si cimentano in un centinaio di metri a 45° buoni (tutti!): la neve polverosa e bella ci dimostra che se le condizioni sono giuste, ci si può gustare di tutto. “Chi giace muore e chi non giace non si dà pace!”…..è il motto di oggi. Tranne qualcuno (che per cambiarsi ha scoperto di aver messo le mutande con le maniche!) quasi tutti raggiungiamo la “sciom”.
A dire il vero Sante sembra abbia l’incubo della cima: appena la vede gli si mette in moto qualche strano meccanismo, oserei dire del “A l’è maj cuntent…!”
Qualcuno urla come un matto, altri si godono il loro buonissimo stile e quindi tutti usciamo il fazzoletto alla base del traverso “balordo” dove la prima parte si conclude ….tra i pianti. Quasi quasi ci viene voglia di risalire: nessuno lo dice, ma il gusto è doppio, meglio del Maxicono; speriamo di rivivere presto questo spettacolo, i biglietti se sono in prevendita li vorremmo comprare già ora.
Continuiamo verso il basso sfruttando tutto quello che vogliamo: tutto è a portata di mano e anche pezzi nuovamente ripidi in mezzo al bosco non impressionano…….fino alla baite basse, dove la prova Arva ci aspetta, condita anche da alcune foto artistiche sul tetto dello chalet.

IMG_4182“Da che parte si va?”……”Là, devo passare dove ci sono quei due cavedani?” peccato che oggi volevamo tornare presto per evitare le code bastarde delle gallerie, ma per cinque minuti ci è balenata l’idea di ri-pellare per andare anche sul Salmurano, che nel frattempo si è riempito di gente. Dovevamo farlo!!!!!!!
Niente, scendiamo nuovamente su neve molto bella praticamente fino alla macchina, dove il caldo e la calca umana hanno letteralmente preso possesso dello spazio! Non c’è più un posto libero. Se in cima c’è sempre spazio,….in fondo c’è sempre ressa! Sono le 13.50 e dopo un bel dislivello di 1.000 metri il pizzocchero sembra diventato ingrediente della dieta dello sci alpinista. E’ un peccato, perché tu vai a sciare, ti fai un bel tempo a piedi e perdi qualche etto importante, ma poi ti fai coinvolgere in queste bischerate……e ne esci malconcio. Però se avete occasione di passare da queste parti, fermatevi subito dopo Pescegallo sulla dx (non ricordo più il nome!): uno spettacolino prelibato.
Unico neo: andare in bagno e lavarsi le mani! Per asciugarle hanno studiato un sistema innovativo: inserisci le mani in una specie di turbina ad aria; solo che quando parte non devi avere in giro indumenti leggeri svolazzanti…….altrimenti ti ritrovi a fare parapendio dalla Val Gerola al Masino. Una galleria-del-vento abbinato ad un geiser senza acqua!!!!!!
Boris, coi capelli che si ritrova ha rischiato di far scappare tutti quelli presenti al ristorante; una forza della natura.
Doppia razione, con birretta, panaché e chinotto ed infine un bel caffè per tenere sveglio il Dna…..poi via verso casa, dove arriviamo anche questa volta molto in fretta. Gita perfetta in tutto. Questa era l’ultima: adesso abbiamo solo da sperare che gli allievi abbiano capito lo spirito di andare in giro con gli sci e, naturalmente, di non mollare alla prima occasione. Magari non saranno soddisfatti totalmente, magari avranno (e si spera) qualche cruccio da segnalare, ma credo che oggi abbiano suggellato con questa salita e discesa un bel momento di montagna. E magari non è ancora finita, visto che dopo Pasqua magari spunta un bel weekend “integrativo”.
Vedremo……………..oggi hanno messo la loro “firn” sulla discesa. Peccato per chi non c’era, per un motivo e per un altro.
Stefania, Silvano, Gonzales, Alessandro, Antonio Clint, Max, Boris, Fabrizio Fabro-Fibra (l’unico in grado di fumarsi il proprio cognome: Basilico!), Roberto 1, Roberto 2 (oggi in estasi ed incosciente per buona parte della discesa!), Sante….che finalmente non ha mollato un momento, Marco e Patajean.
Buona Pasqua: se la sorpresa non dovesse esserci…..beh era questa!
A presto,
PJ

2 commenti

  1. uno dopo questo racconto oltre a pisciarsi addosso deve venire il 10 pe una gita imperdibile.

    Bravo Pata sei unico !!!!

  2. Bravo ! Finalmente anche le foto.
    (Un accorgimento, quando inserisci le foto nel testo clicca sulla foto comparira la possibilità di modificarla, riduci la dimensione così preservi le proporzioni)

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