NOTTE…….IN“BIANCO”.

Tutto all’improvviso!!! Poteva essere un modo per rilassarsi, per arrivare preparato all’ora in cui lotti per il quotidiano, in cui spalmi la nutella sulla tazzina o metti la fetta biscottata a scaldare nel micro-onde.

Invece ero più stanco di prima: mi sembrava di aver consumato tutte le energie (anche quelle del 1980) e di aver consumato completamente tutte le suole dopo questi circa 40 giorni di ininterrotto peregrinare là dove ho un pezzo del cuore, dove i miei scarponi fanno a legnate pur di non tornare a casa, dove lo zaino scatta le foto da solo per farmi morire di rabbia ogni volta che lo porto altrove!

Comunque purtroppo, nel giro di qualche minuto, la nutella tornava “spalmata” sulla fetta biscottata e la tazzina finiva riscaldata nel posto giusto….anche la cruda realtà dell’ufficio tornava a posizionarsi là dove del resto è giusto che si trovi….e la macchina, con un ultimo sforzo mastodontico, si accendeva puntuale per riportarmi sotto la scrivania (con, non ultimo, un tentativo di sabotare lo sterzo, per garantire un unico senso di marcia…a se stessa…..quello verso nord o ovest!).

Insomma si è trattato di un banalissimo sogno: un sogno tanto bello quanto bastardo, che mi ha lacerato per non so quanti minuti e, che si trattasse di un sogno, lo dimostra che i 40 giorni erano stati tutti senza una nube! Potenza dell’immaginazione o dell’illusione….e naturalmente c’erano tutti gli amici della Valle del Severo. Insomma che vacanza!!! Quella che più o meno quelli della mia età hanno sognato un bel po’ di volte.

E quindi mi tocca pure raccontarlo; il che vuol dir un’ ulteriore fatica e lacerazione aggiuntiva del cuore:

“Arriviamo in Val Veny, lasciamo le macchine al solito parcheggio e puntiamo direttamente al Bivacco Rainetto, ma siccome non ci stiamo tutti….puntiamo direttamente alla cima del Petit Mont Blanc e poi all’Aig. Trelatete; si scende verso l’Elisabetta e poi giù di corsa a Courma a mangiare un paio di dolcetti proprio là dove anche voi sapete!

Il giorno dopo si parte sempre molto presto e via su per il Miage e fino al Rif. Durier (mai visto prima), crestone integrale fino alla cima dell’ Aig. De Bionnassay, poi Dome, cima del Bianco e discesa sul Maudit, sul Tacul e finalmente riposo al Ref. Cosmiques….con una Rebuffat prima di andare a dormire!!! In realtà il Cosmiques è pieno come un uovo e quindi ci catapultiamo sulla funivia per il Plan d’Aiguille….qui al rifugio c’è posto: il rifugio è vuoto!!!!

E’ vuoto????? E allora dentro tucchhh e l’indomani è tutto per noi. Alle 4 del mattino siamo già all’attacco dell’Arete de Papillons, un crestone niente male con qualche passo atletico, poi ci caliamo e passiamo direttamente sulla Vaucher al Peigne (che spettacolo!!!).

Quando ci caliamo con l’ultima doppia, la voglia è ancora tanta….è ancora pomeriggio e quindi….beh quindi via verso la Blaitière a vedere il paretone (solo vedere però) e poi verso l’Aig de l’M per una salita finale e rilassante.

L’indomani è praticamente dietro l’angolo e l’ideona è di fare il Frendo. Detto fatto: salitone spettacolare che ci porta nuovamente all’Aig du Midi; da qui non abbiamo voglia di scendere con l’attrezzo tecnologico e allora via verso la Traversata Midi-Plan e poi giù verso il Ref. Requin (qui mangiamo la tartiflette e poi a nanna…sotto quei bei piumoni fantastici, caldi e comodi, soffici ed accoglienti).

Non possiamo, ma soprattutto non abbiamo voglia di scendere…e quindi eccoci di turno all’Envers des Aiguilles per 3 salite altrettanto spettacolari:

  • Cresta Ryan all’Aig du Plan;
  • Aig. Fou con la Diretta Americana ;
  • Aig de Roc.

Ci guardiamo tutti come se fossimo degli scemi, ma è semplicemente la nostra vacanza, con noi stessi stiamo creando quel magico puzzle che abbiamo sempre immaginato ; piano piano si crea la foto di noi stessi proiettata nel mondo magico del Bianco….sul quale abbiamo sempre immaginato di fare Corsi, Uscite, Vacanze !!!!

Oggi è un giorno di riposo….del resto non si può continuare così….rischiamo di non starci più dentro e/o di andare dentro…insomma di andare in loop. No non è possibile, dobbiamo ritrovare al più presto noi stessi e le nostre forze (uscite a rilassare se stesse): siamo dimagriti tutti di almeno 7 kg!

Quando si ricomincia ci si riporta tutti in quota al rifugio del Couvercle, troppo caratteristico e troppo da “visuale”.

Qui puntiamo dritti verso le mete sognate:

  • Relax sulla Moine con una bella Contamine
  • Traversata dei Dru
  • Salita della Cresta della Verte!!!
  • Discesa con gli sci (lasciatici dall’elicottero) dal Couloir Couturier (che discesa!!) verso l’Argentière

“Ma ci siete?!, ma siete normali””Ma cosa avete nel cervello?”….questi i commenti delle mogli sulla “gazzetta” o ai cronisti della zona!

All’Argentière non possiamo rimanere con la bocca aperta di fronte alle Nord che si aprono ai nostri occhi stanchi, ma possiamo andare a bere un po’ di “Genepì” sulla cresta e fare qualcosa che qualche volta porta il nome di plaisir!

Poi nei gg seguenti: N-E delle Courtes (e qui riviviamo la stagione dei Mondiali di Francia, dove eravamo impegnati con un corso, ma il freddo e le non-condizioni ci avevano fatto convergere direttamente in un pub a vedere Francia-Italia con i vari Baggiò-Pessottò-Del Pieròò ect ect), le Droites no perché sono troppo difficili e le condizioni non lo permettono; quindi torniamo al Couvercle e poi alla Leschaux.

Stiamo mezz’ora incollati con il profilo alto….e poi la mattina prestissimo eccoci all’attacco della Walker; poi scendiamo e l’indomani rifacciamo il Linceul !!!! traversiamo al Canzio, dormiamo e poi via verso la cresta di Rochefort, il Dente ed il Torino (finalmente un po’ di Italia!).

Riposiamo si e no un giorno e poi una sequenza degna di Boivin o Berahult:

  • Nord della Tour Ronde, Gervasutti al Petit Capucin, Svizzeri al Gran Capucin, parcheggio delle membra alla Fourche, Kuffner al Maudit.
  • Notte alla Vallot in attesa che l’elicottero ci porti gli sci e…poi mitica discesa verso i Grands Mulets.

Cena meritata a Chamonix!!! Mangiamo di tutto e paghiamo anche tanto, ma dobbiamo riprenderci.

L’indomani è ancora consacrato e santificato alla bellezza del protogino! Saliamo con la prima funivia alla Midi, andiamo a fare la Contamine alla Lachenal e poi attacchiamo il Pilier Gervasutti, bivaccando alla base della parete!!! Che notte! Che racconti tra noi, che fiabe!

L’indomani è freddo, ma si riesce a combinare tutto come da programma: arrivati in cima, scendiamo ancora con gli sci e poi risaliamo il Triangle du Tacul per poi dormire al Cosmiques, visto che questa volta è vuoto!

Traversiamo verso la Comba Maudit, dormiamo alla Fourche e poi via nuovamente:

  • Sperone della Brenva, cima del Bianco e discesa al Gonella!
  • Miage con risalita al Borelli, poi Sud della Noire, Dames Anglaises, Aig. Blanche e pernotto ai Bivacchi Eccles! Con passaggio naturalmente accanto al Col Peuterey (storico!)
  • Pilastro Rosso e ritorno al Monzino

Riposiamo un paio di giorni al Rifugio gustandoci con il cannocchiale le salite di molti alpinisti….poi il dubbio ci assale: il Pilone o la Cresta del Bruillard o, ancora, l’Innominata??? Meglio quest’ultima per una serie di ragioni che racconteremo la prossima volta. Siamo nuovamente in cima al Bianco che con le mani giunte ci implora di non ritornare più e di lasciare un po’ di spazio anche agli altri!!!

Sono stati 40 giorni indimenticabili: senza sosta ed il mondo che diventava sempre più grande!…..in realtà eravamo noi che, dimagrendo per gli sforzi, diventavamo sempre più piccoli. Naturalmente una vacanza da consigliare a chi ha voglia di fare!!!

Particolare da non sottovalutare: quando abbiamo finito eravamo giusto nel centro di Chamonix e dovevamo tornare in Italia: quindi pullman….saliamo, puzziamo mica male…. E naturalmente non fiatiamo per non farci riconoscere! Sul pullman salgono anche 3 signore della Brianza più vera; ad un certo punto:

“Uehh, ma te sentù che udù che gh’è……che spusaa!”

E noi seri, con il pancreas attaccato alla panzazza, che non ne poteva più dalle risa!

Ahh dimenticavo, la volta successiva siamo andati un po’ al mare, ma non è stato così bello.

Siamo ritornati poi al peso forma piano piano, ma siamo rimasti belli “fuori” comunque.

Al prossimo sogno!!!

PJ

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