A distanza di oltre 10 anni, fatti di attività, di corsi, di salite e gioie immense, siamo ancora qui come allora …basta trovarci in un locale davanti ad una birretta, basta vedere una serata a Lecco di qualche alpinistone o semplicemente parlarne in macchina durante un viaggio, che l’entusiasmo ritorna come quello di un tempo, anzi dalla regia ci dicono che è sempre quello.
Una delle ultime volte che ci siamo ritrovati in un pub per preparare le vacanze al mare (finalmente!), a fronte della domanda “cosa bevete?”, qualcuno di noi ha risposto “acqua naturale”. Ci hanno portato la bottiglia della “Levissima” …si quella con su la Cima Piazzi in primo piano; dopo 2 minuti avevamo già ri-deciso le nostre vacanze. Basta un niente!
Si è talmente a mille che quando decidi di andare a far qualcosa, non conta se il tempo non è al massimo, conta andarci e conta la compagnia: dovesse anche piovere, nessuno di noi lo ammetterebbe mai!! Troverebbe sempre un angolo di sole che giustificherebbe il movimento che lo ha messo in moto la mattina.
Siamo addirittura arrivati al punto che quando c’è un aggiornamento della Scuola, si parte anche se la sera prima ci ha telefonato il sole per dirci che l’indomani avrebbe fatto visita nell’altra parte del mondo! L’idea è bislacca … Ma pur di muoversi si va a fare colazione anche fino a 120 km lontano da casa.
Chi poteva immaginare che questi ragazzi potessero spingere in là il periodo del loro ritrovo …il famoso “puntello” e mantenerlo così a lungo nonostante tutti gli impegni e tutte le mille altre passioni; alla soglia dei venti, dei trenta o quarant’anni non cambia nulla perché è proprio questo che non ti permette di pensare troppo al tempo; eehhh si perchè una volta il ritrovo erano i bar, le piazzette, i posti più tranzolli, poi sono passate le fasi: quella del pallone, quella dei donn, del motorino e tutte sembravano così eterne da non spezzarsi mai …soprattutto il pallone …soprattutto altre cose.
Ma prima o poi si assopivano, pur credendo alla loro immortalità; inevitabilmente presi dall’incedere dell’età ognuna di esse si spezzava. Però noi l’abbiamo superata bene. Perché? Perché all’improvviso è arrivato qualcuno che ci ha parlato di fatiche, di orari impossibili, di posti a 3/4000 mt che danno soddisfazioni…di bivacchi all’aperto.
Pusibil?! Ma ques’ qui à l’è matt???? Tu ti chiedi cosa ci sia a 4000 mt di così magico, cosa si possa trovare su una cima oltre allo spazio “vuoto” che comunque esiste anche alle Maldive, o a 3125 mt all’uscita dell’ultimo tiro di una via, oppure ancora cosa farai nel momento in cui questi metri li avrai raggiunti, a che tipo di risposta potranno darti “i soci” alle tue perturbazioni eno-gastro-intestinal-sessual-sportive. Ti convincono a provare, a “farti” una salita, ti caricano come un somaro, ti parlano di vino, di creste inimmaginabili …poi tu vai in qualche libreria per accertarti che ti stanno raccontando il vero …e cominci a farti impressionare da titoli come “Le mani sulla roccia” oppure ti lasci trasportare dai “Conquistatori dell’inutile” ed il passo è fatto …è il primo passo dell’infinito tiro che ancora non è finito. Poi il massimo è quando ti accorgi personalmente di quanto sia “inutile” aver raggiunto la “tua” meta o il fatto che non esiste.
Ancora oggi basta una birretta per sognare la via o la talaltra, basta uscire dal Barro una domenica mattina dopo una bella nevicata per capire che tutti i tuoi cromosomi andrebbero in una sola direzione se quel pistola del Dna non fosse così attento anche agli altri interessi della tua vita.
Si diceva che siamo riusciti a spostare in avanti la fase del cd “ritrovo” dei vent’anni ed in effetti questo è l’aspetto incredibile della faccenda; ci sono situazioni nuove, le famiglie che nascono, il lavoro bastardo che ti ruba i minuti, i figli che ti cambiano la vita, il socio forte che improvvisamente cambia passione davanti alla canna del fucile della moglie …oppure lo stesso che deve correre dietro alla moglie che va ancora più forte di lui, perchè a vista fa il 7c, mentre quando non la vede arriva anche all’ 8b.
Eppure nessuno molla, nessuno ha intenzione di perdere le vecchie abitudini, tutti fanno l’impossibile per fare come le balene e tornare in superficie per respirare …aria pura con una certa regolarità; anche perchè i cromosomi di cui sopra o ti prendono a calci – questa volta per la ragione opposta – oppure si concentrano nel tuo lato sinistro del cervello (e se è vuoto fanno ancora meno fatica ad andarci!) e alla fine ti fanno fare proprio quello che loro vogliono e che tu in fondo desideri.
Ci ricordiamo ancora come fosse oggi di quando alla fine dei Corsi ci siamo ritrovati davanti alle prime guglie …tutti legati alla seconda estremità della corda (quindi si può immaginare quando abbiamo fatto veramente il primo tiro), pronti a liberare i nostri istinti, di quando abbiamo cominciato a saperne più degli altri, di quando il 6° è diventato una camminata propedeutica alla chiacchiera, di quando ci chiedevamo perchè portarsi dietro tutte e cinque le dita quando ne bastava anche uno solo, insomma di quando spaccavamo “l’universo a punta” soltanto con le vocali!
Partivamo carichi con zaini da paura verso tutte le foto che avevamo viste fino al giorno prima, poi via via ci siamo accorti che lo zaino deve essere fatto bene ed è inutile portarsi dietro il soggiorno oppure la cantina …ed oggi siamo già passati dai 60 litri a quello della “chicco”, ma non sappiamo ancora immaginare come sarà il futuro …magari avremo tutti un chip o qualcosa di simile e se lo pigeremo può essere che ci compaia davanti il Pilone (con il sonoro che esclamerà OOOOOHHHH); magari faranno un telecomando con le vie classiche e uno con quelle moderne oppure un decoder con invio immediato all’attacco di una Nord.
Quando poi avevamo 2 minuti per le nostre riflessioni, era uno spasso: i discorsi erano infiniti, soprattutto se si intromettevano anche le nostre donne: du ball !!!! Bisogna dire che hanno avuto una gran pazienza (quelle che sono rimaste a casa!)…però come si faceva/fa a star senza. Ieri facevi a gare per portare la tua…per passarle la tua passione, per convincerla che i negozi la domenica erano veramente chiusi …oggi invece ti alzi di notte a far le pulizie (se hai l’aureola!) per liberarti (dal rimorso) la domenica …le dici che devi andare a trovare un amico che abita a 3.500 mt, oppure che il tal cliente arriva direttamente dall’America, ma vuole conoscere assolutamente lo Sperone della Brenva; che starai via 2 gg per farti “due tiri” …ma non è come pensa lei. E non sempre gliela fai bere tutta …perchè lei fino all’altro ieri ti seguiva …e appena non la guardi per qualche minuto è già davanti a te.
Ieri partivi con tutto il gruppo alle costole: 20 persone ad uscita, grappoli di ragazze-ragazzi pieni di entusiasmo che di colpo capivano cosa poteva voler dire andare a lavorare il lunedì mattina molto più sereni e rilassati, nonostante 6-7 ore di camminate e/o salite; ieri stavi in giro fino a notte, il tuo weekend diventava di 2,5 giorni perchè qualche volta sei tornato la mattina del lunedì andando direttamente al lavoro, facevi uscire dagli stracci i tuoi che dicevano: “Te se nà in dué?” “Cusè che tè gh’è in dall cò?” …quando magari anche loro sono tornati solo qualche ora prima!!!
Gira e rigira “in tuchhh istess …di gran bagai!!!” Oggi quando ti metti davanti alla tua clessidra cominci a setacciare i tuoi sassolini ad uno ad uno per capire tutte le priorità oppure quale tipo di acquisto dovrai fare; ormai hai tutto e al max l’unica cosa che puoi fare è girare un centinaio di vecchi moschettone o chiodi ruggini su qualche conto alle Cayman, sperando che domani ti fruttino bene; fosse anche coi punti del supermercato, ma ti alzi alle 5 e vai in cima alla Grignetta per essere a casa alle 11.00 pronto sull’attenti. Quando incontri gli altri mentre sali alle 7,30 ti dicono “Mi vò giò subit se no la mié la ma cupa!” …tu ridi come un pistola, ma l’anno dopo tocca a te!!!!!
EHHH si questo mondo è proprio strano …è come una droga che dura in eterno…e lo vediamo bene tutte le domeniche: sei in macchina proiettato a più non posso verso il granito o il calcare ed in fianco a te ci sono altri 6-7 remolazzi; quando il primo lancia il sasso, gli altri gliela fanno pagar cara…gli controbattono la via con tutte quelle dell’arco alpino, quando va bene!
Circa un decennio fa è toccato anche a noi: usciti da un Corso ci siamo all’improvviso accorti della nostra amicizia, abbiamo visto che le nostre menti ci portavano alle stesse mete ed abbiamo cominciato …a comprare libri. Ad un tratto ci siamo ritrovati proiettati quasi sempre al di sopra dei 1000 mt, setacciando i vari campi d’azione, con le prime inevitabili domande: “Meglio il granito o il calcare?” …”Ma arrampicare da secondo vuol dire essere un sacco di patate?” …”Ma i chiodi si tirano o no?” …”Ma è meglio essere etici o concreti e se vogliamo essere tutti così concreti come la mettiamo con il futuro?” …”Ma siamo sicuri che chi ha inventato il weekend non si sia sbagliato e questo vada dal lunedì al venerdì, mentre il resto è lavorativo??.
Domande alle quali esistono risposte diverse, che variano in funzione dell’età che si ha, della comprensione dei rischi, dei valori ai quali si tiene o del quoziente intellettivo.
Poi ci sono gli allievi, quelli rimasti ad ingrossare il gruppo, quelli che si sono persi appena terminate le lezioni pratiche, quelli che si sono dati ad altri corsi, ma soprattutto quelli che ti ringraziano ancora a distanza di tanti anni quando ti incontrano, perchè come d’abitudine i ricordi fanno parte di noi.
Ognuno di noi ha le sue lacerazioni interne, le fisime che lo contraddistinguono: per noi contano quasi sempre le cose a punta …perchè ci ricordano la nostra grande passione eh eh eh eh …ed è sufficiente guardare anche soltanto una foto per capire che i drogati non si trovano solo ai giardinetti; spesso quando parli coi soci scopri che anche loro hanno il garage pieno di poster (Dalle Nord delle Courtes a quelle della Folliero) oppure quando gli parli della Val Fontana …vedi che brillano molti occhi immaginando Federica come compagna …altri che hanno murato la porta di casa perchè salgono dalla facciata e scendono in doppia oppure in casa hanno le librerie “mobili”, nel senso che quando meno te lo aspetti ci sono pagine di libri che fanno a gara per saltarti in mano …se poi ti ritiri in uno stanzino per decidere di fare Kundalini in Val di Mello durante il weekend beh sei talmente preso che alla fine senti addirittura il rumore del torrente che passa vicino.
C’è un rimedio? Chi può dirlo! E poi siamo sicuri che se ci fosse lo utilizzeremmo?
Che dire poi dei messaggi via e-mail che si mandano durante la giornata? Già il lunedì pomeriggio si comincia a lanciare il primo sassolino che entro mercoledì-giovedì al max diventa un bel masso, per concretizzarsi in un sasso remenno il sabato mattina o la domenica; può essere la quadratura di un bilancio, un vendita importante, un qualsiasi altro appuntamento, ma non si rinuncia mai a dare almeno una risposta, sperando che il sabato mattina non ti venga a svegliare l’aspirapolvere in persona! Tu fai piano e se ti va bene …
Talvolta basta veramente un niente, basta lasciarsi trasportare dalla messaggeria, che poi la domenica sei legato come un salame alla corda di qualcuno!.
Comunque adesso è tardi e soprattutto è ora di finirla di essere condizionati dai riflessi che continuamente entrano ed escono dal cervello …e basta anche farsi suggestionare dalla carta patinata …tutte quelle foto …tutte quelle righe insignificanti!!!, fatte di simboli e/o di giudizi che “lasciano il tempo che trovano”. I libri sono ormai sorpassati …descrivono e raffigurano mille volte le stesse cose; come si fa a guardare orizzontalmente su una pagina ciò che in natura si erge in maniera prepotente? Sono passati i tempi in cui la “gentaglia” andava a fare il vione solo guardando una cartolina!!! Alpinismo, scialpinismo, snowboard, cascate di ghiaccio, sci da discesa, orienteriring, skazzing, sci di fondo …deficienza di fondo!!!; tutte cose belle, tutte cose che costano …non si può fare tutto. La polivalenza è bella, ma lasciamo qualcosa per quando saremo “Under 80” !
Dove andiamo domenica prossima?