A proposito di patate

Di solito, di fronte a certe discussioni, si preferisce lasciar perdere. Certi problemi che hanno creato depressioni, scoramenti e quant’altro si lasciano alle spalle, al vecchio anno:….anno nuovo vita nuova…si dice!!!!

Noi, bigoli di natura, abbiamo avuto la bella idea di non chiudere un fico secco di niente….anzi…..le questioni noi le poniamo proprio nel 1° giorno dell’anno!!!

Alla domanda: se doveste scegliere il compagno di arrampicata chi scegliereste: uomo o donna? i + hanno risposto con le solite banalità.

Invece alla domanda successiva: ma arrampicare da 2° ti fa vibrare le corde della soddisfazione? qualcuno ha cominciato ad agitarsi, diciamo pure a sparare delle cazzate immani, causando un mezzo inferno.

A tal punto che qualcuno si è sentito pure male e facendo il ruttino ha sentito il sapore del purè mangiato la sera prima: da qui è giunta, inaspettata, la sua risposta:”secondo e…patate, Che piatto!”…..”ma certo: chi arrampica da 2° è un sacco di patate!”

Il discorso a questo punto è degenerato, soprattutto se consideriamo il problema dal p.d.v. della cottura!

Ce le si porta seco con la buccia oppure si prende il venerdì di ferie e ci si mette a pelarle di buona lena, oliando bene i gomiti?

Scegliendo la soluzione Purè si farebbe anche meno fatica, visto che pelle, umidità e trasformazioni varie farebbero diminuire senza dubbio il loro peso specifico!

Il problema é: siamo sacchi di patate, lo saremo sempre o è stata solo una parentesi? (quelli che hanno fatto il militare sono ancora + sfigati…quelli che hanno lavorato in cucina è meglio che non alzino nemmeno la faccia da sotto la sabbia!)

E’ ben vero che ognuno può prendersi le sue soddisfazioni anche con una bella teglia di lasagne oppure con una bella fettazza di torta, ma nulla vieta cha a costui possano piacere anche le patate.

Io dico: perchè impediere che uno/a nella sua vita ci ficchi anche queste?

Tra l’altro il loro alto contenuto di carboidrati può garantire un potenziale afflusso di energie tale da rimanere sotto sforzo + a lungo (non stiamo affatto parlando dell’ufficio che tutti frequentiamo!)

Insomma non c’è niente di male ad amare le patate; del resto quando eravamo piccoli spesso venivamo etichettati come “patatoni”.

Ti tiravano le guanciotte adipose dicendoti: “Ciao patata”…..”Va che bel patatone”

Giustificata quindi la voglia di esserlo ancora oggi e di prendersi le proprie soddisfazioni.

A ben vedere poi è facile dire sacco di patate. Chi all’inizio non è stato sacco? Prima non certo di patate, ma di quel qualcosa che fa schifo a tutti, poi, in un secondo tempo, anche di patate!!!

Ma che gioia sentirsi tali, soprattutto in certe vie (non sto certo parlando di quelle di paese) quando fa molto piacere essere tirati su e senza troppi complimenti.

Ora io mi chiedo; se siamo sacchi di patate (e all’inizio lo siamo stati tutti!) dovremmo avere il coraggio di ammettere che le vie, le prime vie, quelle che abbiamo fatto da 2°, non meritano alcuna considerazione e quindi nemmeno di essere annoverate nel ns curriculum.

(Nelle prime salite arrivavamo in cima, ma le mani tenevano ancora le prime due prese della prima sosta!; pensavamo che “la vita è proprio dura” e, infine, sentivamo venir meno i nostri problemi di stitichezza!)

…Tornando a noi…..il nostro egoismo e la voglia di spuntare tutte le alpi ce lo permette???????

Siamo disposti a buttare “di sotto” il 25% (sono ottimista) delle ns salite???? Per quanto mi riguarda: no!!!

Troppo comodo pensarlo davanti ad una tazza di cioccolata, e ad una fetta di nutella con su la biscottata!!!!

Oltre a “tirare su” il sacco, quelli che dovevano recuperarci avevano un gran daffare a raccogliere il peso che stava sotto di noi (contenuto in un sacchetto) e a sopportarne l’odore!!

E poi chi può permettersi di giudicare le interiora altrui, chi può dire che il 2° non vale niente?

Chi può dire che si è sacchi di patate, quando dopo innumerevoli uscite, non ne abbiamo ancora viste, nè mangiate, nemmeno come contorno di quella schifosa pasta che abbiamo preparato quando siamo andati al Bianco?!!!!!

Purtroppo tutti o quasi quelli che vanno oggi da primi ieri andavano da secondi e questo li frega o…dovrebbe.

E quando giunti in cima dobbiamo scendere???

In questo caso tutti diventiamo patate, dei veri e propri sacchi appesi.

Ecco allora che i veri “galli” dovrebbero eliminare le doppie e scendere con le mani ignude.

Ci sono stati secondi che valevano e che viaggiavano; secondi senza i quali i primi non avrebbero fatto nulla; secondi che arrivavano ultimi; secondi che andavano bene con il vino bianco!; secondi che non erano secondi a nessuno!!!

Per concludere potremmo rifarci ad un noto proverbio: “Meglio le patate oggi o il purè domani?”

E’ una bella domanda alla quale ognuno può rispondere come cavolo vuole.

Se guardiamo alla fine che fanno le patate per avere il purè….è meglio essere sacchi oggi!;

  • se per essere alpinisti bisogna mangiar patate……….siamo già tutti a tavola!
  • se la fame vien mangiando………è chiaro che dobbiamo far provviste: ……e questo non può impedirci di sbagliare, comprando qualche volta un…sacco di patate!

Ciao, patatoni!!!!!!!!!

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