UNA CALDA GIUBIANA: Serata del 27/01/2016.

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Non potendo e, soprattutto, non volendo consultare i Bollettini nivo-meteo di questa assurda stagione, non ci rimane che prendere d’assedio il Bollettone per bruciare a nostro modo la Giubiana 2016 (o Giubiona o ancora Giobia!). Da un’idea di Anna nasce un pandemonio di 15 persone che peregrinano verso la meta in una calda serata di Maggio…..pardon Gennaio 2016, con temperatura di 6° alla “Salute” (alla sua facciazza!) e all’Alpe del Viceré, sopra Albavilla……..frazione raggiungibile (!) in auto con salto della carreggiata, manovra di contro-mano e marciapiede falciato quasi di netto e con la Renault che ringrazia per gli introiti 2016 (voce principale di bilancio: ricavi da manutenzione auto, con spiccata prevalenza di derivazione Nord-Ovest). Altre case automobilistiche richiamano i loro clienti, la Renault qui va a occhi chiusi, nel senso che è il cliente a presentarsi direttamente…

Partiamo dall’Alpe intorno alle 21.00 e in circa cinquanta minuti depositiamo le mani nude sulla cima, con caldo insopportabile e nebbia sotto di noi.

Voi non lo sapete, ma molti si, questa sera con noi un MasterChef della Madonna che tira fuori il brodo e prepara un risotto alla luganega da brivido; sotto, nei paesini limitrofi, abbiam sentito un chiacchierìo sottile, ma ben percettibile e quindi abbiam mangiato di buona lena prima che la massa potesse sospettare di leccornie prelibate. La Madonna di fronte al risotto ha sorriso.

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Scherzi a parte, un saluto ed un ringraziamento al Cuoco Isidoro che si è distinto per averci proprio deliziato. Di contorno un po’ di tutto: salame, formaggio, vinello, pane, crostini e tutta una lista che copre più o meno tutti i reparti del supermercato.

Seconda parte della serata dedicata ai pozzi petroliferi…….

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….e perché no, a festeggiare “Il mio primo Bollettone!”. Ne faranno sicuramente un Award molto presto.

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Torniamo a casa intorno alla mezzanotte e in strada ormai se ne vedono di tutti i tipi: dall’alce che aspetta il pullman alla fermata, passando attraverso il Mammut che ha attraversato sulle strisce pedonali e per finire al camoscio di ‘facili costumi’……

I cugini della Giobia: Giulia, Anna, Sara, Anna, Pier, Bruno, Ernesto, Enrico, Daniele, Roberto, Barney, Isidoro, Mirko, Augusto e Patajean

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