- CIMA: Cima Fontana mt. 3.068 sul livello del lago…..
- GRUPPO: Bernina, sempre molto affascinante.
- PUNTO DI APPOGGIO: Bivacco Anghileri/Rusconi mt. 2.654
- DIFFICOLTA’: F-……basta la voglia, ad averne però!
- TEMPI: 3 h dalla diga di Gera
- NOTE: è arrivata la prima neve e i colori sono quelli giusti.
Non è dato conoscere il numero civico del “Colorificio” della Valmalenco, ma crediamo che un giretto in zona, anche fosse a vuoto, non ci starebbe male. Siamo nel pieno della terza stagione e si comincia a vedere.
Oggi gita di Montevecchia e, se si esclude il gruppone di vetta di Colico, solo noi in zona: si riesce ad essere appartati nonostante ci si trovi in un ambiente enorme. Ci sono come al solito piccoli angoli che non puoi non notare, come il sassone sul lago con il dente sporgente, il pino giallo che si è messo esattamente ‘lì’ per essere al centro della tua foto, l’Alpe Gembré che non cambia mai il suo aspetto esteriore ed è un’oasi di tranquillità; c’è il grande spazio del bivacco e quello ancor più selvaggio ed ampio della cima.
Saliamo comodamente lungo il sentiero; il dislivello sulle carte è dato per ca 1.070 mt, peccato che dopo un terzo del tracciato una decina di curve ti portano al centro della terra per poi risalire: omaggio al quadricipite in andata, ma soprattutto al ritorno. Arriviamo pieni di gaudio al Passo Confinale, dove sorge il bivacco e, osservando verso la valle di Poschiavo, notiamo subito che i boschi sono molto più fluorescenti di quelli, altrettanto belli, che abbiamo appena passato: potenza della Svizzera e del suo patrimonio……che sembra sempre inesorabilmente volersi distinguere da quello italico.
Per noi però è tutto uguale: usciamo il cibo e le “bevande classiche”
……poi alcuni decidono di dare fiato al fiato e salgono fino alla Cima Fontana, pulpito e belvedere di tutto rispetto. Percorso estremamente semplice che però deposita su un balcone notevole con vista eccezionale, modello “senza decoder e senza canone, neanche in bolletta”. I ghiacciai si spaccano e come al solito il loro spessore è ridotto rispetto a quello visto anni or sono; un vero peccato.
Torniamo al bivacco e ripartiamo alla volta della diga.
Il ritorno è un semplice rosario contro la coda, maledetta e stramaledetta, coi soliti ingorghi nei soliti posti e la calma, acquisita le ore precedenti, che diventa inferno e tempesta.
I paladini di questa domenica: Anna, Inox, Stefy, Angeletta, Grazia, AnnaG, Roberta, Max, Andrea, Lele, Ongiul, Erick, Simone, Pier, AndreaP, Daniele, Luciano, Amico di Luciano, Enrico, Fabio e Patajean
by Patajean