Weekendino tutto pepe e niente male in quel della Valmalenco, lontano dal caos della civiltà e vicino ai colori dell’autunno che si appropinqua velocemente.
Settembre è sempre tempo di migrare con la prole in qualcuno dei magnifici posti che abbiamo la fortuna di avere nei pressi delle terga, con solo qualche kilometro di strada da fare.
Quest’anno per vedere un posto nuovo siamo andati…….al Rif. Porro; organizzazione ‘perfetta’ soprattutto in occasione del ritrovo, col teorema “dei cani sciolti”! e divertimento assicurato. Causa impegni vari (e settembre ne è la dimostrazione con tutti i suoi corsi e le iscrizioni che incombono, seguito pubblicità televisiva ed invasamento generale) quasi tutti partiamo in un orario che abbiamo deciso essere quello giusto per noi; il risultato è essere sul posto convenuto, non importo a quale ora. Un po’ come giocare a flipper come razza si vuole, tanto poi le palline alla lunga ed alla fine devono andare in un unico posto per il ritrovo finale!
Al rifugio non eravamo soli, ma abbiamo giocato bene la nostra parte…..
Siamo venuti via con una denuncia per inquinamento acustico con sforamento dei decibel, ma è stato bello. La prossima volta ci presenteremo o con un nome diverso o per forza di cose in un altro posto. Il rifugio comunque è sempre un sito che non riesci a dimenticare: nelle vetrate del soggiorno non può non venirti voglia di scambiare quattro chiacchiere, nel sottotetto non può non venirti voglia di fare casino sulla falsariga dei bei tempi andati, in cui anche noi ne abbiamo combinate a mazzi con il cai sezionale; fuori non ti può non venir voglia di assaporare fresco e colori.
Insomma sabato non è stato bellissimo, ma è passato tra la salita al rifugio e poi una scappatina al Lago Pirola; mentre domenica è scivolata via tra il kazzeggio estremo, il dolce far nulla e quattro passi in giro per la valle glaciale o di quel che ormai rimane visto come è conciato il povero jazé del Ventina.
E pensare che poco prima del 2000 bastava circa un’oretta per raggiungere la lingua del Ventina; adesso devi tirar fuori la lingua per raggiungerlo.
Nella serata la tavolata surclassa quelle vicine e il fracasso è devastante, con qualche ripresa dei rifugisti; la cena è ottima ed in alcuni casi i piatti vengono bissati; il resto del tempo scorre inesorabile tra le chiacchiere più disparate. Una buona fetta della serata passa su “Lavoro e guadagno…….pago, spendo & pretendo”!
Mattinata della domenica in panciolle e cafferino al Rif Ventina, dove tra l’altro troviamo vecchi compagni di cordata di anni passati; timbro del girarifugi per tutti e poi nuovo kazzeggio generale.
Ne approfittiamo per decidere di visitare un paio di Alpeggi rinomati e quindi partiamo alla volta dell’Alpe Zocca e dell’Alpe Sentieri: dei gioielli paesaggistici di notevole impatto visivo ed emozionale. Ancora una volta la sensazione di benessere si può assaporare col minimo sforzo e la ciliegina è data dai mirtilli che ci fermiamo a raccogliere.
In basso si scende alle Forbisine e poi a Chiareggio, dove si sta svolgendo la Festa dell’Alpe Un casino infernale con bancarelle, canti, balli e…….l’incoronazione della “Meglio Vacca”: ora e senza retorica, risparmiamo qualsiasi commento…..dicendo solo che sulla Novedratese non c’è tutto questo casino per incor(o)narla.
Scherzi a parte la giornata si conclude con la solita idea di ripetere la gita visto che i bimbi sono sempre belli contenti di stare insieme e all’aria aperta. Per i bambi invece non cambia……anzi, ormai sono Re-Bambì!
A presto!
Partecipanti: Silvia, Tommy, Luca e Marco; Faustino, Bryant, Heidi, Angela; Paolo e Anna; Egidio e Andrea; Ronz, Elisa, Giorgio e Silvia; Chiara, Valentina e Sara; Stefano, Greta e Mara; Angeletta, Chiara, Arianna e Patajean
by Patajean