L’ARENA. SLOSSENSTOCK – QUOTA 2.667 MT CORSO SA2 – 13 MARZO 2011 (Meinental Swizzera)

Oggi è stato un po’ come fare terno al lotto; non una vincita schifosa, ma certo neanche un superpremio: una via di mezzo sicuramente migliore che stare in ammollo nel territorio italico che il mitico Garibaldi ha tenuto unito (un grande!!! Praticamente l’unico che abbia pensato di ficcare una festa a metà mese, visto che di solito le altre sono spetasciate ad inizio mese e chi lavora con le chiusure contabili resta sempre fregato!); e pensare che non la volevano fare: una ogni 150 anni….perchè il PIL è in caduta!!!!!.

IMG_6515Abbiamo sviscerato le analisi meteo e ci siamo accorti che in Svizzera (quella chiamata “Nord delle Alpi”) davano tempo incerto, ma senza acqua e senza neve. In realtà le cose sono andate così, con l’aggiunta di un vento favonico di notevole intensità, che ha sferzato i mmaroni per tutto il giorno come la campanella della porta di certi negozi che trilla ad ogni entrata e ha scosso le ossa fino allo stremo.

IMG_6518Tuttavia non si può dimenticare quando parti “a mollo”, passi il “sud delle Alpi” che si trova in condizioni ancora peggiori, poi entri nel Gottardo ed esci “a Nord delle Alpi” con addirittura un po’ di sole! L’effetto delle nubi e del loro fronte, per tutto il giorno davanti ai nostri occhi e la sensazione che da un momento all’altro potesse cedere, ci ha accompagnato durante tutta la scampagnata. Un gigantesco monsone bianco e grigio posizionato proprio davanti a noi, a forma di mastellone pieno raso di 80.000 tonnellate di cristalli di neve!!!, che ci minaccia di bestia, ma che ha lasciato la nostra valle in una specie di “Arena” dove noi, non persuasi e sempre sull’attenti, abbiamo fatto quello che dovevamo fare.
Oggi eravamo un po’ come “il buko per il kulo”: posizionati nell’unica situazione veramente utile (ndr: purtroppo non riesco a trovare un’analogia che spieghi meglio tale collocamento!).
Arrivare qui non ci vuole poi molto, anzi l’idea iniziale era di spingersi ancora più in là, però poi avevamo paura di finire in Danimarca!!!! E per fare randonné non è necessario; poi il danese non lo sappiamo e sarebbe stato solo un fastidio!
Partiamo noi con le pelli, ma le macchine sul posto sono già tante ed infatti scopriamo un bel gruppo che scende dai meandri dell’Hohbergtal: sono le 8.45 quindi, o hanno toppato non trovando neve sulla loro traccia, oppure sono delle belve!

IMG_6511Saliamo il canalone l’Hohbergtal, dove già lo scorso anno abbiamo potuto verificarne la tipica conformazione del “kagajo”, poi piano piano ci portiamo in quota prendendo anche parecchie roncolate di vento: è come prendere un paio di gavettoni nelle mutande ogni dieci minuti.

IMG_6512La giornata oggi è stata dedicata in prevalenza al gesto tecnico: sia in salita che in discesa abbiamo dovuto in molti casi impegnarci per uscire dai premi. Alcuni canali tecnici si sono dimostrati del tutto in sintonia coi desideri; persino quello che ci ha depositati sulla “cima” quotata 2.585 metri che abbiamo voluto dedicare scherzosamente alla “Valle del Seveso”, essendo segnata, ma non nominata. Una quota della GrassenGrat nonché facente parte della più conosciuta quota denominata “Quota 2.725 metri” che però non abbiamo raggiunto.

IMG_6523Anche gli allievi del Corso 2011 devo confermare che si comportano niente male, tecnica & voglia nel mix giusto! Bravi anche sul ripido e con eleganza.

IMG_6508Un profilo stratigrafico fatto al termine delle difficoltà e poi di nuovo verso valle e verso l’auto. Il posto in cui si parcheggia era uguale a quello trovato lo scorso anno; la strada ad un certo punto è sbarrata dalla neve. Ogni tanto arriva qualcuno, guarda, gira la macchina e via.

IMG_6528Sul ritorno decidiamo di ripercorre il tunnel e poi di fermarci a prendere un caffè. Non c’è bisogno di ricordarlo, ma in territorio elvetico succedono sempre cose strane: il cioccolato costa il doppio che in Italia (vedi Esselunga), il cappuccio ben 4 euro!!! Devi sempre far vedere che sei iscritto all’Aido o al Telethon, perché ogni volta è una donazione di organi (5 caffè sono paragonabili ad un rene!).

IMG_6526Ad un certo punto ho letto perfettamente negli occhi di una donna (praticamente la copia svizzera della Lante della Rovere!) leopardata appoggiata al bancone, la percezione dello schifo nel trovarsi a contatto con gente come noi, fors’anche puzzolenti oppure semplicemente gente di montagna e quindi un gradino sotto….peccato, soprattutto per lei!!
Ad Airolo il tempo è ancora talmente schifoso, con un misto acqua-neve che quasi quasi ci scappa un ritorno….in Danimarca!
Adesso ci possiamo dedicare al pensiero sulle due gite di due giorni; le idee sono molto interessanti, speriamo di realizzarle.
Partecipanti: Gonzales, Giuseppe, Renzo, Max, Boris, Roberto, Giorgio, Roger e Patajean.
PJ

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