Oggi ho avuto le prove che Dio, in fondo al sesto giorno, ha avuto ancora un po’ di spazio prima di riposare, una specie di tempo supplementare, in cui ha creato “la Valle del Seveso”; non so ancora bene il motivo, ma dopo il triplice fischio di chiusura la Scuola era cosa fatta, ed era anche cosa buona. Devo ancora scoprire bene la logistica, però so che non l’ha chiamata diversamente…….e, tuttavia, sono anche sicuro che se qualcuno vuole approfondire e/o saperne di più e in anticipo rispetto al sottoscritto, beh….può sempre mandare una e-mail a Kazzinger!!!!!, oppure chiamare ore pasti, tutti i misteri verranno svelati.
E’ il secondo weekend di fila che usciamo in VdS e nel quale, questa volta, la prima uscita di ski-alp del Corso SA1 si trova a far rima con l’aggiornamento ghiaccio-verticale della Scuola stessa. L’occasione fa l’uomo e la donna “bresciani” e li conduce al Tonale e/o in Val Paghera. L’ideona è quella di sfruttare le piste del Tonale di sabato da parte del Corso 2012 SA1 per “la prova su pista”, mentre gli alpinisti già di sabato si appendono ai ghiacci della Val Paghera sulle ormai rinomate cascate.
Dopo il ritrovo ad Agrate, ecco la sorpresa inaspettata e gradita: la neve. Circa 20 cm di fresca ci avvicinano a Temù, mentre altri 5 cm ci vengono a salutare al parcheggio di Ponte di Legno; il paesaggio è tipicamente alpino, le pinete rendono tutto più “montagna” finalmente! e il buon auspicio è nell’aria: se per far venir la neve dobbiamo iniziare l’SA1 allora l’anno prossimo lo cominciamo a novembre.
Primo episodio: gli scarponi di Alessandro Enne…….lo chiamano sul cellulare: “ci hai lasciati ad Agrate!”……..secondo episodio direttamente dalla Direzione Corso: “ho portato il sacchetto giallo, quello che fa girare l’economia, se fémm!?”
Risultato: sabato abbiamo contribuito anche noi a liberalizzare e ad abbassare lo spread, altro che discorso di Monti. Abbiamo acquistato (i biglietti degli impianti), abbiamo noleggiato attrezzi (scarponi) ed abbiamo anche venduto (1 skipass)….poi abbiamo risparmiato (spalmando la differenza su di noi) ed, infine, abbiamo pure investito, su di noi e sul Gruppo in generale per il futuro. Il prox weekend possiamo farlo in Bocconi per un Master sulla crescita….per il rigore lasciam perdere, perché con dei Bigoli così c’è ben poco rigore!!!
Il tempo è abbastanza accettabile nonostante la ventazza che soffia inesorabile e ci obbliga a scelte mirate sulle piste; gli allievi quest’anno sembrano molto preparati e lo dimostrano subito mordendo le code di alcuni, in primis il Gran Visir Antonio!, che non smette di saltellare di qua e di là. Andiamo avanti tutto il giorno e non solo in pista. Ad un certo punto decidiamo di testare tutto: materiale, neve, pendii ed allievi. Scendiamo per un fuoripista che prende ben presto al forma di una canala per poi riaprirsi e convergere nuovamente nella vasca centrale della pista del Paradiso. Ogni tanto la ventazza fa roteare il profumo della salamella di Ponte di Legno ed alla fine, nonostante qualche rimprovero, molliamo la presa e ci concediamo un po’ di riposo (nel frattempo anche la nebbia ha deciso di abbracciare non più solo gl’irti colli e di concedersi una capatina in quota a rompere decisamente i mmaroni!!!).
La bellezza di certi posti la si può misurare con i pini. Alle 16.40, nonostante si stiano accendendo le luci delle piste notturne, noi molliamo gli ormeggi; aspettiamo che dal parcheggio si muovano le troupes televisive della Prova del Cuoco e di Kazzinger……e poi ci salutiamo, non prima di esserci complimentati con il nuovo gruppo, che sembra veramente ottimo.
I Bresciani di questo sabato: Cristiana, Anna, Samuel (l’unico con la tavola….apparecchiata), Diego, Daniele, Alessandro, Roberto e Bruno (col suo casco “di 150 anni”), Stefania, Silvano, GigiEmme, Antonio, Faustino e Patajean.
p.s. di solito “tri donn à fann ul merkà de Saronn….qui tre donne fanno la rivoluzione: del 1968!, quindi: Ocio!!!
Come programmato ne approfittiamo per rimanere in zona a seguire l’aggiornamento cascate della domenica; quindi si tratta di appoggiare le terga per qualche minuto per poi portarle all’Ostello che ci ospita; al di là di un frontale che ci obbliga quasi a risalire con l’auto sul versante opposto (quasi quasi mettevo le pelli alla macchina!) per aggirare tutto il casino scatenatosi, il tratto da percorrere è veramente poco, visto cha a Vezza d’Oglio ci attendono tutti alla “Casa del Parco”, posto veramente accogliente, bello ed essenziale.
Prima di apparecchiarci a tavola, siamo subito precettati per una lezione: in questa due giorni c’è il nostro amico Alessio B., molto preparato in tema di ghiaccio e disponibile ad aggiornarci nonché a mostrarci le sue abilità sugli attrezzi. Lezione indoor e poi cena. Qui un solo massimo comune denominatore: Boris. Anche lui, pensandoci bene, potrebbe andare a Kazzinger e tenere una lezione: secondo me verrebbe a casa con un contratto per un paio di stagioni.
La serata si svolge molto tranquillamente, anche perché dopo una giornata di lavoro non è facile mantenere sempre alta la rotta, ogni tanto ti devi fermare, tirare fuori lo spazzettino e la paletta e raccogliere i tuoi cocci! Verso le 22.00 in molti, mai domi, decidono di uscire e fare capatina al Pub di fronte. Birretta ed un paio di informazioni sulla Teoria del Caos, che dopo le 22.00 diventa legge. La notte si preannuncia come al solito lunga. Dormiamo per modo di dire, perché come al solito quelli che “fanno i versi” non si stancano mai di farli e quindi tu prendi la coscienza nel mezzo della notte, la coccoli senza farla inkazzare del tutto e poi guardi l’orologio sperando che venga giorno presto. Bisognerebbe accamparsi vicino ai mercatini del legno…………osti, una gita in Canada prima o poi la faremo e allora avrò anch’io la mia rivincita: un canadese che russa sta ad un brianzolo come il TirannoSauro sta al canarino.
Domenica ore 7.00: colazione di tutto punto e con tutto quello che serve, poi catene alla macchina e via verso il fondo della Val Paghera. Le cascate sono una più bella dell’altra ed il paesaggio è semplicemente incantevole con i 30 cm di neve spetasciati sui pini. Ci portiamo sulla cascata Terror-Dactilus, di cui prendiamo possesso, non certo scalzando altri partecipanti. Il dramma delle cascate è la quantità di roba che arriva dall’alto, vero incubo per questa attività; un paio di “borli” fischiano ai nostri lati, ben distanti, ma non certo apprezzati. Dobbiamo quindi aspettare che un paio di personaggi si kaghino fuori dalle difficoltà e poi anche noi diamo il meglio. L’attrezzo fa veramente tanto, ma è chiaro che i movimenti e la predisposizione sono fondamentali. Fa freddo e ce ne accorgiamo più volte, ma il thé caldo porta via ogni dubbio e malcontento. Un po’ di cibo aiuta anche a rimetterci in forma, ma arriva presto anche il pomeriggio e quindi decidiamo di mollare. Si torna giù all’auto e dopo alcune minchiate degne di nota riprendiamo la marcia verso casa, snelli e veloci grazie al poco traffico.
I Grandissimi Brutti Kuli di questa giornata: Alessio B, Pollo, Davidino, Paolinux, Massimo, Andrea, Mago, Nicchio, Barney, Gonzales, Boris, Alberto (se lo vedeva Spielberg gli pagava la cena…..il suo casco non ce l’aveva nemmeno Armstrong quando si è kagato giù sulla Luna!), GigiEmme, Stefania, Silvano, Egidio, Matteo, Massimiliano e Patajean. Adesso: ciack si gira!
PJ