Domenica 30 ottobre: Giornata Mondiale della Segantini!

La Storia è una grande bacheca piena di quadri: dimenticare quello che vi ritrae sulla Grignetta è un vero peccato! E poi oggi si festeggiava la GMS (la Giornata Mondiale della Cresta Segantini), quindi non si poteva mancare ad un tale appuntamento….c’erano persino i Tuder(s); in realtà la Segantini in ottobre viene vista come la migliore terapia per i Glutei (quelli Brutti però!!!).
Dopo la Buseca di ieri sera a Montevecchia con famiglie al seguito in una splendida serata in compagnia e come sempre negli ultimi 15 anni, con gran baldoria e la solita presentazione di formaggini e salami, abbiamo pensato di passare una domenica in Grignetta, con la voglia di farci una bella “Segantinata” tutti insieme. Oltretutto sarebbe stato il modo migliore per smaltire i reflui di quanto pappato qualche ora prima …….(ndr, pensare che dei Brutti Kuli mettano in atto terapie ai Glutei…insomma non è proprio usuale!).

La serata di Montevecchia poi, con alcuni personaggi che hanno fatto la storia dell’alpinismo (Romano Perego in primis), che ci hanno fatto vedere i loro reportage fotografici ed alpinistici legati principalmente agli anni ’60 e, più in dettaglio, alle salite sugli ultimi problemoni delle Alpi (le Tre Nord), ci hanno fatto venire una voglia matta di metter le mani sulla roccia!
Pensata al minuto 1 e decisa al minuto 2.
Partiamo tardi la domenica mattina in modo che un po’ di sonno in più possa essere finalmente assimilato e per tutto il viaggio l’unico elemento comune è la nebbia, almeno fino al 12° tornante dei Resinelli: è qui che comincia una giornata fantastica! Tutto telecomandato come riportato da Alessandro, tutto già scritto addirittura sul centro meteorologico lombardo.

Zaino in spalla alla Capanna Alpina e subito respiriamo aria di calcare (anche altro, ma son dettagli che stonano e senz’altro non sono note di colore, o almeno del colore desiderato!).
Si narra che già alla fine del 1800 in Grignetta cercassero una Sirena (la Sirena della Cresta!), figura mitologica ma non solo, dalle sembianze femminili, in dolce posa e distributrice di saluti ammalianti. Nessuno per tanti anni era riuscito nell’impresa di scovarla e vederla (magari anche documentarne le sembianze): ci avevano provato in molti. Si trovano testimonianze anche di un viaggetto di Ben Hur a Pasturo, ma anche di Luigi 87° (che aveva portato con sé una kadréga (la famosa sedia Luigi 87°) per poter ammirare la Cresta dal Garni presso il quale alloggiava); ed infine si aleggia la presenza anche di Willy il Coyote (naturalmente a tempo perso e quando BEEP BEEP era in vacanza a Jesolo), che si allenava a buttarsi dai torrioni della Grigna, simulando le mitiche cadute a nuvoletta e spatasciandosi di continuo!!!

Al di là di dettagli più o meno accettabili, incontriamo i “primi tappi” in zona Caminetto Pagani: è tutto in ordine e tutto silenzioso (sempre e solo fino alle evacuazioni sonore di alcuni!). Non molliamo la presa e via in tutti i posti tipici: Fungo, Val Tesa, Colle Valsecchi ed finalmente attacco della Cresta!

Partiamo con un calduccio insolito per fine ottobre, e la roccia tiepido-calda è un invito a nozze; ci leghiamo a due-a due-a mazzetti (come dagli schemi di Mou), arrampichiamo su e giù per i salti iniziali ed è la solita goduria. Passiamo prima una compagnia di skannazzati, alcuni senza scarpette ed uno con imbrago di corda (!), poi arrivano i tuder, germanici di natura e fin troppo pignoli in parete. Noi siamo in dieci ma non si nota.
Siamo come l’olio per il motore: lubrifichiamo il percorso e filiamo via che l’è un piéséééeee.

Arriviamo “in ghiacciaia” per l’ultimo vero tiro di corda e poi finalmente sbuchiamo “in vetta”; ad aspettarci un quartetto insolito capeggiato da Matteo (Corso 2011) e da…….si, avete capito, dalla Sirena della Cresta. Posizionata esattamente come descritto dalle ultime notizie in possesso. Socializziamo alla nostra maniera e scopriamo finalmente chi e cosa faceva “La Sirena della Grignetta”:

seduta sul ciglio della cresta per salutare e confortare gli alpinisti all’uscita delle vie. Con un suadente “Ciao” si ripete anche oggi questa leggenda (divenuta storia, oggi!) e Ongiul, Re del Grignone, Gran Duca di Olmo ed anche ex Gran Visir del Cai Montevecchia se la ritrova davanti agli occhi, tra lo stupito, l’incredulo ed il desiderio fulminante.
In cima c’è tempo anche per un paio di “sassate” d’alta quota, ma non per la foto “di rito”, che sulla Segantini prevede un vademecum particolare ed insolito, rituale che viene evitato solo in presenza di pubblico non gradito e/o troppo curioso, oppure non in possesso di scodellame sufficientemente grande per farsi “i propri”!

Ci smontiamo del materiale e rifocilliamo secondo le regole, ammiriamo il panorama sin troppo conosciuto e poi rientriamo decidendo di percorrere il meno noioso dei sentieri di discesa: il Sentiero dei Cacciatori!
La discesa si svolge di fronte ad un mare di nubi, tutto omogeneo, che termina solo in presenza dell’Appennino Piacentino. Sino al Pagnotta nessun problema di visibilità, così come al suo interno, dove ci lasciamo coinvolgere da una birretta in compagnia (potrei dire anche focaccia, ma il giovane alpinista che di nome fa Davide Colombini, non ci ha lasciato né storia né tregua, visto che si è divorato un paio di piastrelle di pizza al trancio,….le ultime!).
Un ultimo saluto e poi il rientro; la relazza questa volta è venuta via abbastanza gratis. Una giornata come questa la si assapora subito al momento della realizzazione, ma la si gode anche a distanza di ore o giorni, per la freschezza con la quale hai vissuto i minuti, ma soprattutto per i contenuti delle persone che vi hanno partecipato: vero valore di tutto il gioco!
Solo un piacere ho da chiedere: non mettetemi più vicino ai Fassani durante una salita. E’ come cercare di dormire vicino ad una parete di carton-gesso col vicino che usa il trapano alle ore due di notte, e che non riesce a fare il buko!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ultima nota prima di buttare la penna: va bene avere i pile uguali, va bene anche il mezzo pile, magari anche i calzoni, ma adesso anche le scarpe!!!! La fantasia regna sovrana. Una cosa è certa: si parte ordinati, ma si finisce nel marasma. Piedi storti e non sempre tutti al loro posto! Magari evitare di lasciarne in giro qualcuno è meglio, vero?


 La combriccola: Paolinux (sulle creste……un “conservatore”), Davide C. (il suo metabolismo inferocito non lo stimolate più di tanto, grazie), Francesco, Egidio, Massimo, Ea (l’unico dittongo che arrampica!), Ongiul (estasiato per tutta la discesa, ha promesso di leggere tutta la Leggenda), Gegio (il nuovo Oliviero Toscani del Curone), il Nicchio (che non è il Nibbio, ma che è tornato finalmente dopo il famoso “bivio” al quale è stato sottoposto circa un mesetto fa) e Patajean. Immediatamente adiacenti: Martina, Roberto, Matteo (conosciuto!) e Francesca (la Sirena della Cresta!).

Adesso ci vorrà un po’ di tempo per rivederla nelle stesse condizioni!…..però quello che si può fare è godere del momento.
Ciao à tuch!
PJ

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