Anche stavolta come già accaduto lo scorso anno ci siamo dedicati, una volta tanto, a qualcosa di diverso che non sia il Randonnée…..
Non che qui non ci sia la fatica o che la direzione di marcia sia il piano, macché; però lo dico a nome di tutto il Gruppo di Partecipanti: giornata meravigliosa.
Complice la festività del 1^ Maggio, complice il fankazzismo, fatto sta che in molti hanno raccolto l’invito di Stefy a condurre se stessi in questa gita di Mountain Bike da lei organizzata nel calendario previsto dalla Sezione del Cai Desio. Non è la prima volta e, come già avvenuto, organizzazione impeccabile da parte sua!
Tutto studiato al punto giusto ed a misura d’uomo/donna. Per l’occasione alcuni di noi hanno noleggiato o addirittura comprato l’attrezzo principe di questo mestiere.
Pomeriggi interi ad aspettare l’occasione d’oro, sperando che dal leggìo di Sotheby’s qualcuno battesse il prezzo giusto.
Se non si lavora, ci si ritrova a Paderno d’Adda: chi in auto e chi in treno; poi “pronti-partenza-via” verso le numerose mete poste all’interno del percorso: Ponte di Paderno, Imbersago, Pontida, Fontanella, Mapello, Sotto il Monte, Carvico e di nuovo Paderno d’Adda, passando per la cima del Monte Canto (700 mt s.l.m.). Abbiamo avuto modo di ammirare alcune strutture che tutti ci invidiano: dal Ponte in Ferro di Paderno al Santuario San Giovanni XXIII, passando per l’Abbazia di Sant’Egidio.
In effetti ci sono posti, anche vicini a noi, di cui spesso non conosciamo l’esistenza o, semplicemente, che non guardiamo mai abbastanza.
Il tragitto lungo l’Adda è stato semplice, ‘carattaristiko’ lungo le sponde verdeggianti del fiume, ma anche complesso logisticamente: che tu ci vada a piedi o in bicicletta…..ti conviene saper nuotare. Finire in acqua non è poi così remoto; diciamo tanto dei pazzoidi sugli sci, ma anche qui non si scherza. Occhi aperti perché è questione di attimi. Anche quelli a piedi non se la passano tanto bene (o, comunque, non si rilassano così tanto secondo me!). Se non tieni pronta la mente ed il corpo, non riesci a reggere la reattività richiesta per scansare bici, bipedi, cani o cigni.
Panorami e calma nel tragitto che da Brivio ci ha condotti a Cisano B. prima e Pontida poi. Qui è cominciata la salita, con meta il Monte Canto: salita sterrata costante e profumo di salamella…….quale miglior stimolo? In cima festa del 1^ maggio, (s)concerto generale e musicale, ma per noi meta della prima sosta.
Ripartiamo con discese piuttosto tecniche e secche, ma soprattutto panorama che potremmo descrivere tra il Toscano e l’Umbro: verde, verde ed ancora verde. Vigneti, tranquillità e tratturi da godere.
In discesa giù a manetta, belli sgazzonti.
Nuova sosta all’Abbazia di Sant’Egidio e poi di nuovo in sella per far fuori il kulo definitivamente nei kilometri mancanti a concludere il Tour.
A dispetto del titolo, non è certo la birra il legame che ci ha unito oggi, anche se non poteva mancare una sosta a fine giro, con il solito bar che sgrana gli occhi di fronte ad un lauto incasso.
Non possiamo che ringraziare Stefy, in qualità di ottimo capo-gita, sempre precisa e meticolosa nella scelta di itinerari (adesso ha comprato un tomo da 500 pagg, quindi chissà cosa ci aspetta in futuro!). Così come non possiamo non ringraziare tutti i partecipanti, che credo si siano proprio divertiti.
Unico elemento necessario: ul fisik!!
M-Bikers: Stefy, Sara, Anna, Patrizia, Sibilla, Adriana, Inox, Pier, Edo, Boris, Max Toselli, Gigi, Claudio, Christian, Beppe e Patajean.
by Patajean®