Non esisterà mai una situazione in cui un pensionato, posizionato ‘mani in conserte’ di fronte ad un’ opera pubblica (da un semplice tombino aperto sino alla migliore palestra di arrampicata del mondo), lascerà incompiuta la sua azione fisica, mimata attraverso una smorfia, senza una parola a rafforzare l’orgoglio, manifestare il sapere e scatenare le ire funeste dei presenti.
Immaginare che tutte le fasi citate si realizzino contestualmente sotto gli occhi come in una lotteria nella quale escono i tuoi numeri e vedere che, poco a poco, la tua visita occasionale si trasforma improvvisamente nel ritirare il premio per la vincita, è sempre tanta roba. E poi, ormai, Bovisio (nella situazione specifica la sede della ns Scuola VdS) ci ha abituati a momenti di gloria.
Sono attimi che ti mancano, un po’ come il citofono ai testimoni di Geova e quindi li vai a cercare, in fondo e quasi sempre per caso!
Ieri sono ufficialmente partiti i lavori della seconda fase della Palestra di Arrampicata e, dopo il condono edilizio, il progetto “z” ed il via ufficiale dal ministero degli affari interni brianzolo, la prima manovalanza si è precipitata in sede per tagliare il nastro dei lavori.
Ehhh…..quant’al fasevi miì,
Uno spettacolo: si passa dal tirare le ‘righe’ col laser al verificare se le stesse sono dritte con il filo! Si trapana il muro per saggiarne la durezza, eliminando i punti impossibili; si mettono le cuffie per ascoltare il cuore del muro e non per evitare di diventare balordi, anche perché le cuffie per tutti non ci sono.
Un fattore da considerare sarà la quota: la base della parete (scritta inequivocabile per evitare di confonderla con la ‘metà parete o la cima’) si trova a 1.025 mt e già ieri sera faceva freddino, figuriamoci quando sarà pronto il pannello: come minimo sarà ad una quota maggiore e quindi altro che smanicato, ci vorrà il duvet!
Ehhh…..quant’al fasevi miì,
guardare e non toccare è una cosa da imparare: si, ma la bocca va tenuta chiusa. Invece lo sguardo assassino è funzionale all’emissione di suoni e consigli (forse le cuffie servono ad evitarli?) e quindi si narra di tutte quelle volte che in passato è capitata la situazione medesima ed è stata risolta con soluzioni che nemmeno fra trent’anni vedranno alla Nasa.
Ehhh…..quant’al fasevi miì,
di sicuro non c’era il Coro dei cantori dalla parte opposta! Si, perché per trapanare il muro, prendere a martellate un angolo, fare la schermografia alla parete, è opportuno “cattar fuori” il giorno ideale, che non è un giorno qualsiasi.
Se il Coro ieri sera ha registrato qualcosa, beh state tranquilli che alcuni suoni non saranno certo dettati dalla replica della chitarra di Bob Dylan, visto che alla console c’era il Mago con il trapano vikingo.
E poi il direttore dei lavori: ogni fase ha il suo. Ieri sera c’era il direttore del camino, c’era il nostromo della barca a vela, c’era il direttore d’orchestra ed, infine, c’era il Nicchio! Piastra in mano e via che si va….
Ehhh…..quant’al fasevi miì,
infine e come sempre, ci sono i fanatici del ‘dolce far nulla’, i kultori del kulo di pietra, gli adepti che di solito limonano con la seggiola o pagano il canone del divano. Sono i fannulloni del quartierino ed i romantici dell’ultimo sguardo prima che il panorama cambi per sempre. Ecco ieri alcuni di noi, fra cui il sottoscritto, si sono lasciati cullare da questa fase, ma sono ugualmente riusciti a portare a casa la gioia di una serata corta, ma intensa e a guadagnare una fase di sonno ideale.
Ieri eravamo come i Koala attaccati al tronco di un albero, con l’intelligenza emotiva fissa al suolo, in estasi totale.
Di solito il cantiere nasce presto, ma resta parecchio sul posto; quindi se volete andare a dormire con qualcosa che ve lo faccia fare felicemente, anziché la camomilla passate in Via Venezia al 33………che da oggi, oltre al numero civico, è anche il numero pronunciato dal muro alla domanda del Mago. “dì qualcosa!!!”
Non sei della Valle del Seveso se non hai mai visto almeno una delle scene clou di questo vivere quotidiano.
Notte,
by Patajean®