Ho deciso di scrivere l’articolo……..ed userò sempre quello determinativo.
Dopo circa un mese che non ci vediamo suona la sirena, quella del raduno. Ovviamente si risponde subito e l’incontro è un porcile!….pardon è al Porcile, un posto che evoca brutte cose, ma che bisogna vedere almeno una volta. Noi ci siam passati parecchie volte in inverno, ma ‘nudo’ non lo avevamo ancora visto.
Si tratta di un Passo posto sopra tre laghetti, che prendono il nome omonimo; sarà che quando veniamo in inverno il freddo è becco, fatto sta che appena apriamo la portiera della macchina, la dentiera si stacca e cade: 4° (ndr: quattro gradi centigradi). Siamo equipaggiati, ma la giornata precedente ha modificato il clima estivo. Lungo la strada che sale a Tartano la visione (sempre sufficientemente idilliaca) della Testata del Masino lascia quel tanto di bocca aperta, giusto per ammalarsi col freddo che entra!
Bella compagnia come al solito e camminata per riprendere le belle abitudini; nel catino in alto i massoni erratici di quel colore grigio/verde lichenato restano una goduria libidinosa per l’equilibrio e la gioia dell’acrobazia.
Tocchiamo il Passo del Porcile per poi passare da quello di Tartano, dove sono ancora evidenti i resti della Linea Cadorna, non prima di esserci fermati a pranzare al Tavolo delle Leccornie, un’oasi creata ad hoc per noi.
A fine pranzo e a dispetto del nome che porta questo luogo, cerchiamo di mantenere un atteggiamento consono e lasciamo semplicemente il porcile (uso deliberatamente l’articolo determinativo).
Tra mille leccornie ed un bel caffè con la moca, emerge prepotente la nostra voglia di essere pronti. Siccome oramai il tempo è peggio che ballerino, siccome le nubi kagano precipitazioni anche se sono isolate rispetto alle masse circostanti, siccome vediamo quindici fiocchi di neve cadere impetuosi sopra di noi…….beèh, ci facciamo trovare subito pronti ed in posizione. A noi basta poco.
Dicevamo prima che è suonata la sirena del raduno, ma poi la sirena è anche comparsa; si narra che una tale posizione richiami il passato, dove le muse venivano in questo posto a piangere, formando laghi e facendo emozionare Eolo e company, a tal punto che, a loro volta, lacrimavano dal cielo formando neve….chissà.
Partecipanti: Annalisa, Angeletta, Giulia, Roberta, Luciana, Elisa, Fabrizio, Erik, Lele, Massimo, Max T., Andrea, Piero, Gianfranco, Simone e Patajean.
by Patajean®