Una vacanza agli antipodi quella di quest’anno: un po’ come la meteo, che antepone la caldazza ad improvvise bombe d’acqua. In alcuni momenti assenza di persone, con illusione di essere più o meno soli e potersi trastullare nella beatitudine delle crode, poi afflusso devastante di bipedi parlanti, per non dire urlanti, con calpestìo insidioso del territorio.
Comunque viva il Plaisir che ogni tanto è d’obbligo. E’ vero che sarebbe opportuno godere di assoluto silenzio, che poi lo puoi ugualmente trovare in funzione del posto scelto (dietro l’angolo si nascondono posticini che la maggior parte non conosce), ma poi è anche bello il chiassoso andi-rivieni della massa.
Una vacanza in cui abbiamo alternato il grigio delle rocce e pareti dolomitiche al verde, che più verde non si può, della vallate e/o di quei “dossi” che si distendono, talvolta in maniera incredibile, tra i vari massicci della zona. Qui il disordine non esiste o viene sistemato in maniera quasi immediata (basti pensare alle piccole frane occorse durante qualche doccia-celeste), mentre la parola ‘ordine’ è realmente un must, qualcosa che anagrammi e mentre lo fai sorridi perché si trasforma subito in qualcosa che ti prende gli occhi e ti propone delle domande….semplici!
Per esempio: perché non organizzare degli stages fra regioni? Perché non mandiamo gli alto-atesini in altre regioni e viceversa? Potrebbe cambiare qualcosa…?
Naturalmente si vedono anche cose poco ortodosse: per esempio quelli che kagano in mezzo al sentiero di salita. Non lo fanno in maniera discreta, ma proprio in centro e i geometri non saprebbero cogliere meglio la geometria della manovra. Magari lo fanno per ego-centrismo o magari sperano di essere visti, ma non credo perché la reazione non piacerebbe. A questi bisognerebbe recapitare una mucca emozionata sullo zerbino di casa, magari una un po’ costipata che si è mangiata tutti i prati dell’Armentara…..no?! Oppure, a finestre aperte, cogliere l’occasione per lanciare (per sbaglio, s’intende!) una badilata di letame appena ‘munto’ direttamente sul loro divano. Forse se uno pensasse sempre di essere a casa sua, oltreché di usare le sue cose, la situazione assumerebbe un altro aspetto. Peccato!
Come al solito il mondo è piccolo e ritrovi altri ‘apprezzanti’ che trascorrono là le vacanze; questo fa sì che si possano scambiare quattro-chiacchere. Talvolta ci si vede addirittura più là che qua da noi..…
Come ad ogni fine film, vengono lanciati i titoli di coda, ma pagando il canone ed avendo la televisione, forse di film ne potremo vedere sempre altri….
Buon autunno! By Patajean