Anche quest’anno per le nostre ferie abbiamo cercato invano di trattenere il tempo, senza riuscirci. Preso al lazo, trattenuto col prusik, legato con l’otto rincorso…..nulla. Non sono serviti neppure la carrucola e il mezzo Poldo. Inesorabile come la forza di gravità.
L’unica vera alternativa è stata di cogliere l’attimo: se non si ferma lui, non ci fermiamo neanche noi. Così abbiamo cercato di incastrare un pezzo di Brianza nell’Alto Adige cercando di trasformarci in residenti…….e manca poco!
Che si sia colto l’attimo è poi dimostrato da alcuni episodi estremamente didattici:
- Più kulo che anima in una giornata di pieno sole dove, per portarci in quota e fare un giro abbastanza lungo, abbiamo deciso di usufruire del servizio navetta presente in loco, che tuttavia ci rifiuta visto che centinaia di migliaia di persone hanno avuto la nostra stessa idea; traffico in tilt e code esagerate verso l’agognata meta. Quindi? Saliamo a piedi dopo aver ‘digerito il colpo’, ma il pullman in coda davanti a noi che camminiamo a piedi improvvisamente si ferma, apre le porte e scendono dei ragazzi polacchi, stanchi di far coda e di numero esatto e pari al nostro: cinque! Ci regalano posto e biglietti, con coda che si frantuma di fronte al pedaggio poco più avanti. Forse non avevano intuito che nell’arco di duecento metri la coda sarebbe sparita per forza di cose. “It’s Christmas today!”
- Il controsenso della cinese che per ben 3 volte (tanto le è servito per capire) ha cercato di salire su una tirolese andando nel senso sbagliato, volendo partire da fine fune. Ormai le persone non si stupiscono più di tanto, anzi direi non fanno più una piega se non guardarti con estrema compassione. Lei è stata zen, ma la scena vale una risata.
- Le wacche dell’Alta Badia che ormai sono più furbe di una volpe; si posizionano col cartello “latte in cambio di altro” di fronte alle piazzole dei Passi Dolomitici, nelle wc-nanze di camper parcheggiati, che hanno quindi latte fresco la mattina….mungendo direttamente dal finestrino e versando in tazza senza passaggi intermedi. Dalla wacca al consumatore.
- Infine lo scotto di vedere come al solito alcuni personaggi che si posizionano, con tutto il rispetto, nei posti sbagliati, spesso creando solo problemi.
In questo agosto molto bello è stato poi un continuo “arrivederci” passando e ripassando davanti ai cartelli che ti danno il ‘Benvenuto’ in una provincia o nell’altra. Ogni volta sembrava l’ultima e subito dopo eravamo là ancora; con questo giochetto la sensazione di ferie più lunghe e durature è molto concreta e lascia molto meno l’amaro in bocca, anche se prima o poi ti frega ugualmente.
Anche il ritrovo di volta in volta con amici e colleghi è stato “Altrove”: un posto qualunque, altrove appunto, che ci ha visti e ne ha viste di tutti i tipi: dal caffè sorseggiato in tre ore, durante una giornata di pioggia a go-go, al piatto tipico del brianzolo che deve carburare per finire al grappino dei saluti.
Colleghi, amici, relax e tour de force; come al solito abbiam ‘mangiato le suole’ e ci siamo divertiti con quanto ci è stato regalato.
Adesso però basta, è ora di partire per le meritate ferie! Dopo tutto questo tempo passato inutilmente e lottando per le cose inutili, è tempo di farsi un po’ di mesi di vacanza. Questa volta sono lunghe: un bel periodo di 11 mesi circa di meritate vacanze. Si parte oggi e si torna l’anno prossimo verso fine luglio. Meglio di così….
I partecipanti sono stati numerosi e disseminati nei vari anfratti dei monti pallidi, ogni tanto convergendo negli stessi posti ed ammirando la meraviglia che ogni mattina è possibile vedere nel momento in cui ci si alza; e come diceva qualcuno quando vedi certi spettacoli della natura, sei sicuro che sono quelli e basta, nessuno te li può modificare.
by Patajean®