In principio era un prato! Poi han cominciato a metter piede
anche gli animali e forse muovendo i sassi in quota han creato frane di massi
che, unite ai fenomeni naturali, si sono trasformate in altre frane devastanti.
Il tutto per creare uno scenario unico e bucolico, quello attuale dell’Alpe
Airale. La leggenda narra che Adamo fosse lì a vagare senza meta, se nudo non
importa, ma sicuramente intontito e frastornato da cotanta bellezza e abbia (anche)
intravisto Eva, ma non si è sicuri del tutto. Al contempo pare abbia
pronunciato la fatidica ed immortale definizione che ancora fa il giro del
mondo ogni cinque minuti (e nelle diverse lingue), ma che non si riferisse ad
Eva, bensì al suo stupore interiore per aver visto una simile bellezza
paesaggistica e per enfatizzare il suo stato d’animo di fronte al Creato;
enunciazione tradottasi poi in quel modo e tramandata erroneamente nei secoli
dei secoli e sino ad oggi con disprezzo personale e non con elevazione ambientale.
Eva, in fondo e per lui, seppur nuda era un di più, una suppellettile, da
mandare a kagare se possibile,…..ma cosa per la quale non ha fatto in tempo.
Oltretutto si è preso anche del Pirla…..e per tanti anni!
Anche Dante ha scritto l’Inferno in riva al Torreggio: era
seduto e lo raccontava a Virginio, che lo scriveva per lui. Insomma non stiamo
parlando del nulla.
Comunque tornando a noi e tralasciando le chiacchiere del
Twitter della Pietra, l’Alpe Airale è un posto spettacolare, con lacrima emozionale
che scende ininterrotta da 43 anni e la piana del Rifugio Bosio è la meta della
“Bimbi & Bambi 2014” organizzata in questa estate settembrina, dove la
caldazza non esiste, ma dove i colori sembrano quelli giusti e dove una
quarantina di persone si sono date appuntamento. Qui stai volentieri in
panciolle ed anche i cromosomi più bastardi sembrano trovare qui il vero attimo
zen in cui mostrare finalmente autocontrollo.
Partiamo sabato con tre ritrovi sequenziali e verso le 9.45
siamo nel territorio di Spriana in Valmalenco, pronti a spiccare il volo per
l’Alpe Piasci, dove le case sono al sole per 23 ore al giorno. Posizione mica
da ridere!
La meteo non è il massimo, ma non abbiam paura; tuttavia, che
possa trasformarsi in una giornata di mmerda……è chiaro sin dall’inizio e da lì
a poco ne abbiamo un paio di prove. Il proverbio dice: occhio non vede, naso
non sente! Menu mal e la fontana capita a fagiuolo poco dopo i prati (v)erdosi
dei Piasci; però, pensandoci bene tra cavallo, asino e vacca son messi proprio
tutti bene: il cavallo dorme in piedi e con gli occhi aperti (il 99% della sua
vita la passa in piedi e non so se rendo l’idea!), l’asino lo mette dentro solo
‘a metà’ perché “à l’è un asen!” ed infine la vacca kaga sistematicamente ciò
che mangia: una specie di cespite con un’entrata ed un’uscita che lavorano in
sintonia e a poca distanza l’una dall’altra, l’unico cespite il cui
ammortamento è costante e sicuro. La natura ancora una volta è stata uno
spettakolo!
Torniamo a noi ed al sentiero che percorriamo in angoli
sempre troppo belli anche per la vista, sino ad arrivare al rifugio.
Qui salutiamo tutti e prendiamo possesso dei letti e del sotto-tetto, sempre tanto
affascinante e pieno di ricordi.
Saltiamo nelle infradito e andiamo al Sasso del Torrente,
quello posizionato nel posto giusto, quello che quando è franato, durante il
volo, ha verificato bene dove atterrare e lo ha fatto esattamente lì….
Piazzate le corde e la sicura, facciamo in modo che la prole
si concentri in un unico posto e si diverta come meglio non possa, mentre gli
altri si danno al kazzeggio o alla fuitina!
Negli attimi di silenzio emerge possente il CLICK delle
macchine fotografiche, tutte molto impegnate nel loro lavoro. Alle 19.00 siamo
a tavola: ci siamo solo noi in tutto il rifugio, neanche lo sceicco più ricco
ha tanto! Ce la divertiamo a go-go.
Ah, a proposito di sceicco e di quei posti lì: Dubai sembra
essere conosciuta non solo per il paradiso dell’artificiale, ma anche per
qualcosa ‘lasciato là durante un viaggio’ e molto simile ai due episodi che
hanno caratterizzato la prima parte della nostra salita. Si dice il peccato, ma
non il peccatore, individuabile solo riavvolgendo il nastro e tornando a sabet
de sìra.
“Genitori Bùùùù, Genitori Giùùùuu!!!” questo il motto anarchico
dei Bimbi per dormire soli e nel sotto-tetto…….”Mamma, Papà, voglio dormire con
voi!!!”, questa la rivincita dei Bambi qualche ora dopo, quando han dovuto
sanare una situazione quasi precipitata in fase di addormentamento.
Dormiamo della grossa tutti quanti, salvo quelli che dormono
a sei metri di altezza al terzo piano dei letti a castello e alcuni bimbi che
vanno avanti e indietro per buona parte della notte tra cesso, sonnambulismo e
spasmi da ‘mi manca il papà’!
Ci svegliamo verso le 7.30 e la limpidezza della giornata la
si tasta con piacere e godimento inguinale: la colazione dura un’ora, un po’
per il piacere e un po’ per la gola.
Dopo-di-ché riprende il kazzeggio esasperato, con alcuni che
salgono al rifugio Desio ed altri che cominciano a preparare le cose per
scendere: prima lanciano nel vuoto le tolle e poi le rincorrono. Piano piano
l’Alpe capisce che da lì a poco riprenderà ad essere tranquilla e solitaria. E
qui la sorpresa: all’appello mancavano Faustino, Angela e Bryant che non
potevano venire per il weekend, ma che sono giunti da lì a poco, con enorme
gioia di noi presenti.
Il tempo di mangiare qualcosa e di bere un caffè che qui non
farebbe agitare nemmeno Zoff e si riprende a scendere tranquillamente.
Arriviamo ai Piasci verso le 17.15 ed esattamente nel momento in cui le nubi,
come da capitolato, fanno capolino e cominciano a kagar-giù le gocce. E’ una
serie di nuvoloni, ma c’è anche dell’azzurro intorno, un po’ di fortuna aiuta
sempre.
Ci salutiamo ancora a Spriana e ci diamo appuntamento per la
prox, mentre il ritorno rischia di essere una tragedia da traffico; la coda
comincia persin dai curvoni sopra Sondrio. Ma il sorpresone è sempre in
sakkoccia: troviamo un espediente che però non si può scrivere, visto che ce lo
teniamo stretto anche per le prossime gite in questa zona o nella Valtellina
Tutta. Ci mettiamo ‘solo’ un paio di ore, ma abbiam rischiato di star là sino a
stasera.
Diciamo che questo weekend insieme è stato bello come vedere
il sorriso dei bimbi contenti a 2.086 mt!
Ahhhhh…..dimenticavo: Adamo è stato uno dei primi iscritti al
Cai Desio, mentre Eva pur mantenendo la tessera per vari anni, è stata espulsa
seguito serie di minkiate combinate nei vari frutteti. Chi volesse vedere le
“sacre tessere” è pregato di fare un salto in Sede a Desio!!!
Partecipanti: Tommaso, Luca, Chiara, Marco, Enrico, Chiara,
Giorgio, Ania, Alex, Lucia, Lorenzo, Bryant, Anna, Alberto, Greta, Davide,
Laura, Daniele e Stefano per i Bimbi; Silvia, Marco, Paolo, Fabio, Moira,
Stefano, Mara, Daniele, Marcy, Dario, Mara, Ronz, Zio Jessy, Marzia, Faustino,
Angela, Claudio, Elena, Alessandra, Roberto, Angeletta e Patajean per i Bambi.
by Patajean