PASS DI OMEN(IT) PER I QUATAR NOS DON ! (02-03-2014)

Beh!, con una mail indirizzata a tutti per una gita insieme ci siamo ritrovati in 22 ma avremmo potuto rischiare di trovarci in 222 Hhhoooolllààààà!

Inizialmente l’idea era di andare al Sempione per agevolare Elisa che si muoveva da Varese ma poi con il rischio alto di valanghe (4 su 5) e la chiusura della strada per il Passo Sempione optavamo con optalidon (membro del consiglio dei doloranti) per il più sobrio e tranquillo S.Bernardino.

Dopo un lungo peregrinare sulla carta per trovare una “gita test” non troppo corta e non troppo lunga possibilmente con alternativa in caso di mal tempo o altri inghippi la scelta cadeva su P.ta d’Arbeola , gita a N con un bel colletto a 2520 e una piccola crestina in caso di voglia di cima e una bella alternativa di discesa con pendenze significative ma improponibile visto il rischio valanghe (leggo oggi che alcuni verso il Pian Grand sono tornati per forte pericolo distacchi).

Alla conta la sera tra mail incrociate: scusate ma a me hanno detto così… …., ma io avevo capito colà……., … ma io preferivo calì…., ma perché alcuni van di là altri van di qua….. e via di sto passo …… purtroppo non tutti sono riusciti ad esserci.

22, numero bello per divertirsi ma da fare attenzione ad andare in giro.

Alle 06.15 ci guardiamo in faccia e tra chi, come al solito la capì dumà un toc da la mail ed è rimasto intafanato al Mc Donald , chi è rimasto a letto , riusciamo a radunarci e sorpresa delle sorprese è ricomparso Luciano con una attrezzatura nuova nuoventa con soletta sci dal riflesso alla menta come quella del ns. Inox er Director Antonio e poi , Lupo, papà di Giulio, che 10 anni fa circa, accompagnava me e Stefania nelle prime gite di scialpinismo facendoci da maestro.
Grande emozione rivederlo e soprattutto rivederlo sempre con grande spirito ed entusiasmo cimentarsi nelle gite.

Da Varedo partiamo sui ns. tre ormai canonici pulmini tappa in dogana, anche qui, per la canonica colazione e poi ripartiamo cercando di rispettare quei c..utissimi limiti svizzeri.
Senza nemmeno farlo apposta , sulla strada per il S. Bernardino, ci becchiamo una flessciata rossa in faccia per merito (andavo a 70 km/h su 80 di limite) di uno sfizzero che ci sorpassava…….Non vorrei che come al solito piuttosto che multare uno svizzero multano me…..

Parcheggiamo la macchina nel paese di San Bernardino con un bel -6 un ventuccello che taglia le dita, ci prepariamo, facciamo le canoniche prove ARTVA e scimuniti passando sotto il ponte raggiungiamo la partenza degli impianti.
I muri di neve in fianco alla strada la dicono tutta sull’altezza della neve, i 40 cm dei neve fresca nel bosco ci fanno già assaporare la discesa .
Sicuramente il pensiero che a quote più elevate sarà caduta una maggiore quantità di neve e il poco tempo trascorso per scaricamenti e consolidamenti del manto, devo ammettere che un po’ di apprensione, considerato il numero di partecipanti, mi è venuta.
Già nel bosco un bel vento soffia tagliente e appena usciamo sui pianori soprastanti si fa più intenso e il freddo si fa sentire , fatte le debite considerazioni, decidiamo di cambiare direzione e puntare a E verso il Passo di Omenit che ci porterà alla quota 2652 con un dislivello di 1022 mt.

L’esposizione della gita, la quantità e il tipo di neve, ci fa già immaginare che almeno fino all’iniziar del bosco, la discesa sarà martirizzante.
Gli ultimi 200 mt di salita prima della meta sono belli ripidi e da fare con la dovuta accortezza.
Raggiungiamo il passo di Omenit dove ci sono tre “omoni” di pietra, lo sguardo spazia a 360° e l’assenza di vento e il caldo sole ci consentono di rimanere in cima a godercela in attesa che arrivino tutti . Il panorama è stupendo, ci facciamo quattro risate, la rituale pacca, baci ecc,ecc, , Samu che si cimenta con un salto dagli Omenit di pietra e poi ci prepariamo per la discesa .

Discesa che si rivelerà stancante ma alla fine piacevole.
Arrivati nel bosco, per i restanti 500 mt, parte veramente un godurioso divertimento in 50 cm di polvere con capitomboli, piroette, tavole imbizzarrite fino a quel momento mogie mogie.

Arriviamo alla macchina purtroppo-troppo-troppo in fretta, il tempo di cambiarci e iniziamo la strada del ritorno con obbiettivo posto al sole per assaporare del buon prosecco con crostata , panettone, pandoro, ma…. come al solito tra vari malintesi , “tira mola e méseda” , alla fine riusciamo tutti a compattarci in un freddo parcheggio dell’autostrada per finire tutto ciò che c’era di mangiabile in men che non si dica.

Arriviamo poi in quel di Varedo scarichiamo , e poi per chi aderisce si prospetta un ritrovo al bar 160 per un panino e birra in compagnia.

Grazie a tutti per la divertente gita e la compagnia espressa e …. alla prossima…… Forza così ragazzi che con gli amici degli amici degli amici riempiamo gli stadi ….ciao a tùch e alla prossima.

Boris e il pupazzo....
Boris e il pupazzo

Partecipanti : Samu, Tommaso, Marco , Adriano, Cristina, Luca, Matteo, Silvano, Stefania, Max T. , Grazia , Fabio , Lorenzo , Boris, Renzo, Guido , Riccardo, Giulio , Marco (detto Lupo), Luciano , Elisa , Alberto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *