Una mezza giornata ….. del léla: 1 dic ’12.

In realtà doveva essere una bella notturna fatta il venerdì sera/notte, ma poi all’ultimo ho dovuto giocare un mazzo di due-di-picche. Quindi l’idea era di partire presto il sabato mattina per tornare ancora prima! Paolinux aveva pianificato una bella notturna, probabilmente sapendo che Eolo avrebbe spinto le perturbazioni a tirar giù un bel po’ di neve anche nelle nostre zone e tutto era pronto per essere compiuto. Poi il solito lavoro (però meno male che c’è) mi ha giocato un bello scherzetto.

Parto ugualmente il sabato mattina, sapendo che ormai è tardi per beccare gli altri e con la voglia che “esplode” da tutte le parti, sento Ongiul ma lui è già in partenza dalla Chiesetta del parcheggio per il Grignone; la voglia mi prende a sberle per la seconda volta…..però vorrei fare solo qualche foto con la neve!!! Resisto, vado ai Resinelli ed il tempo è come quello in fondo al cesso quando tiri l’acqua: sempre brutto, molto brutto!

I fiocchi cadono qua e là, senza senso, non c’è in giro anima viva, ma decido di salire ugualmente sperando che in alto “si apra”; ben presto mi accorgo che dovrò salire almeno fino a 5.000 metri per poter vedere qualcosa e quindi “la petara” mi scende sin sopra le caviglie. Incontro uno che sale, la cui verve è paragonabile alla flessibilità di un tubo di ghisa; la sua loquacità è simile ad uno che si allena per le apnee. Decido di tener duro…..e, ad un tratto, mi vedo davanti uno che sta mettendo via qualcosa nel sacco. Lo guardo bene, ha un misto tra la tuta di Alonso ed un “Gallo Svizzero”……..osti è lui! E’ il Luigi Svizzero vestito di rosso, ma non mi riconosce perché sono bardato……quindi mi saluta superficialmente, quel ciao strappato per misericordia di fronte ad uno sconosciuto, quel ciao kagato lì giusto perché si è in montagna ed è usanza far così. Poi mi riconosce e tutto cambia, soprattutto la mia voglia di andare in cima. Finalmente riesco a scambiare quattro parole con qualcuno e…..vedo anche Ennio e Maurizio (un pezzo di Commissione Valle del Seveso sulla Grignetta!!!).

Insieme proseguiamo verso la cima tra una chiacchiera e l’altra: non si vede una beata fava e, senza stimoli, sarebbe veramente penoso continuare; però ad un tratto la situazione sembra cambiare, si comincia anche a vedere qualcosa e l’ambiente appare subito piuttosto “patagonico”.

La neve ed il ghiaccio sono incrostati ovunque e l’ultimo pezzo è bello ripido con neve piuttosto alta (il bollettino dava dai 30 ai 50 cm oltre i 1.600 metri e tutto corrisponde). Arriviamo in cima con la speranza che il cielo si squarcia, ma è solo un’illusione; più volte si è intravisto quel misto di azzurro che ha voglia di farsi finalmente vedere, ma è durato troppo poco. Al bivacco troviamo altre quattro persone che ci offrono un grappino dell’amicizia. Noi ci rifocilliamo e nel frattempo cominciano anche a salire molti altri.

Giunge anche il momento di scendere le membra e quindi di buona lena ci riportiamo ai Resinelli per una birretta in compagnia. Dopo questo si parte per il ritorno e per quella strana sensazione che si prova dopo una bella camminata, scendendo le prime curve dei Resinelli!

…..sul Viale Zara poi, ho visto che si è aperto tutto con le Grigne bianchissime in evidenza: è sempre bello!

Partecipanti: Ennio, Maurizio, Il Gallo Swizzero e Patajean.

PJ

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