L’IMMAGINAZIONE – DOMENICA 19 GIUGNO TRE CIVETTE SUL GRIGNONE.

Sedersi al fresco e contemplare l’immenso, girarsi su un fianco ed immaginare l’ignoto, prendere fiato e scoprire il nulla…..poi prendere a sberle il cervello a corto di idee e vedere che lo stesso si difende sputando immagini sbiadite che, ad una lettura più attenta, tutto sembrano tranne che negare l’evidenza di tre pulzelle in quel del Grignone orientate…..e non solo: lì proprio andate!!!
In effetti immaginare è un bell’esercizio, ma qui tutto prende una piega scontata, seppure uno lo pensi a distanza. Domenica fin troppo bella, quasi banale dire senza una nube, perché magari qualche nube era in giro, ma il “terso” qui fa a botte con la definizione presente sul dizionario.

1747Sono circa le 8.30 quando nella mia testa inizia questa “avventura” in cui Alda, Giovanna e Giakoma prendono il volo per Balisio, alla volta del Grignone. Arrivano un po’ tardi (forse sarà stata la pulizia del water!), ma sicuramente i problemi non li hanno e la gamba è lesta: meno male che stanno dritte, perché i rifugisti potrebbero caricarle ed utilizzarle come muli!
Sicuramente quando qualcuno verrà a saperlo, si catapulterà subito là per battere record e capire come si fa. L’emulazione fa danni e si vede.
Dopo le prime sarcastiche parole da parte di ignari sconosciuti, con affermazioni legate alla “categoria femminile”, alle tempistiche ed alla meta, probabilmente poco convinti delle capacità all’apparenza, le tre giovani si avviano sotto gli sguardi stupiti verso la meta.
Assunta ha con sé praticamente tutto quello che serve per una spedizione himalayana: infradito, pareo & occhiali da sole! Manca forse un “lucano” e poi è quasi meglio che fare il “5+1”.
La leggerezza fa un baffo anche alla carta-igienika.
Settimana prossima c’è probabilmente il Gran Paradiso, ma l’ambiente non è certo come la pubblicità della “Lavazza”….quindi attrezziamoci, grazie.
Al loro passaggio il ferro si scioglie, le pecore al pascolo non trovano più erba, le nubi cercano altri siti dove confondere le idee meteorologiche: i bla-bla-bla e chissà cos’altro hanno preso il sopravvento nelle discussioni (ad un certo punto anche Giletti ha chiesto a Raiuno un collegamento con Pasturo ed i Comolli, alla ricerca di queste sventurate, in grado però di attrarre l’attenzione sui discorsi “seri”, quasi fossero i “cagnotti ideali” per lo share televisivo!!!).

1752In veramente poco tempo arrivano sulla cima di questa montagna “brianzola”, affamate e col “tic del clic”; foto a go-go e tempestata dei neuroni dei rifugisti, alla ricerca di risposte a quesiti del tipo:
• “Quanto dislivello avremo fatto, se ad ogni passo si pronunciavano 4 parole (a prescindere dal senso)”?;
• “Calcolare l’altezza del Grignone, sapendo solo il numero di scarpe del guardiano”;
• “Che tipo di traffico possiamo trovare con una giornata del genere?”
Impossibile sostenere che in questo caso l’uomo possiede un solo neurone in quel posto: i mmaroni, orchite e non orchite, non glielo hanno permesso.
Domande capaci di stendere anche il migliore e disponibile dei soggetti estroversi.
Il tempo materiale di scendere dalla cima per ritrovarsi imprigionati nel mare di gentaglia con pochi obiettivi e tanta voglia di partecipare alle code (forse è una moda!!!!: uscire di casa per entrare ed imbottigliarsi nel traffico, scegliere gallerie dove farsi una canna con lo scarico dell’auto del vicino, fumarsi la marmitta del Cayenne, attaccarsi alla marmitta di un Tir pensando che sia la Beauty-Farm con l’acqua di Tabiano!!!!).
Obbligate a rimanere in quel di Lecco, ecco che la pizza sembra essere l’unica vera ragione per farle star zitte!
Difficile immaginare una giornata che sia andata proprio così….però chissà, forse un giorno capiterà giusto questa cosa! Prevedere è meglio che curare.
Ed i fatti, di solito, mi cosano…!
Simona, Assunta ed Angeletta (tre donne & una gamba….che c’è e si vede!)

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