“Idem est docenti et discenti debe esse propositum, ut ille prodesse velit, hic proficere” (Deve essere proposito eguale dell’insegnante e dell’alunno: che uno voglia giovare e l’altro apprendere). [Seneca]
Domani 8 maggio parte il corso di Alpinismo e per noi istruttori non c’è niente di meglio che anticiparlo, proprio il giorno prima, con una bella rinfrescata sulle manovre di corda e sulle tecniche di recupero. L’appuntamento è fissato alle 8,30 alla Casa delle Guide di Introbio e l’istruttore è niente po’po’ di meno che Superfabio (Lenti) nel giorno del suo genetliaco (!): una giornata da bollino rosso per la cella di telefonia mobile di Introbio. Ma Superfabio lascia subito in disparte il suo cellulare impermeabile, dotato pure di due SIM (di cui una Golden!), e secondo me avrà passato tutta la notte successiva a rispondere; e pure si sarà preso qualche cazziatone da “lei”.
Ma ritorniamo a noi: la giornata è densa, e il pubblico degli istruttori assai attento.
Si incomincia con gli ancoraggi e i recuperi. Si rinfresca la materia, ma si guarda anche bene come fare le manovre in modo “pulito” (e qui si vede l’eccellenza).
Si impara qualche segreto del mestiere, peraltro con la volontà dichiarata di non trasferirlo agli allievi (perché è meglio che prima si imparino le manovre fondamentali senza far confusione). E’ comunque tutta cultura alpinistica che è meglio iniziare a masticare perché, nell’80 % dei casi (almeno secondo le mie statistiche) fra qualche anno finirà tutto nei manuali del CAI.
Ma quali saranno mai queste nuove chicche di Superfabio? E soprattutto: quanto incideranno sulla revisione semestrale del nostro budget alpinistico; insomma: è saltato fuori il “TAZ” (ho capito bene?), alternativo al “BELLUNESE”, che è pure piu’ facile da fare, sempre che il cappio lo si faccia prima di arrotolare il cordino sulla corda principale. Pare pure che il TAZ sia venuto fuori da un “fortunato”errore nel fare il Bellunese.
Sul mezzo barcaiolo si puo’ inoltre aumentare l’attrito con la variante del mezzo barcaiolo “rinforzato” (da non confondere con il doppio mezzo barcaiolo di cui però è un po’ che non se ne parla piu’)
Ad incidere sul portafoglio potrà inoltre contribuire un bella “piastra multiattacco”, un “minitraction” (carrucola con autobloccante), un “T-block” per una conserva piu’ sicura e un bel “minitwin” che è il primo passo verso il paranco preconfezionato.
Per risolvere il problema di dare corda con la piastrina, ecco la “manovra a pedale”.
Ma, come dicevo, la concentrazione massima era sulle manovre codificate da insegnare ai corsi, e quindi, dopo la spiega, uno a uno ci siamo cimentati nel ripeterle, oliando meccanismi peraltro già collaudati. A maggior ragione, visto tra noi c’era pure chi sta seguendo il corso IA regionale e, come si sa, a quei corsi bisogna dimostrare di essere molto concreti, “parlando poco” e “facendo nel modo giusto e alla svelta”.
Presi dall’entusiasmo, decidiamo di saltare il pranzo e fare un’unica tirata: un errore!… se vediamo cosa sta facendo la povera istruttrice, presa di morsi della fame e appesa in parete in attesa della conclusione della manovra del “bilancino”.
Poi, dopo il “canto dei chiodi”, si filosofeggia un po’. E meno male che lo si fa anche perché il tema è quello della sicurezza in montagna!!!
Si riflette sul fatto che oggi in montagna si tende a ricercare la grande prestazione, dimenticandosi un po’ che di fronte ai pericoli occorre sapersela cavare anche a soli, senza far conto ciecamente sull’intervento dei mezzi di soccorso (dall’elicottero, ai volontari che ti vengono a prendere). Mentre Fabio parlava, il Gianni annuiva: chissà quante volte avranno ripetuto la solfa!
Ma “la solfa” la ripeteremo anche noi, perché la montagna è bella ma anche pericolosa: ciò però non vuol dire che non si possano minimizzare i rischi attraverso un’adeguata preparazione: in fondo è questo l’impegno che ci proponiamo verso chi si accosta le prime volte a questa nostra meravigliosa passione.
In definitiva: una bellissima giornata!
Grazie a Superfabio, agli organizzatori Alessandra e Paolo e agli istruttori della Scuola Valle del Seveso. Alberto
Grazie ad Alberto per il bel resoconto di una giornata veramente interessante e a tutti gli Istruttori sempre disponibili ad aggiornarsi con le ultime novità in campo alpinistico.