LA CARBONARA! Domenica 30 Maggio 2010. Cainallo – Rif Bietti – Cresta Carbonari – Rif Brioschi al Grignone – Rif Bogani – Cainallo!

Praticamente è come se avessimo fatto fare un giro di 360° al mestolone, quello necessario a smuovere l’acqua della pasta, quello che avrebbe permesso al paiolo di completare il cerchio come richiede la ricetta!
Bisogna comunque aspettare ed avere la pazienza per capire quando la cottura è al punto giusto oppure per attendere il momento giusto in cui dare fuoco alla fiamma (naturalmente non quella che “i più” immaginano leggendo questa frase!).

P5300020Dopo aver preso in giro il tempo di queste settimane ecco che è proprio la meteo a prendere asberle noi; ci fa alzare molto presto e poi ci fa rosolare al punto giusto. Inizialmente prevista un’arrampicata in Grignetta per cominciare a sognare qualcosa di più, non ci resta che immaginare un giro alternativo, dove possibilmente la sgamella possa farla da padrona, visto l’arrivo (oltre che del monsone) anche dell’Aggiornamento Istruttori previsto per il 5-6 giugno. “Meteo-Radar” dava “inscigamento vario” nelle prime ore diurne (che di solito cominciano verso le 6”), poi giornata che si apre (ma noi sappiamo che ul “sciarur de acqua” non è mai bello!). Alle 6,30 siamo già a Lecco, ma il cielo è tetro; i Fassani e gli altri dovrebbero arrivare, ma vengono avvisati dell’uragano Agata in arrivo……..noi contiamo le prime gocce poi perso il conto decidiamo di guardare dalla parte opposta del Grignone e ci buttiamo sul Cainallo, dove arriviamo e troviamo una strana vegetazione. C’è talmente tanta erba in giro che non si vedono quasi neanche gli impianti (pochi) rimasti!…….anche gli animali non ci sono: non sono abituati ad una savana del genere. Restiamo incollati nel Bivacco Mitsubishi ……all’Outlander per almeno un’ora. Il contatto coi Fassani ci fa capire che loro hanno scelto Chiavenna come meta, ma che da lì a poco devono tornare causa “acqua alta”. Noi non molliamo.
Passano centinaia di migliaia di milioni di auto verso l’alto: è l’alpinismo giovanile di Paina. Ora, credo che Paina non abbia molti abitanti….beh, saranno più ragazzi di tutti gli abitanti!!!! Una roba da paura; tra questi anche il figlio d’arte Davide Colombini, unito alla ciurma dei più intraprendenti e diretto alla Cresta di Piancaformia.
Per non so quale motivo ……cogliamo l’attivo, consci della quantità d’acqua che potrebbe kagarsi sulle nostre povere teste. Partiamo. In questi momenti solo chi va in montagna può capire quale livello di scemenza può raggiungere l’essere umano.
Ad una tratto troviamo una fila interminabile di scalmanati (e qui direi che anche da piccoli li tirano su bene x farli diventare come noi!!!): mettiamo la freccia e …..cambiamo le batterie appena finiamo di superarli.
Passiamo dalla Porta di Prada ed arriviamo presto alla Bietti, dove il custode è proprio un bel tipo! “Andate a pestar neve?”, “Ma …..l’idea è quella!”…”Eh, ne troverete un bel badalucco!….però se gira il vento…..magari non fa l’ultimo scroscio che è comunque atteso verso le 12.00 locali”………….silenzio.

IMG_4459Partiamo alla volta dei mughi, paesaggio qui abbastanza caratteristico, che identifica benissimo quella sella che permette di vedere la Bocchetta della Val Cassina, segno inconfondibile di un paesaggio unico qui. Vento, nebbia e freddo: gli ingredienti di una bella Carbonara servita fredda e da digerire col tempo!
Il vento sembra reggere e agire nella direzione giusta; ogni tanto è come se qualcuno scoreggiasse nel cielo per darci uno squarcio di sereno, ma siamo lontani dall’azzurro tipico di una bella giornata.
La cresta viene percorsa abbastanza “snell” e si conclude giusto al cartello dal quale Paolinux qualche anno fa, durante un mitico aggiornamento sulla Piancaformia in pieno inverno, voleva calarsi per immettersi nel “Caminetto” per un giro completo e molto alpinistico; altro sinistro posto in questo alveare di sentieri, canali, creste e canaloni. Gli ultimi sforzi e siamo in cima al Grignone, dove la “rava e la beata fava” regnano sovrane: non si vede una mazza! Noi riusciamo ad intravederci, ma facciamo abbastanza schifo, a tal punto che anche il rifugista pensa bene di chiudere tutti e uscire le tolle verso Balisio! Pensava che qualcuno prendesse qualcosa, ma……non immaginava nemmeno che dopo 30 secondi arrivassero 30 ragazzi inferociti dalla Piancaformia (quelli della mattina).

IMG_4461Il freddo ed il vento bastardo ci obbligano a mollare gli ormeggi. Ci kaghiamo giù dai nevai che permettono l’accesso verso la Bogani. Di neve ce n’è ancora un fottio! D’un fiato il cielo si squarcia e l’azzurro invade la giornata. Misteri del creato: robe che fanno venire i brividi.
D’un tratto cambia tutto………….e la prox volta anche il ritrovo e la gita; post-meridiam è ormai un credo! Se avessimo fissato l’incontro a mezzogiorno e fatto tutto nel pomeriggio, avremmo avuto un tempo mitico.

IMG_4466Arriviamo alla Bogani, dove non vediamo l’ora di un bel binomio: Chinotto & Caffè!
Quattro balle e via verso il basso.
Rientriamo alla macchina e chiudiamo il recinto coi bigoli fuori (noi): non avevamo il compasso , ma ci abbiamo creduto e meno male, altrimenti domenica prossima dormiamo che è meglio!

P5300036C’è un prima e c’è sempre un dopo; c’è la voglia di cacciar balle e la pazienza che spesso conta tanto. Per capire cosa c’è d’altro occorre aspettare le prossime…..
Paolinux, Alberto, Alessandro e Patajean.
PJ

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