Mi….Ti…..& Lu’…ma anche noioss!!!
Cima dei Lupi 2.415 mt – Val Tartamo
13 Marzo 2010 – Dislivello 950 mt MSA
Finisce la settimana della donna (meno male!) e noi subito a sfruttare la finestra di primavera-vera che si presenta in questo weekend. La console della meteo ci guida verso la Val Tartano e la sua decina di itinerari consigliati, dove il freddo è sempre pungente, dove il selvaggio regna sovrano e dove incontri pochi animali (….solo a due zampe!).
Partiamo dalla solita “contro-taparella” con tutte le macchine switchate su 4×4 in modo da non incontrare sorprese all’ombra ed al ghiaccio di Tartano (scopriremo subito che tale scelta si è rivelata azzeccata) e calziamo le pelli al suono della musica. Da lì a poco verremo a sapere che al Colle dei Lupi oggi Lady Gaga darà un concerto in dolby surround per i valtellinesi e gli orobici al tempo stesso.
La parte iniziale si svolge con monotonia assoluta lungo una strada leggermente pendente fino al ponticello, dove i gruppi si dividono per poi ricongiungersi più in alto. Come al solito ricerca Arva, considerazioni pratiche della neve e studio dei versanti rappresentano il muesli necessario a metabolizzare le conoscenze basiche per praticare questa passione!
Un pezzo di bosco in particolare ci dimostra come e quanto il sole lavori sui versanti: la neve fresca e morbida, le gobbe gigantesche. Sembrava di essere a pag. 89 del libro di Biancaneve!
Usciamo presto in terreno aperto e tutto è praticamente steso ai nostri occhi: da Passo Tartano alla Cima di Lemma. Un anfiteatro notevole con molte cime non altissime ma sormontate da cornici imponenti. La giornata è a dir poco fantastica e quindi non manca proprio niente, neanche il leocorno.
Questi posti sono molto particolari perché non vedi animali, ma ogni tanto ti passa davanti qualche scannazzato local che quasi non riesci a salutare dalla velocità tenuta.
Sono talmente fuori che loro percorrono più di una salita, mentre tu sei intento a raccogliere la tua lingua e gli sforzi necessari a portare a termine la tua unica e sporca gita.
Gente col cane che sale e scende, risale e riscende: anche il cane non sembra risentire, probabilmente un mix tra Rin Tin Tin, Rex ed il cane di Mister Up, probabilmente abituato a masticare kriptonite dalle 5,00 della mattina.
Se mandano alle Olimpiadi il cane che si è fatto in dieci minuti il pendio sotto cima Seleron, magari mascherandolo un po’, magari la prox volta qualche medaglia in più la portiamo a casa!
Il tratto mezzano ci permette di cogliere un particolare molto importante, che in altre circostanza dovrebbe fornirci un campanello d’allarme: sotto la coltre nevosa a ca 4 cm si sente l’effetto “sacchetto” della rotella dei bastoncini, che morde e spezza una crosta da vento, segnale di deposito e di scorrimento per lo strato superiore. La neve in accumulo su questo piano è però di entità tale da non preoccupare.
L’ultimo tratto è una specie di giardino incantato, un canalone appartato che ti spinge direttamente alla base della cresta Patagonica che conduce in cima.
La fase del rush finale è una fase di “stanca”, dove le forze vanno a farsi friggere; c’è anche qualche scarica spontanea di nessuna importanza, poi nelle ultime pertiche prima dell’arrivo ecco sfrecciare il Ganassa di On-Ice, che in un tempo record sale, scende e risale un’altra cima vicina!
Bell’allenamento, ma anche bel tempo a disposizione: praticamente appena può mette gli sci e via…….
Alle 12.30 ca siamo tutti in “cima”, anche Sante raccoglie se stesso (ci ha detto che scriverà una seconda edizione del libro: “Cotto & Mangiato!”…), mentre il Gonza si accinge a togliere gli sci……e due zaini!
Le solite pacche di mano, un occhio buttato verso l’orizzonte, soprattutto sul Pizzo Scalino e i Corni di Painale, quattro kazzate “da 2.500 metri” e poi……cerimonia per la consegna del Premio Punisher: tutti concordi sulla consegna a Scott Freerider (alias Carlo Villa, che tuttavia abbiamo scoperto essere solo un nome di pura fantasia!….poteva scegliersene un altro ad essere sinceri!), neanche a discutere la possibilità che qualcun altro potesse insidiare questo podio; per finire tutti attendono una canzone di Lady Gaga, ma la voce è roca ed il tempo stringe. Occorre prendere la via della discesa: mandiamo i titoli di coda e cominciamo a fare sul serio. Dopo i primi metri “in piedi” eccoci a fare prova Arva alla base di una scarica spontanea. Gli allievi sono ancora impacciati, non tanto nella manovra in sè, ma nell’effetto sorpresa ed emozione……..e non si riesce a far capire loro questa importanza!
La neve è una favola sensazionale; basta girare la pagina del libro e la fiaba si ripete per almeno una buona mezz’ora, fino al pianoro di mezzo, dove la velocità viene risucchiata dal pendio che da dolce si fa zuccherato fino a doverci far racchettare per un 30 metri in salita ambata.
Poi di nuovo “farina di tipo 00” fino al bosco delle gobbe: qui vengono i bob-isti ad allenarsi. Una figata galattika, bisogna solo stare attenti ai tronchi.
Qualcuno dice che queste cose si possono raccontare ai figli, agli amici, ai nipoti……………..speriamo che non si debbano raccontare anche ai carabinieri!
Piano piano rientriamo nell’ombra della bassa valle, dove cominciamo gli allenamenti di passo alternato e di discesa libera. La strada piatta ci rideposita alle auto, dove ricomincia il rituale dell’arrivo. Stanchi, ma contenti ci portiamo verso il paesino dove tutti conoscono i pizzoccheri, che puntuali entrano nella dieta quotidiana.
………Anche qui Sante ci mette del suo, ma alla fine arriva (dài Sante, veloce!!!….Sante-kà-doss).
Potremmo dirvi che da qui siamo ripartiti verso la Valmalenco e la Valmasino per una nuova gita o per un pernotto in attesa di una nuova avventura; invece……siamo tornati a valle e verso la Brianza forever. Domani c’è un’uscita coi bambini e con le famiglie; un po’ per uno e alla prox.
Un gran massa di Brutti Kuli, ma anche una compagnia notevole.
Enjoy the tric & trac!
Lady Gaga, Silvan, Scott Punisher, Ennio Doris, Roberto Uno, Roberto Due, Sante, Clint Antony Eastwood, Giuseppe, GigiM, Gonzales, Roger, Alessandro e Patapam.
Ciao à tuch,
PJ