“La Valle in Vetta”
1978 – 2008
Trentesimo Anniversario della Valle del Seveso
Eccoci: siamo qui, effervescenti, entusiasti e sempre pronti a “dare giri” alla manovella della vita. Dopo la visita medico-sportiva del 2 gennaio 2008 (il giorno 1 erano tutti chiusi per ubriacatura da ultimo dell’anno!) siamo stati diagnosticati tutti quanti “PSA”, ossia portatori sani di attività.
Ci sentiamo molto “free”,….liberi di porre delle idee.
In effetti sono già Trent’Anni che cerchiamo sempre nuovi orizzonti, nuove idee e magari qualche volta ci impegniamo per cercare di fermare il tempo e di riportarlo indietro, purtroppo con esito molto negativo. Dovessimo per caso trovare il modo…..non ve lo diremmo mai!
Magari anche con le nostre difficoltà, magari non siamo ancora riusciti a creare un tunnel lungo 27 km nel quale lanciare i protoni del nostro cervello, per capire l’origine dell’alpinismo o delle regole che lo circondano e/o giustificano, o peggio ancora, che regolano il nostro pensiero, ma appena ci danno la possibilità di vedere i monti anche da un buco della serratura, noi riusciamo ad inventare qualcosa….se poi questo qualcosa porta un minimo di soddisfazione, perché non prenderlo al volo?
Di solito noi i Protoni li lanciamo nell’aere delle Alpi e poi ne vediamo gli effetti di volta in volta, quando andiamo in giro!
Forse questo anno 2008 non è assolutamente diverso dagli altri, ognuno ha i suoi preferiti, per qualcuno il nuovo anno è sempre quello migliore, ma abbiamo voluto “confezionarlo” in un modo un po’ speciale, perché indipendentemente da tutto rappresenta un traguardo importante nella Storia della nostra Scuola: i Trent’anni.
Forse noi lo festeggiamo in silenzio tutti gli anni, ma è chiaro che le consuetudini spesso vogliono che la decade abbia il suo valore.
Volevamo spegnere le candeline, ma cercando di fare qualcosa di diverso e rispettando un po’ i canoni di questa “passione”, cioè il fatto di dare a tutti l’occasione di utilizzare la propria attività, sia essa riconducibile ad una semplice camminata (con la famiglia o con gli amici), piuttosto che ad una salita prettamente sci-alpinistica o alpinistica.
Abbiamo lasciato nel piatto come al solito solo l’osso; abbiamo spolpato tutto quello che potevamo, naturalmente in funzione di tutti gli impegni che oggi abbiamo nel cassetto e per gestire i quali, spesso, c’è anche qualche passo di IV- (se non di artificiale!!!).
Magari qualcuno ha “rischiato” anche di vedere la lettera dell’avvocato sul comodino, chi può dirlo?, ma qual è l’alpinista che “non ha mai rischiato”?
All’inizio abbiamo ipotizzato un incontro con qualche personaggio famoso, poi ci è venuto in mente che nella Scuola ci siamo noi, che non siamo famosi (e/o comunque tutti quelli che appartengono alle Sezioni), per cui ci siamo chiesti se non era meglio utilizzare “una cornice” diversa per questo festeggiamento; per esempio cercare un’attività – la solita, la nostra – da fare tutti insieme, magari anche in una zona prescelta.
Sarebbe stato sia più elegante, ma soprattutto avremmo garantito un prolungamento dell’estasi, nel senso che la serata di un personaggio, per quanto famoso, si sarebbe alla fine ridotta a qualche ora.
Quindi? Quindi abbiamo pensato ad un percorso “ideale” lungo le Alpi piuttosto che in una zona specifica (ed essendo Brianzoli le Valli Masino-Bregaglia-Malenco ci sono sembrate le più adatte); poi a lungo andare, abbiamo capito che i protoni prima lanciati, si sarebbero prima o poi “disintegrati” anche al di fuori del perimetro concordato, vuoi per la meteo, vuoi per l’incapacità di star fermi anche sui luoghi di vacanza che ognuno di noi è riuscito a ritagliarsi!
Quindi siamo andati a ricercare i suddetti protoni e li abbiamo ritrovati più o meno da ovest ad est, dal Bianco alle Dolomiti!
Ognuno col suo cestino, abbiamo raccolto quello che abbiamo trovato…..
Partendo dai Corsi, che sono un po’ la base della Scuola e passando dall’attività fatta con famiglia, amici, soci di salita, gite sezionali ed altro, non possiamo che ritenerci soddisfatti.
Il Corso di Alpinismo è cominciato alla fine di aprile ed ha avuto il suo epilogo alle Torri del Vajolet agli inizi di agosto e si è svolto nell’entusiasmo generale di tutti, soprattutto allievi, che hanno sniffato a più riprese l’ambiente creato dopo tanti anni di cameratismo. Anche quello di Scialpinismo si è svolto senza problemi, nella fatica dell’azione e nell’ambiente bucolico delle nevi invernali.
D’altro lato ognuno di noi ha cercato di completare il solito cammino annuale, alla ricerca di qualche bell’itinerario, con salite di ampio respiro e con qualche percorso storico di grande interesse, nonché di grossa importanza (su tutti la Nord-Est del Badile).
Non so se siamo esausti o se l’avvento dell’autunno porterà i prodi affaticati a cercare una pausa, forse no. Fatto sta che entro fine anno cercheremo anche di documentare questa attività, magari con una serata dedicata.
Chissà se gli occhi di chi ha fatto sono stati anche gli occhi di chi non c’era!!!
Molto probabilmente si, resta il fatto che questi occhi sono sicuramente fra i più espressivi che esistano!
L’inizio della stagione estiva non è stato sicuramente fra i più propizi con la meteo; più volte abbiamo protestato contro l’ignoto per il fatto che l’unica formula valida era quella del 7-2, ossia di 5 giorni (quelli lavorativi!) belli e 2 (il weekend!) brutti o eccessivamente brutti.
Poi come in ogni exit-pool, c’è il rovescio della medaglia che prevale devastante. L’annuncio era per un’estate, specie in agosto, “da pollice verso”, mentre in realtà erano anni che non si vedevano così tanti giorni belli uno di seguito all’altro, tutti che si rincorrevano e con le persone dietro a cercare di tener duro, quasi che il tiro alla fune fosse diventato un credo estivo! E allora via……
In alcune località abbiamo visto scene raccapriccianti, dove dopo un giorno di brutto tempo, mandrie di disperati, nascosti dietro i blocchi di partenza di case, appartamenti locati, alberghi ed altro, uscivano a spron battuto, diretti verso l’agognata meta, magari senza un perché, accecati da spiriti di conquista o devastati dai minuti di attesa e qualche volta con conseguenze che sono finite in cronaca.
Per evitare puntate di “Chi l’ha visto?”, probabilmente c’eravamo anche noi, ma ci siamo nascosti (bene!) dietro le sagome di altri scellerati.
Abbiamo quindi potuto raccontare le nostre avventure ed anche questo è bello, magari le abbiamo anche immortalate, giusto per dare in futuro l’idea ad altri, nei corsi e non, di cosa può voler dire andar in montagna o di come ci divertiamo nonostante l’età non sia proprio più “giovine”.
Qual è il senso di tutto questo?……è come pretendere un commento dai protoni che “stanno girando” sotto il suolo (per di più Svizzero, dove il sorriso non regna sovrano!); probabilmente è la solita retorica domanda senza alcuna risposta.
Qualcuno diceva che se riesci a raccontare (o ricordare) ciò che hai vissuto o visto, allora ti appartiene.
Noi, si sa, siamo per la proprietà privata e non per l’affitto, quindi sicuramente apparteniamo a questa categoria! E vogliamo appartenerVi a lungo ancora.
Quindi possiamo dire senza dubbio che “noi c’eravamo (e abbiamo goduto!) e gli altri no”, che noi abbiamo sognato (e l’uomo senza sogno è un povero senza neanche l’anima!), che noi sappiamo aspettare il momento (per godere di nuovo!) ed infine che ci ritroveremo entro fine 2008 a festeggiare un avvenimento importante, che speriamo possa essere da stimolo anche per il prossimo futuro.
Dal 1978 ad oggi le statistiche ci dicono che sono passati quasi 1000 allievi dai nostri Corsi; abbiamo avuto sedi storiche e molto caratteristiche; negli ultimi anni stiamo cercando di dare più contributo con ciascuna di quelle inserite nel perimetro intersezionale, anche se a breve molto probabilmente la Sede di Bovisio, costruita ad hoc anche in funzione della ricezione per i corsi e studiata nei minimi dettagli tecnologici, diventerà o ridiventerà il bacino d’utenza preferito della Valle del Seveso.
Un doveroso grazie lo dobbiamo fare a tutti quelli che hanno “dato inizio” a questo gioco lanciando i dadi, ma soprattutto a quelli che hanno pensato che “un ballo delle debuttanti” all’anno avrebbe riscosso tanto successo.
Non possiamo dimenticare che tutti i Corsi hanno avuto caratteristiche uniche, episodi memorabili ed incontri che si sono rinforzati nel tempo, in certi casi “per tutta la vita”.
Il legame nato fra molti di noi, potrebbe tranquillamente mascherare una corda da 60 mt (da 10 mm), anche fuori dal perimetro montano!!!
Insomma chi all’inizio ha mosso le leve della “stanza dei bottoni”, ha visto lungo e ne sarà soddisfatto anche oggi.
Tutti: allievi, ex-allievi, soci, istruttori, ex-istruttori sono stati allertati, invogliati, denunciati…….per fare attività in un anno speciale. Ognuno a suo modo ha cercato di dare un contributo, magari minimo ma essenziale.
Quelli che sanno e che in questa lettura si sentiranno in qualche modo parti in causa, saranno (speriamo!) contenti di sapere che stanno partecipando a qualcosa di unico…….quelli che leggono per la prima volta, beh speriamo che lo vogliano sperimentare a nuovo, magari già partendo dal prossimo Corso 2009.
Come dice la canzone che gira ultimamente:
“E adesso che sei, dovunque sei…..Chissà se ti arriva il mio pensiero!”
Mediante questo link potrai scoprire le varie attività svolte durante le varie stagioni di questo anno 2008
GAME …OVER???!
Patajean