TRENT’ANNI PER TRENTA TIRI DI CORDA ….INDOOR!!!

Una via di 30 tiri “Indoor”? possibile una nuova frontiera in questo senso? Possibile una tale performance? Forse se pensiamo che esistono Bar (o Pub!) nei quali il bancone è fatto a forma di masso erratico e quelli che hanno sete ci vanno con passi di boulder…….anche questa è possibile…..e quindi? Quindi da noi si è realizzata!!!

In occasione del Trentesimo della Valle del Seveso, ci stiamo divertendo ad andare in giro ad intervistare quelli della “Vecchia Generazione” (se ci sentono????!?!?)….i Wilds che sono rimasti più o meno a lungo attaccati alle pareti della Valle, ma che per motivi di cui nulla ci frega, si sono purtroppo staccati!

Sono circa due settimane, in attesa che i giornalisti professionisti possano darci una mano (!), che siamo in giro col cameraman di fiducia e “quattro domande” per cercare di immortalare immagini e ricordi troppo importanti da lasciare nel dimenticatoio.

L’altra sera (non ve ne deve fregare nulla di quale giorno giusto fosse!) ci siamo ritrovati nella nuova sede dei Cai Bovisio, quella che diventerà l’apoteosi delle Sedi! Quella conosciuta come “la madre di tutte le sedi”, quella attesa persino da Babbo Natale, che dovrà inserirla nella lista di quelle da visitare, sperando che i regali siano numerosi……………insomma quello che speriamo possa diventare l’ombelico del mondo alpinistico che interessa a noi tutti!

Siamo andati senza molto materiale, ma……..ma ci hanno pensato loro, gli sciakalloni che si sono presentati, a fare il resto: fuori le corde, messi gli imbraghi, si sono seduti, ed hanno cominciato a scavare nei ricordi e nella voglia di dire e/o raccontare episodi splendidi.

Primo fra tutti Gabriele, che si è sbizzarrito in alcuni racconti che hanno visto partecipi molti dei personaggi che vedremo, si spera, in occasione dei festeggiamenti, da chi ha dato il “via” alla Scuola, a chi si è spaccato la schiena pur di garantire la presenza ai Corsi, a chi ….dopo 20 metri di volo sulla Comici alla Cima Grande, non si è perso d’animo se non per smadonnare verso la relazione della salita…..inesorabilmente proiettata verso la ghiaia basale!!!

Ne abbiamo sentite di tutti i colori, per un paio d’ore…..qualcuno ha chiesto di poter bivaccare in loco, ma purtroppo il tempo è tiranno e il letto di casa attende, soprattutto il fatto di dormirci sopra per meglio lavorare il giorno dopo.

Si sa, da cosa nasce cosa e spesso basta (magari a telecamera spenta!) innescare una piccola discussione, che poi meriterebbe di essere approfondita con un “porta a porta”, per creare il giusto contradditorio, fatto di opinioni più o meno lecite e valide.

In alcuni casi abbiamo lasciato (qualche anno fa) personaggi caratteristici per la loro vena polemica (o catastrofica!) e li abbiamo ritrovati tali!!!!!! Hanno fatto passi “in artificiale” pur di convincere la platea, ma non ci hanno convinto!

Non perdono mai occasione per ricordarci che le montagne “vengono a basso”, che i giovani non hanno speranza e che la Scuola ha un destino che ha la forma di una tazza in ceramica da tutti utilizzata almeno una volta al dì.

Ad un certo punto siamo arrivati in sosta e abbiamo deciso di bere qualcosa, per poi fare gli ultimi tiri ed uscire prima in cengia e poi sulla cima e qualcuno ha pensato bene di fare una bella proposta. Stare in cima per un po’ e ….fare le doppie all’inizio di dicembre! Siccome questa gentaglia, si sa, non è composta da gente sana (ndr), e soprattutto basta lanciare l’amo per prenderli a grappoli, ecco che l’idea non solo è nata, ma ci si vede ancora ad inizio dicembre per le ……doppie!

E’ proprio vero!

PJ

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