E.R. – MEDICI SULLE …….PELLI !!!

Avete visto Clooney o Ellen Pompeo in giro?…..magari al Lago di Como? O ancora a fare il Bregagno con le pelli?

Noi si, ma indirettamente! Abbiamo dovuto farci anche male, pur di essere in “prima linea”! però i camici non ce li siamo fatti dare.

Abbiamo letto di un “Cross-Country” in Valsassina: premi in “Palio”……..“Tibia & Perone” poi “Ernia inguinale”!

Perché non partecipare? C’erano tutti i grandi dello sport, c’era anche “Simone di Margno”, atleta scodinzolante brianzolo munito di due querce-quadricipitali. Una specie di Killy della Bassa.

Dopo la raccolta dei pettorali, ci siamo ritrovati al cospetto del Margnorhorn e della OlinoSpitze dove, tra manovre varie e panorami a 360 gradi, ci siamo divertiti come grilli al sole!…almeno fino a quando la conclusione della gita lasciava come al solito ben sperare nel meritato rientro.

E’ come sempre verso la fine della gita che i premi cominciano a venire “a galla”, a manifestarsi; ed è sempre col senno di poi che uno ci pensa e riflette…..ma serve a poco, purtroppo!

Proprio quando mancava poco alla macchina, a due metri dalla pista battuta, una gamba del nostro GPS (Silvano per gli addetti…) si è incazzata per non voler concludere così la giornata e si è messa di traverso……con qualche complicazione nella condotta della diagonale e con tanti saluti per gli amici “Tibia e Perone”, ancora incazzati e che probabilmente perdoneranno, ma con il trascorrere di un po’ di tempo.

Le operazioni di soccorso sono state immediate, grazie anche alla preparazione dei ragazzi di C.S.I.(si-es-sai ndr) dell’alpe Palio, che in quattro e otto sono piombati sul posto, hanno provveduto alle prime operazioni di bloccaggio ed hanno finito col trasporto a valle barellandosi tra le ultime dune prima del parcheggio; sciavano con il toboga come se fossero Stenmark e Thoeni durante il parallelo di qualche anno fa.

I “superstiti” si sono immediatamente organizzati per rendere le cose più semplici e veloci, dalla discesa per recuperare le auto, all’accompagnamento all’ospedale, fino al ritorno a casa.

Si comincia quindi con le solite manovre necessarie in questi casi:

  • Si chiama l’assicurazione;
  • Si accantona un fondo rischi, indeducibile…….;
  • Si chiede qual è l’unità ospedaliera dove recarsi per salutare GPS!

E qui comincia la fazenda!!!, nel senso che veniamo a sapere che Lecco non ha posto, che lì usano metodi particolari e poi il “bostik” per riattaccare gli arti è datato, ma soprattutto al S.Gerardo le infermiere sono molto più sexy!

Il posto è talmente ambito che non si fa in tempo a chiamare per sapere dove e come arrivarci che……..anche il nostro Direttore della Scuola (il Gran Visir della VdS!!!) è lì.

Lo sforzo fatto negli ultimi mesi per mantenere in auge la Valle del Seveso……..si è trasformato in un ernia (di solito le rotture di mmaroni portano a questo tipo di problema!), ormai giunta al culmine della sopportazione e quindi, di fatto, nel tunnel dell’operazione.

Insomma, abbiamo cominciato a pensare che la nuova Sede di Bovisio, all’improvviso non fosse più considerata come punto nevralgico. Quindi tutti all’ospedale!

Entri deciso dal cortile, ti guardi in giro, poi nel dubbio vai alla reception motivato……ma quando ormai sei già partito con la domanda, ti accorgi che il “bipede” di turno, mentre si gira e ti risponde, ha il braccio rotto e a tracolla; al che tu pensi “che stupido a chiedere da che parte si entra, se l’ortopedia l’ho già trovata!!” “un po’ piccola, per quanto me la ricordi”…..

Vai avanti, entri e cerchi di prendere un ascensore, ma anche qui….picche! uno è fuori uso, l’altro è all’undicesimo piano (l’intermittenza della luce in alto tra un piano e l’altro – quella classica sopra i vani – non lascia presagire nulla di buono, o comunque fa partire quel risolino maligno…….) e l’altro ha sussulti continui tra un piano e l’altro! Poi senti delle piccole urla e….ti accorgi-rammenti delle infermiere sexy!!!! Bel posto, bella scelta GPS!!!!! Peccato solo essere entrato nella Hall con giusto quei sessanta secondi di ritardo, giusto per mancare un amplesso complesso.

Va behh….impugni l’Arva e cerchi le scale, vecchie amiche di lunga data, ottocento gradini per fare sei piani……ne esci devastato e con la lingua ancora tra il primo ed il secondo!

Chiedi il quarto d’ora accademico per cominciare a dire “Ciao, come stai!”, poi piano piano ti riprendi e cominci il ritorno ad una vita normale.

In giro ci sono gli amici del RIS che girano coi camici bianchi, mentre i nostri eroi ormeggiano chi al sesto piano (GPS) e chi al quarto (Antonio); le camere è inutile farsele indicare, tanto ci sono fuori gli sci dalla porta appoggiati. Sull’etichetta della camere c’è scritto. “Cima Giampietri & Cima Meroni”, 6 piani di dislivello, BSA (Bisogna Saper Andare!).

Ci siamo chiesti come faranno a comunicare, ma speriamo che ce li lascino portar via presto, in modo che li mettiamo noi in condizione di vedersi.

Abbandoniamo il nosocomio con un po’ di dispiacere nel dover fare queste cose, ma siamo sereni perché tutto si è risolto per il meglio. Adesso bisogna solo avere un po’ di pazienza: il gesso, le stampelle e le calze a rete (da mignotta) anti-trombosi le mettiamo tra le “attrezzature di laboratorio” (ammortizzabili in dodici mesi!!!!), mandiamo a “dare-via-il-kulo” i premi in “Palio” e aspettiamo presto l’occasione per ritornare tranquilli a fare gli artigiani della neve.

Un saluto dalla …… corsìa!

Chi l’ha detto che “essere in prima linea” vuol dire combattere solo “al fronte”?!?!?!?!

Arvizzatevi!

PJ®

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