CH…e tristezza. E iniziamo pure con CH. E ancora che tristezza questi svizzeri……mamma mia che tristezza: doppia con fiocco, sotto radice, al cubo ma non cambia perché è solo un gran bella tristezza. Ostrega….su col morale: un paio di risate, un sorriso ai vs “vicini”….meglio comunque essere “Cugini” dei francesi (e adesso capiamo bene perché!); la vita è felicità, allegria, il futuro è ottimismo……..l’ottimismo è il profumo della vita (come dicono in televisione), ma soprattutto ……. l’acqua è vita!!!!
Loro invece quando nascono non piangono neanche, ridono nel 2003 quando vedono il DADAOOMPA, fanno battute che si capiscono dopo un mese, quando paghi devi stare attento perché dagli sguardi che ti fanno sembra che cio’ che hai in mano non sia piu’ potere di acquisto, ma mmerda secca; meno male che hanno un paio di cose che prendono mica male:
- le vie in montagna: i Wande, gli Stock, gli Horn, le Spitze, gli Shijen, le Grat
- la Stuzziker……peccato però che non gestisce i Rifugi.
Questo sabato e domanica di luglio (20/07) in occasione della gitazza del Cai Montevecchia abbiamo fatto di tutto per portare – noi quasi sempre cordiali – un po’ di quella serenità italiana oltre confine; addirittura quando abbiamo pagato abbiamo lasciato un obolo con una condizione ben precisa: 2 € in più se ci fate un bel sorriso!!!!!
OOOOHHHHHH ci hanno sorriso e ci hanno pure regalato un paio di cartoline!!!!!!!!!! E poi dicono dei brianzoli: quando vedono 2 bigliettoni i cromosomi svizzeri vanno dal loro Dna, lo incatenano, gli spaccano la faccia e poi escono in sciame formando una scritta del tipo: “PIOCCCHHH a chi?!!!”
Ad ogni buon conto quando andate all’estero dovete portarvi anche un po’ di parole imparate qualche giorno prima, perché colà l’italiano non si parla. Per esempio alcuni slangs:
- AISS IN THE KREPP!
- MEN IN THE LEIK!
- SASS IN THE SCARP!
- NEFF IN THE BALL!
Voi non ci credete, ma quando vengono pronunciate queste frasi fanno un effetto bestiale sull’animo umano, entrano quasi di diritto nel gergo quotidiano e anche gli stranieri sembrano capire (apprezzando) e ripetere questo modo di dire.
L’antefatto è piu’ o meno questo: noi alle 9.55 del mattino eravamo già di ritorno dalla Weissmies, quando sul piattone finale – tra l’altro bello inzaccherato di crepacci – incontriamo un giapponese kimonomunito che viaggia da solo verso la zona iper-seraccata nel centro della parete Nord, da cui noi proveniamo; alla domanda “In dué che te sé dré nà??” non segue alcuna risposta; e fin qui possiamo anche capire. Allora il presidentone lancia il suo diktat: “ Krepp in the Ice!!”
L’altro ha una piccola incertezza, ma poi comprende il tutto….e poi!!!! OCIO!!
E’ proprio vero che i pericoli sono dove uno li vede, ma spesso non ci si preoccupa di niente; noi abbastanza sempre ligi agli insegnamenti avuti partiamo sempre presto (e stavolta era proprio il caso visto che la salita si svolge sul versante Nord pieno di seracchi e crepacci che con le condizioni attuali (sembra di essere a settembre inoltrato) è meglio affrontarlo molto, ma MOLTO, ma MOLTISSIMO presto: la zona centrale è poi allucinante e deve essere passata al volo, cercando di ritornare il prima possibile….altrimenti non si trova + nulla (hanno messo addirittura una scala per far fuori un muro di ca 10 metri di ghiaccio….la via vecchia è solo un “buco” unico)). Praticamente sembra di superare l’Icefall all’Everest. Eppure quando sei giro ne vedi proprio di ogni: tu torni e loro partono, sono le 10.00 ma chi se ne frega: e poi sono in 20-30 se non di piu’.
E comunque CENT CO, CENT KRAP…….CENT CU, DUSENT CIAPP!!!!
Altro elemento di spicco è la birra: 3 birre e 2 mezzi bicchieri di gassosa fanno tutto tondo un bel 22 €, ma non c’è problema siamo qui che li aspettiamo appena vengono da noi. Ma come fa il nostro Gallo G. a vivere in Svizzera?? Che tipo di pazienza si è portato seco???
Alla mattina ci ha svegliato la “rifugiata”, che è entrata in stanza e ha pronunciato qualcosa del tipo:
- ………horgen! Al che uno si sveglia e dice:“Chi ha detto Vada via l’orghen??”
- “Ma va ha detto Morghen!!!” “E chi è?”
- “Pistola….. ha detto ca l’è ura!!!!!”
Ma la sveglia costa 2 €!!! E siamo da kapo.
Comunque noi saremo indietro pure come le palle del cane……..però loro!
Appena scesi a Sass Grund la decisione vola verso Sass Fee, paesino circolare dove le macchine non esistono perché le devi parcheggiare nei silos creati prima di entrare in paese; dove vedi tutti intenti a fare compere, a passeggiare,……….ma almeno qui c’è un po’ di vita, sono abbastanza allegri, si sforzano pure di risponderti in italiano.
Insomma cominci anche tu ad apprezzare i paesani. E poi ci sono i giapponesi: sempre con qualcosa in mano: o la macchina fotografica o la tavola da snow. Ma ve lo immaginate farvi per amico un giapponese che poi vi invita a casa sua a farvi vedere le diapositive degli ultimi 5 anni di ferie? Come minimo dovete prendervi l’aspettativa, mettervi in mobilità, utilizzare tutte le ferie accumulate anche negli anni precedenti….e forse ancora non vi basta!
Comunque è andata anche questa volta; e ogni volta noi a tornare dagli Svizzerotti; per esempio il ns Pollo, lui vuole sempre fare Cose Grosse, così noi lo abbiamo portato a fare il Gross Bielenhorn al Furkapass: una salita tranquilla per far respirare la testa prima di una salita piu’ “grossa”. Questo posto è bello perché oltretutto offre una bella serie di vie per tutti i gusti, però è vero: tu prendi, parti la mattina e torni la sera, senza aver visto nulla che non sia stata la via o il faccione del tuo socio ad ogni recupero in sosta. Se vuoi fare due chiacchere davanti ad un birrino o chinotto che sia è meglio che ti spari in testa, così almeno crei un po’ di movimento………tutto l’entusiasmo della via e la felicità di essere insieme, va a farsi friggere con la tristezza del posto!
Noi siamo comunque intenzionati a passare ancora qualche giorno sul bel granito che almeno ci viene offerto in Svizzera e speriamo con questo di vedere anche qualche sorriso e risata in più.
Alla prossima.
PJ