VIONE: questa volta “qualcosa in più” di una via!

Scene da un matrimonio.

1ª Ascensione: certi Laura & Tino il 22 giugno 1996

Difficoltà: TD ossia Troppo Divertente

Pericoli oggettivi: caduta di assi e di bio-massi.

Ac…cesso: Tutti!!!! Più volte al giorno nell’arco dei due giorni!

Pensavate che dopo 15 weekend trascorsi in poltrona a fare la calza ne avremmo passato un altro nelle stesse condizioni? Beh, vi siete sbagliati di grosso!

Ormai il corredo per il prossimo inverno l’abbiamo già predisposto; quindi possiamo pure imbarcarci per il matrimonio di due nostri cari amici (du spos is megl che one!)

PROGRAMMA:

SABATO:

ore 07,00 E’ prevista la partenza (purtroppo partiamo con 20 minuti di penalità e 2 metri indietro rispetto agli altri; tutta colpa di Adalgisa e dei suoi impegni; “Ohh, la madonnina, così presto………….va bene passo dalla Sig. Bianca Croce e sono da voi!”
ore 10,15 Arrivo all’Hotel Tino, con rinfresco e cambio del pettorale
ore 11,30 Cerimonia
ore 13,00 Sciambola
ore 17,00 Nord San Matteo, Mortirolo, Passo Aprica più un salto a casa dei 7 nani.
ore 24,00 Corso di formazione professionale (master) in bio-masse, con 2 mesi di lezioni noiose, 7.000.000 al mese più un paio di stivali…..insomma un corso di mmerda!
ore 03,15 Autoinvito a casa dei due colombi con successiva rompitura di scatole. Che sssstoria tesa!!!

DOMENICA: riposo assoluto.

Come ai tempi della “corsa all’oro” eccoci pronti a partire: sono le 7.20 di sabato e siamo solo noi: Gedeone, Pancrazio, Cunegonda et Adalgisa sulla 1ª carovana; Agesilao, Zaccaria et Terpandro sulla 2ª.

Egisto e Cloe sono già sul loco essendo partiti due lune prima.

Le prime parole sono:”Ohhh, porco reo, speriamo che piova un po’ perchè sposa bagnata sposa fortunata”.

Siamo subito accontentati; anzi, ci avviciniamo al casello con molta attenzione, utilizzando bene le pagaie e riusciamo, successivamente, a risalire la corrente tirandoci fuori dai premi.

La solita voce elettronica oggi diceva:

Prego estraete il biglietto!!!

….mo sono ….. vostri!!!!

Navigate con prudenza!

Ci sentiamo molto vicini grazie agli strumenti moderni della tecnica e ci elogiamo a vicenda con amore e fantasia (perchè il futuro dell’alpinismo è il coinvolgimento).

Sul tragitto intercettiamo una chiamata: “OOhh, attenzione, qui è la Giochi Preziosi, fateci avere qualche nuovo gioco matrimoniale!!”

E subito in coro: “Si si si si si si si si si si si, ok ok ok ok ok ok ok, va bene va bene va bene!!”

Dopo aver accatastato le diverse pistolate giungiamo alla suite dello sposo, dove troviamo ogni sorta di cibarie.

Salutiamo, mangiamo e via …. verso la casa della sposa (ci sembra giusto assaggiare anche le sue leccornie).

Siamo ormai agli sgoccioli: ore 11.10 il matrimonio s’ha da fare, ma soprattutto s’ha da mangiare!

Nel corso della cerimonia vengono estratti i biglietti della lotteria interplanetaria di Vione: in palio la lettura delle preghiere. Anche questa volta siamo fortunati in quanto vincono Cloe e Zaccaria, i quali vedono sempre più da vicino l’alto leggìo.

Benchè l’erto pilastro di roccia sulla destra della cresta di sud-est fosse impraticabile essi traversarono il pendio fino a quel punto e tentarono di salire.

Insomma sono arrivati in cima e hanno letto.

Alla fine solito rituale: baci-abbracci- carezze-foto-riso a palate-rotelle di pasta-patate e in più qualche pensierino:

“Che bello, ….che be!”

“Guarda come stanno bene!”

“Ho fame, ……ho fa!”

“Tu quando ti sposi?” “L’otto!”

“Ma l’otto di che mese?”

“Ma no, lotto per non sposarmi!!!”

E qui termina praticamente la prima parte.

Saliti in macchina ci dirigiamo strombazzando verso il ristorante. Tutti nella valle ci accompagnano con un suono massacrante di clacson.

La seconda parte si svolge al ristorante, dove entriamo con una fame della madonna: ci sono gli aperitivi, gli stuzzichini e subito si apre il toto-fratelli di Tino.

“Per me è quello, è que”; “No, per me sono quei due là!”

Insomma manco uno ne abbiamo azzeccato-azze.

Il (f)lauto pranzo dura un disastro di tempo….. ma porca waca che mangiada.

Per mantenere un clima consono ai pistola ne combiniamo di ogni: c’è chi scrive, chi aiuta a scrivere pur non facendo parte della compagnia, chi fa la ola: insomma è un guazzabuglio!

Naturalmente anche gli sposi, coi vari giochi, fanno la loro parte.

Tra una partita di calcio e l’altra ecco l’affluenza alle tazze: belle, in ottone lavorato, ma incandescenti, dato il forte andirivieni.

Sulla luce d’entrata c’era scritto 220 volts (che qualcuno abbia inteso male??!!!)

Ore 23.00 circa: si parte con la disko; tutti scatenati, soprattutto la nonna di Laura (che nöna!); ma ecco spuntare fra gli altri un luminare di Montepulciano: pensate, uno che ha passato mesi interi immerso nella cacca a studiare quanti kw/h si producono da un mt³ di mmerda.

La terza parte riguarda il ritorno alla Tino-Laura-Hütte.

Stecchiti ritorniamo verso le 2.30 alla re(n)ggia degli sposi per depositare le nostre membra su comodi letti.

Prima di dormire però ancora qualcosa: si parla naturalmente di bio-masse, si rimangia e ci si prepara con tutti i pigiamini colorati.

E’ l’ora delle sveglie:”OOhh, puntiamone almeno una, perchè magari domattina non ci svegliamo in tempo!”

Laura: “Tino, marito mio, dove hai messo la sveglia “nuova” della nonna?”

Tino: “Laura cara, l’ho posata sulla trave…..là in alto!”

Laura: “Sali subito a prenderla!”

Tino: “Ma come non ti piace là?”

Laura: “Ho detto sali, ho de!! Risali con i prusik, ma portami giù la sveglia!”

Nel frattempo si preparano i letti.

“OH, fatemi dormire per terra perchè io sono abituato a dormire con l’asse!”

“Si si si si si si si si , ok ok ok ok ok ok ok , va bene va bene va bene!!”

Non riusciamo a chiudere occhio: tutt’intorno è un cadere di sassi, frane, fiammate nei boschi e visto che tutti sono nelle stesse condizioni, decidiamo di giocare al due.

“Osti, cerca di giocare quel carico, è gioco, cosa lo tieni in mano a fare??”

SPATASGNAK e il carico è giù (era un asse, ma non si sa ancora oggi di che seme!)

Zaccaria di notte cantava:

Certe notti non riesco a dormire

dato che il Faccio si lascia un po’ andare,

certe notti io sogno una trave

ed ecco che lei puntuale, compare!!!

La notte è un tormento e dobbiamo svegliarci ogni ora per spegnere le fiamme.

Alle 9.00 suona la quarta sveglia (“Te lo peto e te lo ripeto: torna a dormire!”)

Alle 9.50 ci si sveglia del tutto e si chiamano via cavo Egisto e Cloe che sentono l’odore anche via radio; comunque niente paura, ci raggiungono per fare la prima colazione.

Laura: “Cosa volete, posso farvi o il latte o il the o il caffè o la cioccolata!”

Coro: “Vogliamo e latte e the e caffè e cioccolata e, se c’è tempo, anche dei dolci!”

N.B. La prima colazione è molto importante, anche se il giorno precedente siete andati ad un matrimonio.

Alle 11.00 usciamo con la pancia al guinzaglio per farle prendere un po’ d’aria e, dopo aver recuperato un po’ di aglio e peperoncino dal vicino di Tino, eccoci all’alimentari più famoso di Vione.

Perchè ci guardate così, a mezzogiorno dobbiamo pur mangiare, no!??

E via, anzi vai…….. spaghetti, affettato, dolci, bibite, mmm.

Come tutte le cose buone, anche questa è quasi finita; manca il ritorno.

L’ora dei saluti è sempre troppo brutta, perciò questa volta non ve la raccontiamo, tiè!!!

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