Un luogo d’incontri, la dimora dello sloj, l’amaca che trasforma la catalessi in se stessa, l’anticamera del prossimo sogno, un pannello fotografico in movimento, l’eco dei ricordi che ti accarezza……
Potremmo definire l’abitacolo dell’auto in mille altri modi, ma resta il fatto che per tutti noi ha rappresentato e rappresenta un momento magico: giusto un momento di….”trasporto” !!!
Solitamente l’abbiamo “riempito” il sabato mattina di molti anni (con sogni, stremizi e nano-pippe) e svuotato il sabato o la domenica sera degli stessi anni (con ricordi, esaltazioni e nuovo propositi).
Ha rappresentato la nostra voglia di evadere, ma soprattutto la nostra voglia di raccontarcela; qualche volta un beato sonno, altre ancora il desiderio di rimetterci sopra le membra dopo una “levataccia” o “salitona”.
Per almeno un decennio se non di più, abbiamo immaginato la nostra auto nel momento dell’apertura del garage: “Osti, demòni, ancamò chì à rump i ball”….”pusibil cà l’è mai straccch cal bagaj chi ?” e…poi a rincorrere i sedili che scappavano per casa, perché non ne volevano sapere di andare in Val di Mello.
Peggio che portar fuori il cane !!! La macchina l’abbiamo portata in capo al mondo, le abbiamo fatto vedere dal Bianco alle Dolomiti, passando 102 volte dalla Val Masino.
Qualche volta addirittura testardi come muli, siamo partiti anche con la pioggia pur di far solamente colazione a S. Martino: 2.000 lire (del vecchio conio) di colazione e 30.000 lire di benzina per andare e tornare indietro, con i moschettoni incazzati neri per la giornata buca, ma……noi con il sorriso stampato sul faccione (e nel cuore) per come ce la siamo raccontata !!!
Quattro mura di vetri e lamiera, con le idee e le cazzate che vanno “di sponda” fino a quando non entrano di prepotenza nel cervello.
Ore e ore in 5 sulle vecchie familiari oppure anche in 7 sulla Lucio-Mobile ad aspettare che il ciuffo d’erba del casello di Milano diventasse lo gneiss di Albard piuttosto che il calcare del Sassolungo: la faccia impastata con un copia-incolla sul vetro a vedere la metamorfosi più bella per noi! Quella immaginata per tutta la settimana.
Da 4 a 7 crape che vanno nella stessa direzione: di solito durante un viaggio si parla di tutto (mare, lavoro e quant’altro); poi si spazia e ci si riesce a spingere con la mente fino all’Oberland….in 3 ore, a scelta, eravamo qualche volta già al Cerro Torre in Patagonia o in Nepal.
Anche l’evoluzione dell’abitacolo ha avuto la sua età dell’oro: dalla Y10-Station-Vagon dell’Egidio (quando toglieva i sedili dietro!!!), fino alla Lucio-Mobile, con tavolo da biliardo e roulette nel mezzo dei sedili: il problema era che spesso si era in troppi per poter viaggiare compatti in un solo “attrezzo meccanico”.
Nello stesso tempo i margini operativi ed i fatturati della Scuola non ci garantiscono ancora l’acquisto i pullman ad hoc, fatti su misura per noi.
E così eccoci nelle mattine fredde di dicembre o gennaio (oppure da gennaio a dicembre ) a percorrere la ss 36 alla ricerca di una palestra a max 40 minuti da casa, piuttosto che nelle mattine di giugno alla hutte-parking a fare qualche “grat”.
Comunque…nell’abitacolo risuona tutto:
- la musica, che ricorda esattamente alcuni momenti passati, alcune salite, alcune scene di vita vissuta….
- Le immagini che scorrono dietro i vetri (1500 volte Colico, 10.000 il Barro, 980 Courmayeur, 980 volte Selva….)
- …gli odori…..purtroppo anche quelli del ritorno, che solo i doganieri sembrano apprezzare e volersene sempre “over-dosare” nelle loro titubanze perlustrative a Chiasso, ma soprattutto a Bondo. E poi…immancabile….la carta, le “relazze” sulle vie da percorrere; spesso è capitato di schiaffare in mano al tenente, anziché il libretto di circolazione e la carta verde, la relazza di Mosaico !!!! Qualche volta hanno persino apprezzato sorridendo. Una volta invece abbiamo calato il vetro (sempre davanti ai finanzieri) e poi……non è più salito !!!! Pensate che quel giorno fosse bello??? Sbagliato di bestia…… ma neanche !!! Pioveva e nevicava. Comunque si diceva che il pezzo di carta non manca mai…se poi decidete di salire dietro….beh…si apre un mondo, soprattutto per quelli che sono abituati a metterci “di ogni”. Ad esempio il Pollo, cosa può avere dietro ??? Una biblioteca !!! E’ una specie di Rinascente zippata e naturalmente tutti che vogliono salire dietro.
C’è la scusa di dormire: se sali davanti sei comodo, ma poi devi aprire il portafoglio e inserire gli stuzzicadenti negli occhi per fare assistenza al pilota, oppure due bastoni davanti al crapone per evitare di ciondolare !
…Ma dietro, dietro è libidine pura: entri, tocchi e via !!!!!!!!!!! Qualcuno talvolta ha dovuto chiudere la porta…perché l’altro era già partito per mete migliori.
L’abitacolo vale milionate del vecchio conio: ma vi rendete conto quando si va via ? Quanti soldi ci sono in materiali vari (attrezzatura, sci, ramponi, piccozze, ramponi, vestiti ect ect): quindi non solo per i sedili in pelle, ma perché chi sta dentro ha i calzoni in radica, la camicia di pelle della montura ect.
Il valore dell’auto di sabato e/o domenica sale di almeno 3, 5 K€ in più (KPMG ha stimato che sulla Lucio-Mobile, con un’uscita di “misto”, si arriva anche ai 7,5 k€).
Uno spettacolo controfioccato !!!!!!
E avete mai visto quando il vs abitacolo s’incazza perché vuole a tutti i costi che voi arriviate prima di quello degli altri ??? Quando vi tira le pacche sulle spalle perché vede quelli in autostrada che sorpassano ??? E quando a Natale arriva mogio-mogio a supplicarvi di mettere il bollino del nuovo anno del Cai sul lato sx o dx ??? Storie di tutti i giorni.
Quante volte rientravi in auto e non vedevi nulla perché tutto era appannato ? E quando vedevi le prime gocce cadere sul vetro! Qualcuno forse è stato (talvolta, ma raramente) anche contento di vederle !!! E quando accadeva il contrario: arrivavi in capo al mondo, testardo come un mulo svizzero, simpatico come un gatto attaccato ai maroni……ed il tempo aveva cambiato aspetto: sole incredibile !!!! Soddisfazioni inenarrabili.
E poi come scordare che alcune delle cose più belle fatte, sono state partorite proprio tra quelle 4 lamiere durante qualche viaggetto ?
Ultimamente abbiamo pensato di acquistare 3 lati di una macchina (l’abitacolo in particolar modo) per creare una specie di museo, una ricreazione dell’habitat per gli alpinisti, magari per quelli che non possono più andare in giro così spesso il sabato o la domenica !!!
Mettiamo un costo simbolico, con sconto per i soci della Sezione che accoglie la reliquia, e apriamo le porte alle visite: dopo la spesa, dopo il prelievo in banca di sabato, ecco una capatina in sede: ci si siede davanti, si chiudono gli occhi, poi si riaprono, si dà una sbirciatina ai poster (che metteremo dietro i vetri, sui muri circostanti) e via….nel mondo dei sogni, ovvero nella realtà più pura, quella vissuta 1000 e più volte insieme.
Magari sarà ancora una volta uno stimolo a ricominciare……sempreché lo smog non ci distrugga prima o, peggio, sempreché si riesca ancora ad usare la targa giusta; mi sa che il prossimo anno bisestile è fatto di domeniche unicamente dispari !!!!!!!!!!!!
Ciao brutti kuli che non siete altro !!!
PJ