Ciao a tutti, mi chiamo Chiara e…finalmente ho quei cinque minuti di tempo in cui posso scrivere due righe affinchè qualcuno possa sentirmi, o forse è meglio dire ascoltarmi.
In questo preciso istante ho compiuto si e no i quattro mesi e cinque giorni (però scrivo già bene con Word!), siamo appena tornati dalla Messa di Natale e finalmente quei due remagi dei miei genitori… dopo aver scartato i “loro” 50 regali, hanno pensato bene di andare finalmente a dormire.
Quindi quale occasione migliore mi si poteva presentare per mandare due righe “in giro”, visto che mi sono stufata di chiamare sempre Telefono Azzurro dove tra l’altro nessuno mi da retta (anche al Nido quando mi sono consultata con le altre, tutte non facevano altro che spingermi per chiamare questo numero! Io voglio fare in maniera diversa…voglio fare un po’ a modo mio…anche perchè sono un Leone, nata ad agosto che tradotto in italiano vuol dire…beh non si può dire!!!).
Quest’anno per Natale, quei due elementi di Mamma & Papà, non mi hanno fatto nessun regalo perchè dicono che io non capisco ancora nulla!!! Invece io vedo, sento e capisco abbastanza ed infatti quando mi hanno ufficialmente detto che di solito Babbo Natale gira in una casa si ed in una casa no (una specie di “targhe alterne”) io li li ci ho creduto, poi ho visto che il numero civico dei Nonni è uguale al nostro, ma li Gesù Bambino chissà come mai è arrivato ugualmente, beh allora mi è venuto il classico “fumo agli occhi” …ho preso il coraggio a due mani, ho saltato la staccionata del mio letto, sono andata in camera e ne ho dette loro di tutti i colori.
Il bello è che non se lo aspettavano……secondo me è tutto ok: io ho detto quello che pensavo, mentre loro si alzeranno la mattina pensando di aver fatto un bel sogno; la cosa strana è che si diranno vicendevolmente che il sogno era lo stesso; ma tanto loro non ci arriveranno!!!
Quindi prima o poi un paio di bidoni, magari non a sabati sera alterni glieli farò recapitare anch’io, con gli interessi al tasso legale, naturalmente (ndr). Credo bisognerà aspettare ancora fino ai 13 anni, ma poi non sarò certo io a dormire preoccupata!
Un giorno li ho sentiti dire “Fino ai 18 anni comandiamo noi due!”…ma vogliamo scherzare!, ma secondo voi una che a cinque mesi scrive già d’un fiato, potrà aspettare fino ai 18 anni? E poi , tanto per far capire il tipino che sono, sto studiando un attentato ai miei vicini di casa: due orsi di trent’anni, vecchi, jurassici se me lo permettete, che quando piango di notte mi bussano nel muro! Prima o poi regalo loro un bel mazzo di crisantemi con in mezzo un bel candelotto di dinamite.
Son qui che non vedo l’ora! Anche perchè ogni volta che li incontro sul corridoio della palazzina, vorrei mettere loro le mani addosso, ma ora che mi alzo dal passeggino e che mi tolgo tutti gli strati che ho, insomma devo fare finta di nulla.
Questo preambolo per dire che sono sinceramente stufa, nel senso che questi due qua, i miei genitori intendo, mi continuano a spostare da un posto all’altro, nel loro dolce peregrinare. E’ come se fossi un pacco postale: prendi, metti il cappotto, sali nel passeggino, entra in macchina e via. Nei nove mesi in cui stavo veramente bene, purtroppo non capivo bene cosa succedeva. So solo che ogni sei giorni c’era un gran casino: qualcuno che si alzava, preparava zaini colorati, prendeva la macchina e finiva sempre a due barra tre ore di distanza da casa……e nei pochi momenti in cui sono riuscita a vedere “fuori”, mi sembra di aver visto cartelli che dicevano: “Val di Mello!” “Val Zebrù” “Albigna”……oppure tutti quelli che finiscono con “Stock-Horn-Spitze-Grat e Hutte” nomi così stupidi ed insignificanti…mah….chissà cosa ci trovavano di così interessante! Quindi io vivevo una situazione di panico, anche perchè se strillavo nessuno mi sentiva, ogni tanto tiravo qualche calcio, ma prendevo sempre pali e traverse…e poi quella lì non mollava mai, porca miseria!!! (porca miseria l’ho sentito dire molte volta dal mio papà!).
Quello che vorrei far capire a tutti è che io ho bisogno di tranquillità, invece con questi due qui è un incubo: dicono che lo fanno perchè li fa sentire bene, più sereni e questo lo posso anche capire; poi si sta in compagnia, è proprio piacevole e si riesce a dedicare molto tempo all’essere liberi che oggi è tornato a piacere di nuovo; poi dicono anche che permette di fare sport, di rimanere allenati (anche perchè mi sa che questi qui in passato non sono mai stati fermi) ed anche questo lo posso capire.
Ma io, che sono già un bel quarto di bue, anche se vado in giro non riesco certo a “bruciare”… perchè sono nel marsupio, quindi potrei camminare anche giorni interi senza però alcun risultato, ma vallo a spiegare!
Il problema è che non riesco ancora a parlare, visto che emetto solo dei piccoli suoni gutturali e quindi mi devo adeguare: l’altro giorno eravamo nel “Lecchese” (almeno, mi sembra di avere visto che c’era un grande lago! con il campanile e la parete del Medale….quella la conoscevo già) e non avevo nessuna voglia di camminare!!!! Quindi dopo aver bevuto d’un fiato il mio biberon…ho tenuto il ruttino per 20 minuti e poi l’ho scatenato sul sentiero. Siamo praticamente volati indietro di circa un paio di km, ma non c’è stato verso: quello lì ha ricominciato daccapo! Appena posso gli spezzo le rotule e le gioco al casinò.
Mentre scrivo nessuno mi sta vedendo e soprattutto nessuno lo deve sapere; al massimo, quando si saprà, verso metà 2007, avrò già imparato a gattonare e quindi potrò scappare da qualche parte (poi con tutti i km che ho già fatto! E’ giusto un attimo e poi mi sembra che al Colle Eccles ci siano due bei bivacchi che farebbero al caso mio!).
Vi faccio un altro esempio: l’altra sera li ho sentiti confabulare al telefono con altri, che non devono essere nemmeno loro tanto a posto, visto che parlavano di andare a festeggiare l’Ultimo dell’Anno 2006 in un Rifugio, dove fra l’altro i posti a dormire non sono tanti e quindi si finirà col farlo sul pavimento; ma vi sembra normale? Ed io che pensavo che la vita fosse tutta come nei primi 9 mesi! Lì si che stavo bene, era un po’ stretto, si vedeva poco, ma in compenso nessuno mi prendeva e faceva di me un sacco trasportabile.
Se veramente devo andare anch’io in rifugio, già mi immagino come sarà: partenza all’alba, sfruttamento della giornata, cenone, quei maledetti botti che mi danno un fastidio incredibile!, dormita e ripartenza. Possibile che non si riesca mai a proporre qualcosa di diverso per una giornata così importante? E poi mi devo sempre sorbire le solite osservazioni: “Che bella, che grande, come è lunga!, che guance grandi che ha?!” Secondo me se il lupo lo viene a sapere, si toglie la vita ancora prima di venire a trovarmi con le sue storielle.
E poi io devo vedere il Concerto di Capodanno!!! Non posso continuamente menarmi via in cose futili!
Scusate un attimo, ma mi devo fermare perchè su Rai3 fra dieci minuti fanno vedere il SuperG, che mi piace un casino.
Dunque riprendendo dal punto in cui eravamo rimasti, questi due non sono registrati, ve lo dico io che lo posso testimoniare. E’ come se un film mi passasse davanti agli occhi in questo momento. Fra un po’ mi metteranno sulla slitta e mi trascineranno con gli sci oppure mi faranno patire un freddo cane. Anche qui posso garantirvi che l’ultima volta sono stata sguinzagliata lungo il Piccolo Tibet di Livigno (mai visto in 3 mesi di vita un posto più freddo!) durante un’improvvisa piccola tempesta di pioggia e neve autunnale.
Loro non la vedono ne la sentono, inoltre loro riescono a stupirsi ancora per niente. A proposito, sono abbastanza stufa di non vedere la neve….possibile che l’inverno sia così mite? E si che quando ho cominciato a fare domande, mi hanno descritto le stagioni un po’ diversamente; però è anche vero che durante la chiacchierata qualcuno ha detto “Non esistono più le stagioni di una volta!”
Mahh, chissà chi ha ragione.
Insomma, vivo con un po’ di angoscia la mia favola da neonata anche perchè i miei li vedo belli sereni, ma quando mi vengono a trovare nel mio lettino, li devo guardare bene negli occhi, perchè dall’espressione capisco subito se le mani che mi prenderanno saranno mani da divano o mani da peregrinaggio per il mondo.
Le altre mi sembra che vivano invece una situazione un po’ più tranquilla. Mi informerò.
Se non ricordo male fra un paio di mesi devo tornare a Lecco per le visite di routine (sono d’accordo con le altre che ci troviamo al bar dell’ospedale per un cafferino, ma soprattutto per metterci d’accordo sulla prossima riunione della “classe” – io ho già predisposto un bello striscione con scritto “W il 2006” – ed in quella occasione sguinzaglierò la mia muta di dobermann per capire se anche le altre sono sottoposte a questo tour de force).
Io nell’agosto scorso io sono venuta al mondo a Lecco giusto giusto di fronte alla Grignetta e poi mi hanno messo in un letto proprio sotto il Resegone: lo so perchè la seconda mattina di vita, prima che i miei arrivassero al nido a darmi la pappa, io ho rovistato un po’ nei cassetti ed ho trovato un paio di cartine della zona!! E quindi mi sono documentata mica male. Sembra che dormo, ma i miei pesci so pescarmeli da sola.
Quindi questa situazione probabilmente mi ha influenzato oppure i miei hanno pensato che tutto questo a me facesse un piacere immenso.
In realtà ho sentito spesso il mio papà che diceva ai suoi amici che quando andiamo in giro io sono molto brava, non piango e non mi lamento….ma che se facciamo così è soprattutto per un fatto egoistico, visto che io sono portata ovunque, ma magari non me ne può fregare granchè! Mentre loro, gli scrocconi, riescono ad andare in giro si e no in tutti i fine settimana.
Provate ad andare in giro a chiedere quanti sono quelli che vanno via tutte le domeniche!…io direi solo quelli non a posto.
Altrimenti vanno via tutti alle cinque la mattina per essere indietro massimo alle dieci, altrimenti le mogli vanno a chiamare tutti gli elettrodomestici della zona e li scatenano contro questi poveracci.
Ad onor del vero invece, io sto già molto attenta a dove mi portano, poichè appena posso volevo fare le 3 Nord (quelle famose) in invernale solitaria!
L’altra sera mi ha telefonato il mio vicino di letto (nato qualche ora prima di me, ndr), che mi ha annunciato un suo progetto simile!!!…però lui vuole andare sotto le pareti partendo direttamente dalla Brianza (!) e per di più in mountain bike. Durante una notte in cui non riusciva a dormire ha buttato su un dvd di Buhl e mi sa che, senza saperlo, questo qui crede adesso un po’ troppo alle favole.
Ma siamo matti!??!! E poi coi pericoli che ci sono in giro oggi. Non ditelo a nessuno, ma ho già fregato un bel po’ di materiale al mio papà, e preso l’imbrago della mamma (che non è così vecchio! E mi sta più comodo!).
Insomma io sono stufa di essere scarrozzata in giro per niente!!!!!!!!
Per esempio: qualche giorno fa siamo andati in giro a camminare (che novità!) però non ho capito bene dove eravamo perchè il papà continuava a cambiare strada, mentre la mamma continuava a parlare per niente (senza essere ascoltata); l’ultimo cartello che ho letto diceva “Salute”, al che ho pensato bene, perchè se una va all’ aperto si presume che possa trascorrere una bella giornata. Fatto sta che dopo quaranta minuti siamo arrivati ad un rifugio che però era chiuso. I soliti due cosa hanno fatto? Li ho sentiti dire che avanti non potevamo rischiare perchè io da lì a trenta minuti avrei dovuto mangiare e quindi abbiamo cominciato a menar le tolle in discesa. A quel punto ho sintonizzato tutte le mie vocali sul canale “esci” ed in dolbi-surround ne è uscito uno di quei lamenti da ricordare nei tempi, anzi l’ho anche registrato così ne vendo i diritti a Ligabue, che fra l’altro mi piace già un casino.
Loro hanno capito che lo facevo perchè avevo fame, mentre io ho detto più e più volte che non ne volevo sapere di scendere, ma che anzi il panorama era allettante e la cima era vicina. Possibile che se una dice: “Ahhhh, ohhhh, eehhh”, una non riesca a capire che volevo dire: “Mamma, non ho voglia di tornare indietro, ma ho solo caldo, voglio che mi togli tutto sto ambaradan, ma soprattutto continuiamo verso l’alto”. E si che erano in due: possibile che non siano nemmeno intelligenti??? Ma chi mi hanno dato!?
Comunque andiamo avanti perchè qui il sole mangia le ore ed io devo finire. Volevo anche ricordarvi che il mio nome è tutto un programma: mi chiamo Como di cognome e sono nata a Lecco (e questo manda in loop il controsenso già in partenza!); poi abito a Desio in via Nizza….meno male che non mi hanno chiamata Ginevra, altrimenti quando fossi partita per andare in Svizzera ad arrampicare, mi avrebbero regalato un carnet di biglietti autostradali!
Scusate ma non riesco ad essere proprio seria quando scrivo, magari lo farò un po’ più avanti; anche perchè la mia mamma ed il mio papà mi dicono sempre che devo essere serena e positiva; quindi a me viene così!
Quando il mio papà porta in giro me, io automaticamente devo portare in giro il suo cervello, lo devo praticamente tenere al guinzaglio! Perchè non è capace di stare fermo e tranquillo; lo hanno già arrestato un paio di volte perchè sorpreso a fare a legnate con la sua immaginazione. Quando la mia mamma mi prende per uscire con la carrozzina per le vie del paese, io devo sempre taroccare il carburatore e lavorare ai suoi fianchi, affinchè non proceda oltre un certo kilometraggio. Insomma è una battaglia quotidiana, in cui la famiglia è immersa ogni giorno! La Monza-Resegone in confronto è come andare dal lattaio, magari passando anche a prendere il giornale.
E non è finita. Quando si va dai nonni….voi pensate che una possa dire “Ohhh finalmente vado giù nella corte a tirare quattro calci al gatto, oppure a spaccare un paio di vasi di fiori, come ai vecchi tempi”. Invece il mio subconscio entra in una fase di paura & panico. Si, perchè i nonni sono quasi peggio dei genitori; quando li chiami sono sempre e solo recuperabili sul cellulare e questo perchè sono in giro. Il fatto è che se ci penso mi va in pappa il dna, che si prende a sberle da solo: avranno preso i genitori dai nonni o viceversa?
Secondo me potrebbe essere tranquillamente un caso-studio.
Sono disperata, ma soprattutto se lo sono a quasi cinque mesi chissà in futuro; anche lì, quando mi hanno assegnato la veterinaria della mutua – a questo proposito chissà perchè ogni volta che siamo in giro ed il papà pronuncia questa parola, gli altri ridono!!?, a me non sembra che faccia così ridere – avrebbero dovuto scegliere una psichiatra!
Porca miseria mi sta finendo l’inchiostro e mi sa che non riesco a saltare su un’altra volta sulla scrivania a prendere un’altra penna che scriva come questa.
Comunque io lancio il mio messaggio; ho visto anche un paio di film in cui preparavano il classico pezzo di carta, lo mettevano in una bottiglia e lo lanciavano in mare, nella speranza che poi qualcuno lo trovasse. Io faccio in maniera simile, però non lancio nulla perchè qui di acqua non ce n’è e poi ieri, quando sono riuscita a fregare il francobollo per preparare la busta da spedire a Lecco, la signora della tabaccheria mi ha beccato!!! …però è stata tenera e mi ha detto “Ciao Pallina, non ti preoccupare che la busta te la mando via io e per questa volta non dico niente ai tuoi genitori!!”
Chissà se a quest’ora sarà arrivata, ma soprattutto chissà se qualcuno starà leggendo e venendo in mio aiuto!
Ieri sera prima di addormentarmi ho dovuto leggere anche tutto il regolamento e siccome c’era scritto che la relazione potrà essere tra le dieci e le venti cartelle, mi sono preoccupata: come faccio a raccontare così tante cose quando la mia vita è ancora così breve?
Ma soprattutto come faccio a sapere che questa situazione non sia passeggera? E se poi un giorno dovesse piacermi?
E’ vero che da grande volevo fare danza classica e giocare al curling, ma non si sa mai. …però!, anche adesso che ci ripenso, mi sa che mi sto cacciando in un bel guaio e, ….e se mi piacesse veramente? Se fossi veramente una testa calda come quei due là?
Come dice la mia mamma: “con un po’ di tempo si vedrà!”
Mi sa che alla fine ci ho preso gusto e mi sta piacendo davvero!!! Mentre scrivo rivivo automaticamente tutte le mie prime vicende e questo da un lato mi riempie di gioia. Volevo fare una copia di questa lettera ed inviarla anche a qualche Tribunale zonale, ma mi sa che per il momento non faccio più causa!
Ho solo un rammarico: qualche mese fa sulla segreteria telefonica ho trovato un messaggio che esortava i miei ad andare a Lecco per vedere un alpinista famoso di nome Huber; mi sembra che fosse un giovedì sera. Premesso che il giovedì di solito “l’è ul dì de mùrusa” e questo mi ha scocciata leggermente, i miei mi hanno portata via ugualmente e allora io mi sono messa l’anima in pace. Arrivati a Lecco però “quei due” hanno perso tempo nelle chiacchere e così siamo rimasti chiusi fuori! Non ci hanno fatto entrare.
E’ che la serata secondo me è stata proprio interessante e sarebbe servita, visto che quando si parla di “free solo”, le mie orecchie prendono più del digitale terrestre. Aspettiamo ancora un po’……domani è un altro giorno e si vedrè!
Chiara, … Fresca & Sprite.
PJ