L’IDEA, IL SOGNO, LA REALTA’….e naturalmente IL LUNEDI’ !!!!!

Dicono che il sabato è il giorno + bello: è vero!!! Ma il lunedì è proprio un bel bastardo! Senza ritegno, senza pudore, con la sua schiettezza è piu’ cinico di una jena. Ti spezza le gambe (in tutti i sensi!), ma soprattutto le idee. Non ce n’è: bisogna assolutamente tirarlo dentro nel weekend. Poi qualche balordo, scrokk e baloss insoddisfatto vorrà di piu’ e dirà che la settimana a questo punto è meglio se comincia di mercoledì…però i fatti mi cosano e quasi quasi vi faccio vedere la slide.

Dico questo perché ultimamente quando 4-5 menti si danno appuntamento in una macchina, si appoggiano al sedile e cominciano a parlare: è finita! E’ la sindrome applicata dell’esuberanza irrazionale. In realtà ognuno pensa, la nube sopra il crapone diventa viva e ognuno comincia a sparare cazzate che di sponda in sponda volano nell’abitacolo fino a quando una sola…si si una sola…sfonda il cervello di tutti, mentre malinconicamente le altre rotolano verso il tubo di scarico. E non è facile che questo accada in fretta; di solito succede quando si passano in rassegna tutte le Alpi, tutte le vie e tutti i primi apritori!

Non ci sono + le stagioni di una volta:

– una volta ti alzavi alle 4.00 del mattino, faceva freddissimo e andavi nella sala per aprire i “battenti”: qui stavano infatti tutte le dentiere degli alpinisti, ognuna nel suo apposito bicchiere, che facevano un frekasss del diaul, che venivano rimesse in sede per poter prendere finalmente il largo verso la sciom…e naturalmente per poter dialogare con il socio! Oggi ti alzi sempre alle 4.00 e fuori ci vai per raccogliere il tanga disteso, ti metti subito la crema se no alle 5.00 hai già l’oftalmia e le chiappe che scottano, nonché un paio di krukki che ti chiedono gli hamburger che ti stanno cuocendo sulla schiena.

– Una volta quando oltrepassavi la terminale…al ritorno della via, baciavi terra e contemplavi tutto il tratto fatto…oggi l’allievo (magari anche ciclista!!!) ti sbocca davanti agli occhi con veemenza, anche con un certo impatto ambientale …oppure mangia stucco per i vetri, che fa’ un casino figo perché aumenta la percentuale di ramificati nel corpo!

– Una volta pensavi ad una via e ti rimaneva in mente solo quella, mentre oggi pensi già avanti di almeno 3 weekend (e magari tu sei indietro come le palle del cane!), dove sali contemporaneamente Nord-est del Badile, Vinci al Cengalo, Gemelli fino in cima…poi Via Steger …poi però ti fanno fare Mosaico, ma nel senso che vengono e ti raccolgono le ossa…e infine ti fanno fare la Via dello Spirito…e qui semplicemente per dire addio alle tue membra “cotte”. Simili idee fanno si che le membra medesime alla fine si ribellino al corpo stesso rincorrendolo per i prati del rifugio per prenderlo a calci in culo!!!! Non a torto E non è bello!

– Una volta avevi i tuoi miti (dalla Osa alla Brenva, passando dalla Mittelegi) …oggi non te ne frega niente della Relazzahutte, quando ti trovi di fronte alla StikazziSpitze ti senti un po’ sgazzonte, di sabato preferisci scendere alla Petarawande a prendere il sole e la domenica di solito scegli lo Skazzinstock o lo Splaasscchhiejen perché la Mikagoinmann e grat…è troppo dura! Non esistono piu’ le cime di una volta e comunque il futuro dell’alpinismo … di questo passo non ci sarà piu’!!!!

– Una volta le pareti nord le trovavi in condizione solo in un periodo ben definito e poi ne facevi solo una …oggi le trovi in condizione solo di sabato, ne hai sempre minimo 4 per almeno 5 (dipende da quanti bagni avete!!!) e la mano che dai deve farti uscire dalle difficoltà per almeno 2-3 anni. Infine la Nord era attraente di bestia, mentre oggi appare sempre di piu’ come il classico degli SMEZAPETUNI in mezzo alla parete!!!

Comunque per tornare a noi, incuranti di questo passaggio generazionale, anche quest’anno, dopo corsi e ricorsi, dopo vesciche da paura a causa di scarponi comprati prima di salire a Colle Nord all’Everest, passando per l’Ice Fall….eravamo ancora lì che scendevamo dal Gran Zebrù che già si pensava a cosa combinare il sabato dopo: Gran Pilastro alle Pale, la Cassin al Badile, Another day…(c’è sempre il solito buffone di turno!) e naturalmente l’Erba-Fumagalli…ma soprattutto la Nord del soggiorno: quella bastarda è sempre in condizione ed il rifugista quando chiama…!

Alla fine impegni vari impediscono tutto ciò e allora si opta per una salita nel bacino d’utenza dell’Albigna, passando dalla HutteFatte, dove ancora un kg di granito costa 0,50 Euro mentre il macinino che ti porta alla diga costa sempre di più (18 Fr): cià femm la Kasper!!!! Nel giorno del matrimonio del ns Ing. l’avevano fatta ul Canaja con Batman ed il Pollo…..ora toccava a noi e via ancora con il Pollo, il Capitano, il Paolino, Franco…OOHHH FRANCO!!! e Patapam.

“Ma siamo sicuri???” “Va cà gh’è un bel pasacch di VII-“…”e al max fasemm un’altra via e vada via ul cu!”

“Andiamo Pollo????”…”Si si certo certo…si si certo certo…anche se io preferirei fare Cose Grosse!!”

“Ma com’è?”

“Ma sai cos’è: non mi ricordo nulla, mi hanno portato in gita!!!!!”

“Ma sai cos’è: è bagnata!!!”

“Ma sai cos’è: è unta!!!

“Ma sai cos’è: ho finito tutto: vocali, consonanti, per cui giro la ruota e spacco la faccia a Mike.

“Insomma si fa?”…….”Si si certo certo!!!”

Al primo tiro è già al telefono perché il kapo lo sta chiamando dal Tennesse per dirgli che sta arrivando l’ufficio a Milano!!!!!!!!!! Al Gran Zebru’ l’era istess…in macchina lo chiamano sempre!!!!

“Ma possibile che l’ufficio arriva sempre quando sei sul VII grado e non quando stai facendo la cresta finale di III????????…e comunque l’importante è che non ci passi sopra la testa ora, altrimenti è un casino dirgli dove mettere i raccoglitori, dove le penne, dove il cestino!!!”

Questa volta noi siamo stati dei galli esagerati, con un’azione devastante sulla cd libretta: du paginn is megl che uan! eh si perché il futuro dell’alpinismo è la leggerezza ma un conto è essere leggeri, un conto è essere bigoli e trovarsi con 4 favi in mano. Succede che ti porti solo la pagina della via da fare…la concentrazione è tale che guardi solo e soltanto (30 volte?) tutti i tiri da fare con le loro difficoltà…poi leggi discesa…e leggi cosa c’è scritto!!!!! Lo rileggi………poi però quando ti trasponi sulla via ed esci dalle difficoltà…lo rileggi un’altra volta e trovi scritto: COME PER L’ITINERARIO N° 1 !!!!!!! e tu come un grande bischero non hai la pagina dell’itinerario n° 1…perché è in macchina. Quindi ocio alla leggerezza, ocio al futuro dell’alpinismo…ocio soprattutto affinché ci sia ancora futuro! E qui è d’uopo dire: la contemplazione è sempre un lusso…!

Ad ogni modo dopo circa 500 mt, quando le braccia vanno da sole e le scarpette urlano di gioia per il fantastico granito…ecco che il crestone del Pilastro si adagia e la brèche ci appare: è il segnale inconfondibile che siamo arrivati e che nelle vicinanze ci sono le doppie.

Dopo 2 discese da 50 metri eccoci sulla ganda, dove, incredibile, un passo di IV+ praticamente fatto “a terra” in discesa rischia di creare + perturbazione del VII del secondo tiro! La lacerazione per un momento sembra prendere il sopravvento sulla condizione di quiete ormai quasi acquisita e fatta nostra. Estratto il telecomando e rimesso sul canale “zen” tutto riacquista il sapore di sempre.

Poi discesa atipica verso la cabinovia e infine con stescionvegon del Capitano (40 mq di macchina!) torniamo satolli verso casa.

Mi sa che nell’attrezzatura che molti stanno cambiando fra un po’ ci sarà posto anche per un paio di grossi pentoloni…vi chiederete perché?…sta bollendo Roba Grossa.

Ave ai Brutti Culi…

PJ

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