– “Ma come….ci portate al Rif. Vajolet e non c’è nemmeno l’autostrada che arriva sulla soglia? Ci restiamo per una settimöna e gh’è mìa l’acqua cölda…e la doccia è una sola; e non c’è la tv e nemanco il campo di bocce!!!! ma che rifugio è????? L’autostrada arriva fino ad Ora,…ma fino ad ora il progresso cosa ha fatto?????”
-“Secondo me, invece, in questi posti sta arrivando troppa gente, comincio a credere che sia necessario porre dei limiti, magari delle belle placche di IV per fare un pò di selezione nel marasma; sarò egoista, ma certi elementi è meglio se stanno a casa loro. Sono qui da qualche minuto e, oltre alle Torri, ho visto anche i Tarri del Vajolet!!!”
-“Per me state scoprendo l’acqua calda……da quando quest’ultima ha fatto la sua comparsa nei rifugi le cose sono migliorate…..soprattutto per i gestori!!! Comunque io a queste cose non ci faccio caso…..io cerco il distacco……E allora via…verso il distacco!!”
La Val di Fassa è la meta del Corso ’97 e tutti e 31, pieni di entusiasmo, ci dirigiamo verso le Torri del Vajolet.
I numeri, ‘n pagament, cominciano subito sulla A4 Mi-Ve, dove utilizziamo il materiale d’arrampicata nei modi più vari: usiamo le corde come sostegno per i nostri acquiloni, gli imbraghi al posto delle cinture, le scarpette per passare da un’auto all’altra in corsa e, infine, i caschi per coprirci dalle ciccate degli automobilisti incazzati con il mondo.
L’entusiasmo è alle stalle, ma la giornata non si preannuncia affatto di mmerda! anche se sappiamo benissimo che il cambiamento d’aria può avere i suoi effetti e le fiammate d’estate possono alimentare incendi devastanti!!
Comunque si vede lontano un cm che tutti sono fieri di partecipare a questa vacanza al di fuori di ogni logica inconscia e assolutamente atipica e proprio per questo, una volta giunti al parcheggio di Pera, quasi tutti esclamano:
“Voglio andare a casa……..la casa dov’è???”
La casa dove c’è la tazza come piace a me!!!
“Lo so, lo so che ti piace la tua tazza…..che ami i profumi di casa tua!!!, ma oggi i rifugi hanno tutto di tutto e quindi vedrai che ti troverai a tuo agio! Non c’è più problema…è tutto automatizzato: una volta eri tu che andavi alla tazza, oggi è la tazza che viene a te!”
Questi giovani!!!….mai contenti. Se hanno il pane non hanno i denti; se si fanno le dentiere nuove…le dimenticano attaccate alle gambe del tavolo del rifugio; se hanno la botte piena….ammazzano la moglie e rubano anche le grolle e i pentoloni di vin broulè!
“Voglio andare a casa……la casa dov’è???”
La casa dove posso stare in pace con me.
Eh si perchè oggi, effettivamente, c’è troppa gente in giro, che con la montagna non c’entra una mazza ferrata:
“Guarda quelli appesi su là….che pazzi!!”
“Ma come fanno???…..che fegato che hanno!”
“Guarda là!” e indicano con il dito e il braccio ben disteso un puntino rosso sulla parete…ma il loro è tutto un trucco: sono le classiche babbione interessate a spandere merda e a mostrare i loro gioielli appesi al braccio e al collo; o ancora si tratta di cozze cittadine che, arrivate di fronte al Rif., estraggono il telefonino:
-“Aoh….pronto…caro….sò io…..come chi sò….sò la tua burina….sò rivata! è stata dura, il zentiè era irto, ma io sò de fero…ormai sò 15 minuti che so in marcia….comunque è tutto o Kappa, nonostante la fatica e il tragitto……ah aspetta un momentì, …ecco ora sò proprio rivata…la gieeeeep è arrivata giusto giusto in stò momento davanti all’entrata…te mando un bacio e te chiedo de comprarme un nuovo cellulare perchè questo nun pijja più ed è ormai fuori moda!!!”
-“Ueh….tipa…che om che te ghèt! Milano -Vigo di Fassa in mezz’ora con la Rossa. Adess a sun gemò in sul sentiero… a tà ciami fra des minut per dirti come evolve la situescion!! Comunque a sun un pò incazà parchè à l’è burlà giò un sass dalla parete e mi ha crepato il Rolex nuovo!!!”
Tornando alle cose serie…entriamo in rifugio nel pomeriggio del sabato e ci accorgiamo subito di alcuni grossi cambiamenti rispetto al 1995: primo fra tutti la nuova staccionata che cinge una parte del rifugio.
-“Ma perchè l’hanno cambiata?…che significato ha?”
-“Aspetta…vado a controllare una cosa…..”
– (………)
-“Eh si…è come sospettavo…hanno cambiato le cameriere…dei cancelli incredibili, una più sgualfa del’öltra; si salva solo quella là, vestita di nero col cinturone, quella che ha fatto fuori due sgorbatti con un solo colpo e li ha serviti ai tedeschi per colazione….mi pare di aver capito che si chiama Nikita!”
-“A me piace una ciaifra quella là, quella che i pesci non riesce a prenderli nemmeno se sta sveglia…..quella che sta dormendo in piedi e che quando non dorme gioca al tamagotchi, cercando di ricordare quante pecore ha lasciato in sardegna!”
Voglio andare a casa ……. la casa dov’è?
Cielo grande, cielo blu…..cielo come lo vuoi tu!
Yo soy la tierra…e tu el teron….el talisman che te ghè al gà lo spunton!
L’allegria regna sovrana e lo si intuisce dai motivi che vanno per la maggiore…anche se poi ci sono canzoni più vere, come quelle cantate alle “risalite”: Pensiero…..stupendo”
Poi ad un certo punto, da dietro un sasso si sente:
“Sun fò, sun fò…..cumè ‘n camel.. ho scambià la vanga par ul rastrel!”
-“Dai non fa niente…..è normale ogni tanto sbagliarsi un pò!!! Ora però fai il bravo e torna alla lezione!!!”
Del resto era chiaro a tutti che le cose potevano andare in questo modo, ognuno era conscio dei bigoli che avrebbe incontrato e che quest’anno il corso sarebbe stato atipico….un radio-corso; prima della partenza avevamo preparato tutti i crismi: chiodi, martello, staffe, corde e…appunto…radio. Poi “qualcuno” ha fatto lo gnorri e della radio neppure l’ombra; si è passati direttamente all’ai-fai!!!
Questi aggeggi vanno però mantenuti e costano, diaul porcu: 3 pile 25 sacchi!!!!Tannnna!
Si pensa dunque di fare qualcosa per recuperare dinero: caschi alla mano, siamo sotto una nicchia a cantare per il pubblico che scende e sale per i rifugi (qui si che servono le persone!), ma ‘n pagament abbiamo ricevuto poco: 500 lire e qualche verdone….negli occhi.
Dato l’insuccesso decidiamo che canteremo solo per noi stessi, per la gioia di stare assieme….magari un pò lontani visto l’odore che ognuno si tiene stretto!!!
“Voglio far la cacca……la tazza dov’è?”
Ecco un altro problema fondamentale:….la cacca!
è uno degli eterni problemi di chi va ai monti: farla subito, aspettare, darle un preavviso così quando arriva si dà il tempo agli altri di sloggiare….o al compagno di….assicurarsi leggermente a destra o a sinistra????
C’è gente che ha la puzza sotto il naso e allora ci si chiede, onestamente, dove diavolo l’ha fatta o da dove la fa; c’è gente che la fa e l’aspetta….quasi contento che la situazione prenda una piega di merda o che in montagna si vada solo per questo e, infine, ci sono gli “spandimmerda”, quelli che “la fanno” attaccati ad un nut dell’1 (naturalamente staccati dall’imbrago!), quelli che fotografano il compagno dall’alto attaccati con un dito del piede ad un friend incastrato in una fessura da “ciapa-ciapa lo stremizio!”, che più che un amico, in quel momento, è qualcosa che vi vuol fare andare a basso il più velocemente possibile; quelli che ti sbattono in mano le resche che scottano per dirti che hanno fatto la via del pesce in mezz’ora!!!; quelli che, infine, ti dicono (meglio lo dicono all’amico vicino, a voce molto alta!!!) che la via passa esattamente di lì, ma che loro sono passati mezzo metro più a destra perchè sanno fare l’8b unto e quindi dove c’è il 7c+ non guardano nemmeno.
In realtà c’è un’ultima categoria: quella di istruttori di scuole (con la s minuscola!!) che sulle torri ti vengono a fare domande sul tipo di corsi che fai e poi ti dicono che loro ai corsi fanno fare il 6c con i chiodi a 30 mt!! e che alle Torri vengono come sostegno ai pediatri per i corsi di introduzione alla “camminata”…..per di più corretta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Tutti sti elementi ti fanno notare che “Eisenstecken in confronto a loro era una cacca!”
Ora, …..che differenza c’è, ci chiediamo noi, fra uno che era una “cacca” e uno che la spande???? Se si esclude la scadenza sulla confezione…..è esattamente la stessa cosa!!!
Può darsi anche che col caldo di agosto le menti siano meno fresche del solito e allora riusciamo a capire “abbastanza bene ” il perchè di così tante morti in montagna quest’anno. Il perchè è molto semplice: il sole bacia i belli…….ma secca anche le merde!!!
Da ultimo è bene ricordare che essa, l’oggetto più volte citato, può dare anche una mano o, meglio, due belle braccine in caso di bisogno!!!
Se scappa durante un tiro duro può cominciare ad urlare, mettendoci sul chi vive o ancora tirare fuori le braccine e aiutarci nel passaggio…che so in camino!!!!
Tutto ciò è stato detto perchè:
* siamo tutti sulla stessa barca……oddio barca per modo di dire!
* l’acqua calda in rifugio c’è, ma bisogna scaldarla….e le fiammate ci sono proprio per questo!!!
* come al solito le guerre chimiche non solo vengono preannunciate, vengono anche innescate!
Tornando al Corso, qualcuno un bel giorno ha posto il classico quesito:” Meglio le donne o…il 6c???” Si pensava fosse facile dare una risposta e invece il dilemma continua; per di più è stato un errore madornale e cioè quello di istigare gli allievi con una domanda che ha rischiato di portarli molto lontano dall’obiettivo!
Finchè si tratta di istruttori va bene……anche se poi, in realtà, li vedi mogi mogi, diaul porcu!!!
“Cosa c’è, mi sembri strano……cos’è… 6a terra??”
“Si, non riesco più ad alzarmi …….. di grado e le donne non mi guardano più!”
“Voglio andare a casa…….la casa dov’è?”
Noi ci chiediamo: è vero, è meglio il 6c! ma poi, una volta arrivato al 6c, ti chiedono di fare il 6d, poi di farlo sotto gli strapiombi, poi su pareti all’ombra…e allora rischi di diventare un bagai umbrusss! Se non ci sono le donne ti dicono che sei “da 6c”, se fai il 6c ti dicono che sei un bagai umbrusss……….ueh…..du balll!!!
Siamo quasi alla fine ehh…..un attimo e ci arriviamo subito. Prima ci sono ancora delle cose da dire.
Per esempio…siamo a martedì sera ed è stata una giornata molto intensa; tutto fa pensare ad un meritato riposo e, invece, no!
La serata si preannuncia molto pesante, data l’aria che tira o che sta per tirare.
Stiamo mangiando quando vediamo l’elicottero che si aggira nervoso sopra di noi: sicuramente c’è qualcuno nei premi e, una volta usciti, capiamo al volo che si tratta di qualcuno rimasto incrodato sulle pareti che danno in faccia a noi!
Sarà uno, saranno due, fatto sta che chiamano, urlano e fischiano. Ad un tratto un botto, anzi un bottissimo proprio dove siamo noi: un inferno.
Purtroppo non capiamo subito; ci ricordiamo ben poco di quel momento….(ancora oggi!!):
* un crucco che ride
* il figlio di Karin……..d’un tratto…..mulatto!
* l’elicottero che diventa una palla di fuoco sulla Punta Emma
* e, infine, quelli incrodati….che di colpo sembrano incapaci di chiedere aiuto!!!!
– “Krande piacere…..mio nome Renzoh Köhlcúl!!!, tetesco di Cermania”
– “Grazie…..non vogliamo sapere altro…ci basta quello che abbiamo visto…ehm sentito!!”
Ci guardiamo allibiti, anche perchè ci abbiamo messo quasi tutti 28 anni per sentire cose del genere e quindi non abbiamo parole……anche perchè poi non è possibile parlare!
“Voglio andare a casa…..la casa dov’è??”
Finalmente è giunta l’ora di esaudire questo motivetto; non si sa ancora chi fosse veramente convinto di ciò, ormai ci si stava affezionando….soprattutto perchè a casa non ci si andava affatto.
Del resto stava venendo il momento di chiudere e come tutte le cose schifose, quelle che ti fanno venire la nausea nonchè il latte alle ginocchia era giusto che anche questa finisse al più presto possibile.
Anche noi, da parte nostra, sapevamo che la domenica sarebbe giunta in un baleno e quindi non ci siamo dati pena più di tanto:
* qualche balla sulle manovre di corda;
* qualche dito spezzato giusto giusto per far vedere l’autosoccorso;
* qualche compleanno per far notare le prime rughe e i primi piedi nelle fosse;
* qualche salitina per far capire che anche il IV grado non è uno scherzo;
* e, infine, una bella cantata con le cameriere, che come al solito non sanno resistere al fascino di questo incredibile Gruppo.
E voilà, siamo già alla domenica mattina.
Giusto il tempo di esporre i promossi e i bocciati e di sentire qualche colpo di pistola per quelli che non ce l’hanno fatta e già possiamo pagare e poi scendere.
Ormai mancano pochi minuti a che le strade si dividano almeno fino a settembre, ma proprio in questo momento accade una cosa incredibile.
Siamo ormai in macchina, ma non riusciamo a capire come stanno le cose…. è come se il mondo si fosse capovolto.
Abbiamo sempre detto: “Voglio andare a casa…la casa dov’è?”, ci stiamo andando….eppure…..è come se qualcosa ci fermasse.
Fianlmente capiamo…e ci mettiamo poco per capirlo!….ci accorgiamo che non è quella presa la direzione giusta, ma quella da cui siamo partiti,….perchè la casa,….la nostra casa…è esattamente là, da dove siamo venuti via!!!!!!!
…E allora, cosa abbiamo fatto?
Semplice. Consultandoci brevemente, abbiamo deciso di “restare” a casa ancora qualche giorno!!
PJ