CIAO GABRIELE.

Ciao Gabriele,

le ultime riunioni sono state movimentate, animate da alcuni pareri anche forti, da confronti vivaci, da incazzature evidenti che altro non erano se non il modo per mascherare l’attaccamento alla nostra Scuola; hanno fatto venir fuori idee nuove, tentativi di soluzioni, fantasticherie su come gestire la nostra creatura ormai senza nessun capitano…..abbiamo anche iniziato, verso la fine, un dibattito più che costruttivo nel momento in cui tutto sembrava perduto, smarcando punto per punto la nostra Schindler List delle problematiche, ma poi, sul più bello, ci siamo accasciati su noi stessi come se avessimo scoperto l’esistenza di uno strapiombo insuperabile negli ultimi tiri.

Il pachiderma andava avanti un metro alla volta, ma non so ancora oggi con quale convinzione reale.

Personalmente sono un po’ devastato dalla tua notizia, perché non ce l’abbiamo fatta, non siamo riusciti a domare “il nostro Drago” nei tempi stabiliti e non ti abbiamo dato la Soddisfazione.

Una soddisfazione che avremmo dato anche a tutti noi, ma così non è stato. E non siamo riusciti a darle proprio a te, per come hai impostato tutto pur di non perderlo.

La tua straordinaria capacità di condurre una riunione, molto spesso con contenuti tutt’altro che ludici ed il modo con il quale stavi in mezzo alle sale, erano parte del tuo Brand.

Anche nelle ultime riunioni a Bovisio si è vista la tenacia del tuo non voler mollare: una specie di Caronte alla guida della barca in difficoltà…..altro che attaccamento alla maglia. Qui siamo un paio di gradini più in alto, un paio di pagine avanti.

Ora siamo di fronte ad una specie di paradosso: la tua creatura, il camino, la sede, il coro…..tutte queste ed altre cose ti facevano parlare in continuazione (oppure non finivi “definitivamente” di raccontarle)(ndr: ricordo benissimo a Desio quella volta in cui abbiamo volutamente allungato per 3-4 volte l’applauso di una tua nomina, forse la più importante – dico volutamente perché poi eravamo di fronte al tuo ghigno! – per non farti parlare e dicendolo anche spudoratamente)….adesso tutto questo mancherà un casino, al massimo ne sentiremo l’eco quando saremo in Sede e quindi dovremo essere noi ora a stancarti con le nostre parole o semplicemente dicendoti qualcosa di bello sul futuro della Scuola.

Probabilmente te lo dobbiamo come semplice segno di riconoscenza.

Sicuramente avrai già abbracciato Egidio e gli Altri!

Un saluto da tutti. PJ

 

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