Difficile non provare emozione di fronte ad una giornata come quella trascorsa domenica 13 ottobre in mezzo alla natura. Potremmo dire di aver fatto cromo-terapia gratuita senza andare da uno specialista o, forse, adesso ci tocca andare da uno specialista per chiedere come mai il weekend è fatto di soli due giorni. Chi l’ha detto che il fine settimana debba per forza essere di due giorni?….e se, invece, fosse di cinque giorni, con due soli lavorativi? Mi fermo altrimenti la cromo-terapia rischia di farmi l’effetto contrario. Sta di fatto che in posti di questo tipo non riesci a tralasciare l’ìmpeto emotivo, non riesci a trattenere un commento positivo e quindi “l’effetto Uau o Wow!” esce in modo naturale. Prima, durante e dopo.
In luoghi del genere vuoi stare zitto per goderti l’empatia con l’ambiente, ma contestualmente ti viene naturale esternare il benessere fisico che risale dalla trachea, così come l’esatto contrario: è una lotta perenne che dura per tutta la giornata e sino a quando non riprendi il tuo tran-tran….
Ci serve una data non fissa per fare il cambio dell’armadio? Eccola, basta andare a vedere il cd “Cambio Colore” ed il gioco è fatto; lo fai un paio di volte l’anno e sei sintonizzato sulla parte dell’armadio che ti gusta di più.
E’ una gita da fare in questo periodo, visto che il Mont Avic s’incendia di colore proprio in questi giorni, più o meno in maniera accentuata. Nel mezzo del cammin della tua vita non puoi non far visita a questo Parco Naturale e non ci puoi andare senza macchina fotografica. E’ anche vero che oggi ci sono smart-phone in grado di fare cose eccellenti. Ci sono modelli di telefoni che sono peggio dei salmoni che risalgono le correnti: qui saltano fuori dalle tasche, scivolano di mano, suonano da soli per attirare l’attenzione e quando vedono questi paesaggi parte il click-day automatico. E’ anche difficile scegliere le foto da inserire in questo breve racconto.
La cosa buffa è che la civiltà che sta mille metri più in basso non è totalmente consapevole di quello che ‘perde’; sembra strano, poi ognuno fa quel che si sente, ma oltre a noi abbiamo visto un pugno di persone.
Immersione totale fra larici ‘in calore’ e laghetti alpini; giro circolare che passa attraverso un sentiero che richiamo i gradi alpinistici (l’andata via 5 ed il ritorno per il 5c) e tocca il Rifugio Barbustel, chiuso ma disponibile ai passanti per il loro breve ma inteso break alimentare.
I rilassati di oggi 13 ottobre: Stefy, Silvana, Noemi, Angeletta, Clara, Luciana, Annalisa, Paola, Angela, Giulia, Katia, Daniele, Simone, Andrea, Erik, Roberto, MaxT, Gianfranco, Carlo, Lorenzo e Patajean.
by Patajean