Una bella scammellata… i tre Palù e il Bernina. Dislivello: l’orologio di paolo è in tilt ma…
mercoledì, giugno 25th, 2014…basta su e giù per Grigna, Grignone, Alta, Bassa e il resto, basta dislivelli in bassa quota è ora di respirare aria sottile.
Il meteo è ok già dalla domenica precedente e noi tramiamo una scammelata in quota.
Paolo propone questo gitone: partenza funivia del Diavolezza, salita di tutti e tre i Palù, passaggio sotto i Bellavista, attraversamento del ghiacciao e tappa al rifugio Marco e Rosa, il giorno seguente Pizzo Bernina per la via normale e ritorno con ritraversata dei Bellavista e discesa dalla Fortezza fino alla stazionicina del treninno del Bernina del Morteratsch ….un incubo settimanale placato solo dal valium.
Appena mettiamo a conoscenza dell’idea anche i nostri compagni e badanti l’incubo diventa irrinunciabile.
Partiamo in quattro dalla nostra seconda… casa, la controtaparella, siamo Pier-Paolo, Anna e Enrico, al parcheggio della funivia ci raggiungerà poi Giovanni partito per Bormio il giorno prima, il tempo di scaricare la macchina e dire alla moglie….”anche oggi vado in bicicletta”.
Il ritrovo è al parcheggio della funivia del Diavolezza. Partenza alle 3:00 (minchia!!!) ci troviamo con Giovanni in un parcheggio deserto, colazione sull’asfalto e messo in spalla il sacco incamminiamo con l’occhio di traverso guardando la funivia e qualcuno calcolando che…. se dormiamo e prendiamo la prima funivia arriviamo allo stesso orario. Una vocina insiste, funivia,funivia, fun..via, ma le orecchie non sentono o si fa finta di non sentire. A testa bassa ormai si sale e l’arrivo della funivia si avvicina.
Oh ! Finalmente, prima noi.
Ci imbraghiamo e il sottoscritto comincia a lamentare ..acqua nel ginocchio. Ma come si fa a rinunciare davanti ad una bellissima mattinata e una vista perfetta… basta non pensarci e tiro avanti (lagnoso dicono).
Legati come si insegna ci incamminiamo e dopo, ma dopo, raggiungiamo la base del primo Palù passando tra crepacci ancora abbastanza coperti. Su una bella cresta ventosa raggiungiamo la prima cima. Siamo gli ultimi, chi è partito dopo aver pernottato al Diavolezza sta già scendendo. Incontro: due paracadutisti siciliani e della folgore…il mondo è grande.
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